INTER CLUB MALTA: LE PAROLE DI MASSIMO MORATTI

In serata, il presidente è intervenuto in collegamento nella trasmissione radiofonica "Solo Inter"

MILANO - Nella serata di oggi, il presidente Massimo Moratti è intervenuto in collegamento all'interno del programma radiofonico "Solo inter", prodotto dall'Inter Club Malta.

Presidente, quella che si è appena conclusa è stata una stagione non bellissima...
"E' stata una stagione di passaggio. che è nata non benissimo da un punto di di vista tecnico e che quindi poi si è trasformata in una corsa, un inseguimento che è durato tutto l'anno. Abbiamo tentato di fare delle cose che aggiustassero le cose precedenti, ma in realtà cosi poi non si risolve granchè"

E' un'Inter da sistemare o da rifondare?
"E' un'Inter da continuare a lavorare in termini tali da valorizzare coloro che ci sono, e che sono all'altezza, e allo stesso tempo cercarne altri che siano consoni all'idea dell'allenatore e soprattutto all'altezza del valore della società".

Quali dei 16 trofei conquistati da quando Massimo Moratti è presidente le sta più a cuore?
"E' abbastanza normale dire la Champions League, che riempie il cuore e l'orgoglio del tifosi e della Società. Ma devo dire che quello che più mi è piaciuto nell'anno del triplete è stata la vittoria a Siena che ha fatto si che poi fosse il triplete ci fosse ed è stata la gara di maggior sofferenza".

Perchè la rivista ufficiale dell'Inter non viene più prodotta?
"Credo sia stata una decisione presa per ragioni organizzative, che poi vogliono dire anche economiche e di razionalizzazione, ma credo anch'io che un mensile dell'Inter consenta a tutti coloro che fanno parte degli Inter Club di partecipare alla vita della Società e sono d'accordo con voi che non sia stata una scelta ben fatta".

Perchè i giocatori cresciuti nel vivaio dell'Inter vengono mandati molto spesso a giocare in altre squadre?
"Perchè spesso non sono per la prima squadra dell'Inter, ma per altre che sono in una posizione diversa e per qualche giocatore è necessario anche andare fuori per farsi vedere. Prendiamo a esempio Mattia Destro, giocando nel Genoa prima e poi soprattutto nel Siena ha potuto mettersi in mostra altrimenti non sarebbe il giocatore che è attualmente. Anche adesso l'Inter ha una serie di giocatori molto bravi sia nella Primavera, che nella Berretti, giocatori che vista l'impostazione che daremo con il nostro allenatore da qui in poi potranno aver più spazio nella prima squadra dell'Inter".

Come ha fatto Andrea Stramaccioni a stregare il presidente Moratti?
"E' stata un scelta dovuta al fatto che lo considero un ragazzo molto intelligente, avevo bisogno di freschezza, brillantezza e questo mi ha messo in condizione di fare quella scelta che sembrava folle, ma che poi in realtà si è rivelata indovinata".

La Società Inter del futuro sarà ancora della famiglia Moratti?
"
E voglio ben vedere (ndr, sorride), mi sembra non ci siano alternative...l'importante è che all'Inter succeda sempre qualcosa, anche nella proprietà, che le consenta di essere forte. Per il momento dovrete avere ancora pazienza con me..".

Perchè solo l'Inter sembra rispettare le regole imposte dal Fair Play Finanziario?
"Perchè gli altri club o sono già in una condizione di bilancio che glielo consente o se non lo fanno avranno le loro ragioni, ma devo dire che adesso tutti ci stanno pensando perchè è stato ribadito sia da Michel Platini, che dalle istituzioni che sarà qualcosa di abbastanza severo. Forse ci sarà una deroga, ma bisogna farci attenzione. Oltre a questo è importante avere bilanci in ordine".

Se la Juventus dovesse mettere tre stelle sulla maglia bianconera, perchè l'Inter non prende in considerazione l'ipotesi di mettere lo stemma del triplete?

"Questa è una buona idea, ma credo che se la Juventus metterà le tre stelle ci sarà una grande fantasia da parte di ogni squadra, come è fantasia la loro. Ognuno potrà fare quello che vuole".

Moratti voleva smettere quando aveva avvertito l'esistenza di qualcosa di strano nel sistema, che cosa ha pensato quando poi ha avuto la certezza che fosse realmente così?
"Ho pensato che avevo ragione...".

Ci spiega la situazione di Wesley Sneijder, Lucio e Diego Forlan?
"Sneijder lo consideriamo come un giocatore centrale di quello che può essere il futuro dell'Inter, quindi non c'è un problema. Lucio diciamo che in questi giorni ha fatto capire di essere un po' frastornato quindi vediamo se sarà meglio per lui cambiare squadra. Forlan? I giocatori all'Inter ci rimangono volentieri, ma poi vedremo se questo potrà accadere o se è meglio per loro andare a giocare altrove. Confermerò di chi merita? Si, questo vale per i giocatori, ma lo stesso ragionamento lo faremo per tutta la società".

Sente ancora Josè Mourinho?
"Certo, è sempre un grande amico, un innamorato dell'Inter. Lui come Herrera? Sono due persone che caratterialmente hanno delle differenze, ma che sono uguali come efficacia, soprattutto nel grande lavoro che fanno, entrambi lavorano tanto, ma davvero tanto, hanno un'instancabilità notevole e poi intelligenza e intuito".

C'è un nostro ascoltatore in particolare che dice di non sapere proprio come ringraziarla per gli enormi investimenti fatti fino ad adesso per l'Inter.
"Le do il numero di conto...(ndr, sorride). A parte gli scherzi, gli dica che è stato fatto tutto con grande passione".

Presidente, può svelarci in diretta quale sarà il prossimo colpo di mercato dell'Inter?
"Non ancora e comunque non so, perchè abbiamo parlato della grande attenzione sul fair play finanziario e questa è la verità: il mondo attuale gira in una maniera e il calcio gira ancora più velocemente, però credo che ci stiamo muovendo bene, poi in una maniera o nell'altra faremo qualcosa che ai tifosi piacerà".

E su Lavezzi, che cosa può dirci?
"Per il momento quello che penso è che anche questa operazione se si farà è una cosa che si farà con molta calma e attenzione alla parte economica".

Chiudiamo con un saluto ai numerosissimi membri dell'Inter Club di Malta?
"Li ringrazio tutti. Non potete immaginare quanto piacere mi faccia sapere che ci sia tutta questa passione nei confronti dell'Inter. Prendo tutto questo come un bel dovere, cioè quello di mettere in condizione l'Inter di essere oltre che competitiva anche vincitrice e tutto quello che andrà fattò, noi lo faremo".


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