<p><strong>MILANO</strong> - Sinistro, destro. Sinistro, destro. Sinistro, destro. Come un ballo, un passo e poi l'altro. Una danza, sull'erba bagnata e un po' fangosa. Un pomeriggio di novembre di 20 anni fa, giornata grigia, fredda e umida. Riscaldata da prodezze in serie, da colpi di genio e strappi di forza folgoranti. <a href="https://www.inter.it/it/biglietteria/interlecce">Inter-Lecce di lunedì sera</a> sarà la prima giornata della Serie A TIM 2019/2020 e l'incrocio con la squadra salentina non può non far correre la mente a quel pomeriggio al 'Mezza', 10ª giornata della stagione 1999/2000, la più larga vittoria nerazzurra contro la squadra giallorossa. Sei a zero, perentorio. Con sei marcatori differenti, tre col mancino e tre col destro. </p> <p>Un pomeriggio aperto da una punizione di Georgatos, pennellata di sinistro dopo 61 secondi all'incrocio dei pali. Al 10' la partita era già in cassaforte: percussione irresistibile di Javier Zanetti, difensori seminati e il destro a battere Chimenti. A fine primo tempo si era già sul 4-0: sinistro vincente di Jugovic e destro di Zamorano a battere Chimenti dopo una fuga solitaria.</p> <p>Nella ripresa il rigore di Ronaldo per il 5-0 prima della folgorante, incredibile e ancora ricordata prodezza di Recoba. Il Chino era entrato proprio al posto di Ronie, che quel giorno iniziò il suo calvario per l'infortunio al ginocchio. Recoba, dicevamo: spalle alla porta riceve il suggerimento in verticale, tocco di sinistro a controllare la palla, "sombrero" per aggirare il difensore con una piroetta su se stesso, infine tocco morbido a scavalcare il portiere in uscita. Un gol di rara bellezza, a conclusione di una giornata da ricordare per quella pioggia di gol e anche per la sfortuna che si accanì sul ginocchio di Ronaldo.</p>
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