<p><strong>MILANO</strong> - E ora andate pure a raccontare che il calcio è noioso, che non regala emozioni. Che non connette le persone. San Siro ruggiva e in giro sparsi per tutti i continenti gli interisti fratelli del mondo hanno potuto assistere ad una partita che poteva essere tranquillamente una sceneggiatura di un film.</p> <p>L'analisi di questa ultima gara della stagione è tutta emotività, ma parte da un fatto, ineluttabile: <strong>SIAMO IN CHAMPIONS LEAGUE!</strong> Torniamo in Europa per il secondo anno di fila e lo facciamo a testa altissima, con il lavoro di un gruppo che non ha mollato, nonostante i periodi negativi. Si comincia con la premiazione del nostro capitano: <strong>Samir Handanovic</strong> è il miglior portiere della Serie A e lo dimostra anche stasera, tenendoci in piedi con un'uscita mostruosa su Farias. Anche il suo collega Dragowski non è da meno, va detto. Basti pensare che nel primo tempo abbiamo stabilito il <strong>record di tiri nello specchio </strong>di porta in questo campionato, con 8 conclusioni. </p> <p>È emotività pura, dicevamo, ed è difficile entrare dentro i numeri: c'è quella traversa che ci tiene in piedi per esempio o il rigore sbagliato da Icardi. Un gioco elettrico di <strong>emozioni e sussulti</strong>. Di ripartenze e esultanze liberatorie. I match-winner sono <strong>Keita</strong> e <strong>Nainggolan</strong> con due destri chirurgici e bellissimi. La squadra, nel suo complesso racconta del 52% di possesso palla, del 57,7% dei duelli vinti, dei 6 break da cui sono nate ripartenze pericolose, dei 461 passaggi con la media dell'88.3% di precisione.</p> <p>I singoli, detto di Samir, vedono <strong>D'Ambrosio</strong> in un crescendo rossiniano, che chiude la stagione con un'altra prestazione super: 3 intercetti, 5 tackle, 40 passaggi, 90% di precisione. L'esterno napoletano scambia spesso con Brozovic che tira fuori dal cilindro una gara pazzesca per intensità e concentrazione. Sbaglia solo tre (tre, ribadiamo) passaggi in tutta la partita, conclude da fuori e si fa sentire anche in fase di rottura con 11 duelli.</p> <p>C'è poi il <em>Ninja</em> che firma, come detto, il gol vittoria e che fa girare tutta la squadra: le statistiche del belga luccicano soprattutto in fase offensiva. 6 tiri da fuori, 4 conclusioni da dentro l'area, 2 passaggi chiave. Insomma, si carica la squadra sulle spalle e la porta in Europa.</p> <p>Torna a suonare la musica più bella che c'è. Torna la Champions League. Grazie ragazzi per aver <strong>lottato con il cuore</strong>, insieme, in una notte così. Grazie Inter!</p>
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