IL DG MARCO FASSONE ALLA "DOMENICA SPORTIVA"

Ospite in studio alla trasmissione in onda su Rai 2, il direttore generale nerazzurro ha parlato di diverse tematiche

MILANO - Ospite in studio alla "Domenica Sportiva" in onda su Rai 2, il direttore generale nerazzurro Marco Fassone nello spazio della puntata dedicato all'Inter ha toccato diverse tematiche, con attenzione principalmente all'attualità legata alla squadra.

Il dg ha cominciato analizzando l'ultima partita disputata in campionato, quella di sabato con il Parma, e il rendimento della squadra in questo primo quarto di stagione: "Non cerchiamo alibi per la sconfitta di Parma anche se nei primi 25 minuti della ripresa siamo andati vicini al pareggio e magari poi la partita sarebbe cambiata, ma farei una disamina più ampia considerando le 15 partite stagionali per fare un bilancio. Abbiamo fatto bene in Europa League e giovedì col Saint-Etienne abbiamo una partita che speriamo possa essere decisiva per noi per ipotecare in passaggio ai sedicesimi di finale. In campionato veniamo da prestazioni in chiaroscuro. Con il Napoli abbiamo recuperato nel finale e poi abbiamo ottenuto due vittorie dove abbiamo espresso un gioco soddisfacente, specie quella contro la Sampdoria".

Sul tecnico Walter Mazzarri, questo è il commento: "La dirigenza si è confrontata con il presidente Thohir, e pensiamo non ci sia un'emergenza allenatore. La sofferenza c'è perché l'Inter ha collezionato negli ultimi anni un nono, un quinto e un sesto posto, e ci si aspetta sempre che arrivi l'anno buono per tornare a posizioni che competono alla nostra squadra. Questo potrebbe esserlo perché abbiamo davanti ampie possibilità di crescita. Eventuali cambi di modulo? Da parte dell'allenatore c'è disponibilità a farlo soprattutto in partita. Ieri quando ha capito che non c'erano spazi ha ritenuto di cambiare. C'è la flessibilità necessaria e lo ha dimostrato".

Le domande sono poi sul Fair Play Finanziario e l'incontro che l'Inter avrà con la UEFA in settimana: "È un grande problema, perché adesso non ci può essere più un azionista che rischia di proprio. Ora le regole impongono uno sbilanciamento massimo di 15 milioni, quindi il mercato va gestito con equilibrio tra entrate e uscite. Il 7 novembre andremo a Nyon alla UEFA a spiegare il piano di sviluppo della società. Illustreremo la strada che abbiamo intrapreso, a partire dalla riduzione del monte stipendi che rispetto a tre anni fa è sceso di 70 milioni; poi faremo vedere come cresceranno i ricavi".

Sul rapporto tra Erick Thohir e Massimo Moratti così si è espresso il dg nerazzurro: "I rapporti sono sempre improntati alla massima cordialità non solo sul piano personale, ma anche sul piano gestionale. Si sentono con cadenza praticamente giornaliera. Certamente l'uscita di Moratti può avere un po' influito; la fase di transizione non è ancora completata, uscire dopo 19 anni può essere un percorso non facile da intraprendere".

La conclusione è sulla rosa dell'Inter e su eventuali accorgimenti nella sessione di gennaio del calciomercato: "Se necessario interverremo con le strategie finanziarie adottate anche in estate, penso che non ce ne sarà bisogno perché la rosa che abbiamo è ottima, ma vediamo se capiteranno altri infortuni da qui a dicembre e nel caso valuteremo".


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