MANCINI: "ADRIANO, UN PUNTO FERMO"

APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista della prima giornata della Serie a Tim 2005-2006 contro il Treviso in programma domani (ore 15) allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano. In questa sintesi il tecnico nerazzurro viene "interrogato" dai giornalisti presenti questa mattina al centro sportivo "Angelo Moratti" ancora su alcuni singoli, sulle loro condizione, sul ruolo che avranno nella nuova Inter. Mancini, Giuseppe Favalli ha recuperato dall'affaticamento dopo la gara di Supercoppa contro la Juventus?

"Sì, ha recuperato. Ora Favalli sta abbastanza bene".

E Santiago Solari come sta? Per la condizione dell'argentino è più utile la continuità d'impiego o un turno di pausa?

"Anche Solari è andato sempre bene in questa prima fase. L'altra sera, contro lo Shakhtar a Milano, ha pesato parecchio su tutti giocare in uno stadio vuoto, era una situazione strana, non si riesce a dare molto in una situazione del genere e quindi non è neanche giusto giudicare i singoli in base al rendimento di questa strana partita. L'unica cosa che posso ribadire è la necessità di allenarsi anche a questo tipo di condizione ambientale".

E' una difficoltà far giocare insieme Juan Sebastian Veron e David Pizarro?

"Assolutamente no, non è una difficoltà. Se avessimo potuto allenarci per quaranta giorni insieme durante il ritiro e giocare le partite in Inghilterra provando le nuove soluzioni, probabilmente oggi Veron e Pizarro giocherebbero già insieme tranquillamente: ma questo succederà probabilmente nelle prossime settimane, per ora abbiamo giocato solo in Svezia contro l'Elfsborg con loro due a centrocampo. Giocando con loro due cambia un po' il modulo, dobbiamo provarlo bene in allenamento. Domani li vedremo insieme? Dobbiamo valutare le condizioni fisiche di Veron perchè è stato in campo 120 minuti a Torino e con lo Shakhtar gli sono venuti i crampi a un quarto d'ora dalla fine".

Adriano resta un punto fermo dell'attacco o avrebbe bisogno di recuperare?

"Adriano è un punto fermo. Se fate riferimento alla sua prestazione di mercoledì sera, vale per lui il discorso fatto per tutti gli altri sulle difficoltà ambientali con l'aggiunta del fatto che, la notte prima, non è stato bene, ha avuto qualche problema di stomaco. Ora ha recuperato".

Possiamo lanciare Adriano verso la conquista del Pallone d'Oro?

"Il Pallone d'Oro solitamente viene vinto da chi riesce a conquistare trofei importanti al termine della stagione. Lui può farlo perchè ha a disposizione campionato, la Champions League e infine Mondiali. Ma dipenderà solo da lui".

Alvaro Recoba potrà essere l'arma in più dell'Inter in questa stagione?

"Spero di sì, spero che riesca a mettere a disposizione della squadra le grandi qualità tecniche che possiede, con la continuità di cui ha bisogno e che dipende sempre e solo da lui. Non basta che faccia un gol in una partita, ha le qualità per fare più di quanto ha fatto sinora. E' sempre tutto nei suoi piedi".

In attacco ha quattro giocatori con caratteristiche differenti, in base a cosa prenderà le scelta di chi affiancare ad Adriano se Martins non ce la farà?

"Recoba, ad esempio, per caratteristiche è più simile a Martins. Per questo è più facile che parta lui se Martins non ce la farà, ma anche Cruz può giocare sia con Adriano che con Martins e Recoba. Il fatto che abbiano tutti e quattro caratteristiche differenti mi dà la possibilità di schierarli insieme indifferentemente e questo è importante".

Julio Cesar le dà la giusta sicurezza?

"Tutti e due i portieri che ho a disposizione mi danno sicurezza, tanto è vero che Toldo ha giocato la Supercoppa Tim e abbiamo vinto e ha parato bene. Ora Toldo ha anche un problema fisico e non sta benissimo. Se ogni sabato saremo qui ad interrogarci su che portiere giocherà? (ndr.: sorride rivolgendosi ai giornalisti presenti) Dipenderà da voi... In questo momento la scelta è fatta e la situazione è definita".


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