MANCINI: "FIGO, GRANDE PROFESSIONISTA"

APPIANO GENTILE - Ecco la prima sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista della prima giornata della Serie a Tim 2005-2006 contro il Treviso in programma domani allo stadio "Giuseppe Meazza" (ore 15) di San Siro a Milano. In questa prima sintesi il tecnico parla dei rischi della gara con una neo-promossa, che affronterà l'impegno senza pressioni particolari, e della condizione di alcuni nerazzurri.

Mancini, che cosa teme in particolare del Treviso?

"Il campionato è una cosa diversa dalle altre competizioni, domani è la prima gara e affrontiamo una squadra che non ha nulla da perdere. Sono queste le insidie che nasconde la prima partita del campionato, sarà una sfida molto dura che dovremo affrontare con la massima concentrazione. Ci sarà da soffrire, ma dipenderà molto da noi: se faremo bene vinceremo, ma ripeto: bisognerà fare veramente bene".

Ha già in mente la formazione anti-Treviso?

"Certamente, anche se aspetto ancora per valutare il recupero di alcuni giocatori".

Come è tornato Obafemi Martins dalla Nigeria?

"Martins è tornato ad allenarsi e questa è una cosa importante. Non sta ancora benissimo, sente ancora un po' di dolore. Valuteremo domani le sue condizioni, ma non è così facile che possa recuperare".

Ci sono possibilità di vedere Luis Figo in campo dal primo minuto contro il Treviso?

"Figo sta meglio, ora ha bisogno di iniziare a giocare. Non so se potrà già partire dal primo minuto o se farà il suo ingresso in campo a gara iniziata".

Può già dirci qual è il peso di Figo in questa Inter?

"Non ancora, lui si è allenato poco insieme alla squadra. Dopo i primi allenamenti è partito per la nazionale, poi è tornato e questa è la prima settimana che siamo stati insieme. In mezzo, però, ci sono state due gare ufficiali. Non si può dare ancora un giudizio di questo tipo, è mancato un lavoro di otto-dieci giorni consecutivi con lui insieme con la squadra. Posso certamente dire che è un grande professionista e su questo non c'è dubbio. Si impegna sempre al massimo negli allenamenti, il valore tecnico non si discute, non ne parlo neppure perchè sarebbe sbagliato, scontato. E' un grande campione e un grande professionista".

Tanti bravi centrocampisti a disposizione. Quanto è difficile trovarne quattro da schierare?

"Non è difficile, anche perchè sono tutti bravi. Hanno caratteristiche diverse e scegliere dipende e dipenderà anche dal tipo di partita e dal numero di impegni in una settimana. Non è un problema, è importante che la squadra affronti gli impegni con la mentalità giusta e con la voglia di fare bene. Non è importante chi gioca perchè i giocatori sono tutti bravi e tutti sanno che cosa fare".

Dejan Stankovic non rischia di restare un po' soffocato nelle scelte, anche tattiche, a centrocampo?

"Dejan ha fatto benissimo sino ad oggi, tranne la partita con lo Shakhtar di mercoledì nella quale è uscito alla fine del primo tempo perchè non stava bene, aveva un fastidio dietro ad una gamba. Fino a mercoledì scorso era stato perfetto nel suo ruolo, sia in pre-campionato che in gare ufficiali. A Donetsk, ad esempio, è stato straordinario. Magari ci si aspetta che uno come Stankovic faccia tutto, ma se gioca in un ruolo deve occuparsi delle cose che gli competono in quella posizione. Poi lui è così bravo che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo. Ora comunque sta meglio".

Cristiano Zanetti non è un po' sacrificato in questo momento?

"(ndr.: sorride) L'anno scorso mi criticavate perchè cambiavo spesso la formazione, ora non la cambio e mi criticate comunque... Cristiano è un giocatore importante per noi, ci saranno delle partite che giocherà quattro-cinque gare importanti di seguito e starà fuori qualcun altro. Cristiano sa che ho stima nei suoi confronti e che abbiamo bisogno di lui, ma ci saranno tantissime partite in questa stagione e siamo solo alla terza".


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