BARELLA SHOW E PERISIC: L'INTER VINCE 2-0 A FIRENZE

Strepitosa rete del centrocampista, raddoppio del croato: nerazzurri momentaneamente in testa

MILANO - Ci sono campi che, per lunghi periodi storici, sembrano stregati. Sconfitte maturate in condizioni particolari, gol subiti nel recupero, pareggi gelidi e inaspettati. Firenze e la Fiorentina, spesso a complicare piani e cammini. In un momento come questo, con partite in serie e ravvicinate, obiettivi da raggiungere, semifinali di Coppa Italia e un calendario tosto, come sempre poteva rivelarsi una gara-tranello. Ma questa Inter è seria, forte, determinata. Ci ha messo 40 secondi a far capire che c'era un solo risultato ammesso, la vittoria. E così è stato. Barella con un gol meraviglioso, Perisic nella ripresa: le firme sono queste, ma potevano essere tante, molteplici. Dragowski ha limitato i danni di una Fiorentina che, senza Ribery, Milenkovic e Castrovilli, ha avuto un guizzo solo nel finale di primo tempo. Per il resto, dopo le parate fondamentali di Handanovic in quel frangente, i nerazzurri non hanno mai tremato. Anzi, avrebbero meritato un risultato più rotondo. Ora la classifica dice: Inter 47. Almeno fino a domenica sarà primo posto, in attesa della sfida del Milan.

Ricordare la sfida, infinita, di Coppa Italia dello scorso mese. Farne tesoro, leggerne gli indizi, trasformarli in suggerimenti per andare a far male alla Fiorentina. Antonio Conte - ancora in tribuna - sceglie Sanchez accanto a Lukaku mentre Prandelli punta su un 3-5-1-1 nel quale Eysseric agisce da mezzala con il compito di seguire Brozovic e Borja Valero agisce a ridosso dell'unica punta Vlahovic.

Iniziare con il piglio giusto: l'Inter lo fa subito, con quello che sarà il vero protagonista del match, Nicolò Barella. Scattante e imprendibile, già pronto dopo 40' ad inserirsi in area, prima di venire chiuso. è l'indizio chiaro che l'Inter ha buon gioco in quella porzione di campo, battuta subito da Hakimi con veemenza pochi minuti più tardi: inserimento e palla al centro per il destro a botta sicura appunto di Barella, arrivato a rimorchio. Gol? No, incredibilmente, per merito di un incredibile riflesso di Dragowski. Se in Coppa Italia era stato Terracciano a tenere a galla la Viola, ecco che in campionato si materializza la serata di grazia del polacco.

La partita non è scoppiettante, a dispetto dell'avvio sprint. Fiorentina battagliera e non remissiva, brava a trovare Biraghi a sinistra e a sfruttare le avanzate di Martinez Quarta sulla destra, autentico uomo in più nella costruzione offensiva. L'Inter lavora con costanza trovando Sanchez tra le linee, bravo come sempre a ispirare i movimenti dei compagni. 

Serve il guizzo, il colpo estemporaneo, per rompere l'equilibrio. Architettato, però, studiato: corner di Sanchez, dialogo con Brozovic, e tocco al limite per Barella. Il muro viola si alza, per chiudere ogni spazio: ma Nicolò in un lampo controlla, mira e calcia. Il suo destro disegna una traiettoria sublime, che viaggia a mezz'aria e si infila sul secondo palo, battendo imparabilmente Dragowski. Una rete splendida, la terza del grande campionato del centrocampista nerazzurro.

 

Il gol ha però l'effetto di scatenare la Fiorentina che di fatto, nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, esprime il suo miglior calcio. Bonaventura è il più attivo, e va anche vicino al gol con un destro potentissimo, che Handanovic devia d'istinto sulla traversa. Il portiere nerazzurro è fondamentale anche nel respingere di piede il tiro di Biraghi.

C'è da soffire, per qualche minuto, e in aiuto alla difesa si prodiga anche Lukaku: tanti interventi a spazzare l'area di testa e un tackle-salvataggio fondamentale a due passi dalla riga. A tutto campo, Romelu, vicino al raddoppio con un colpo di testa ispirato da Sanchez.

Nella ripresa l'Inter dilaga dal punto di vista del gioco. Hakimi e Perisic devastano le fasce, con discese che mandano in tilt esterni e difensori di parte. Al 52' il raddoppio sgorga naturale: palla lavorata da Barella e poi da Sanchez, maestro a innescare Hakimi sulla destra. Il marocchino è semplicemente travolgente con la sua corsa fantastica, Igor non lo tiene, il tocco al centro per Perisic è al bacio. Il croato non ha difficoltà a depositare in rete di destro per un 2-0 meritato.

 

Incredibilmente il risultato resta questo: dal gol del raddoppio in poi è solo Inter, fino a minuti finali nei quali la Fiorentina prova ad imbastire un tentativo di assedio. Ma le occasioni nerazzurre sono tantissime, e vedono ancora Dragowski grande protagonista. Al 55' Lukaku va in gol, annullato per fuorigioco di partenza di Perisic. Al 63' ancora Lukaku a un passo dal tris, con un destro a botta sicura deviato in corner, come in angolo viene deviato da Dragowksi un gran sinistro di Perisic.

Arrivano in serie le chance per chiudere il match: Gagliardini di testa trova ancora il prodigio del portiere polacco, poi sono Bastoni e Lautaro ad andare vicini a quello che sarebbe stato un meritatissimo 3-0. Che non arriva: la Fiorentina con le sostituzioni alza il ritmo e l'intensità solo nei minuti finali, piazzandosi nella metà campo dell'Inter ma senza pizzicare mai. Handanovic chiude la ripresa senza interventi da evidenziare.

Il quarto risultato utile consecutivo per l'Inter si materializza al Franchi: la squadra di Conte sale momentaneamente in testa alla classifica con 47 punti, uno in più del Milan in campo domenica alle 15:00 contro il Crotone. Ma tutte le forze e le energie ora si spostano sulla semifinale di ritorno di Coppa Italia: martedì saremo di scena a Torino, contro la Juventus. Servirà un'impresa.

IL TABELLINO

FIORENTINA (3-5-1-1): 69 Dragowski; 2 Martinez Quarta, 20 Pezzella, 98 Igor; 23 Venuti (25 Malcuit 74'), 5 Bonaventura, 34 Amrabat, 92 Eysseric (78 Pulgar 74'), 3 Biraghi; 6 Borja Valero (11 Kouame 46'); 9 Vlahovic (91 Kokorin 74'). 
A disposizione: 1 Terracciano, 21 Rosati, 14 Bianco, 24 Chiti, 27 Barreca, 28 Montiel, 67 Munteanu, 77 Callejon.
Allenatore: Cesare Prandelli. 

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 22 Vidal (5 Gagliardini 46'), 14 Perisic (36 Darmian 80'); 9 Lukaku (99 Pinamonti 89'), 7 Sanchez (10 Lautaro 62').
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young, 24 Eriksen, 33 D'Ambrosio.
Allenatore: Cristian Stellini.

Marcatori: 31' Barella (I), 52' Perisic (I)
Ammoniti: Perisic (I), Amrabat (F), Martinez Quarta (F), Pulgar (F)
Recupero: 1' - 4'.

Arbitro: La Penna.
Assistenti: Preti, Galetto.
Quarto Uomo: Pasqua.
VAR: Mazzoleni.


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