MATCH REVIEW, CAGLIARI-INTER 1-2

Un gol per tempo: Lautaro e Lukaku regalano i tre punti ai nerazzurri

CAGLIARI - Seconda vittoria consecutiva per l'Inter di Antonio Conte, che non fallisce l'appuntamento con la prima trasferta stagionale ed espugna il campo del Cagliari confermandosi a punteggio pieno dopo 180 minuti di Serie A.

"Mi aspetto una partita tosta" aveva detto il Mister in conferenza stampa. E così è stato alla Sardegna Arena, con i nerazzurri che hanno tenuto in mano le redini del gioco per gran parte del match (quasi 60% di possesso palla e 596 passaggi contro 395), lottando su ogni pallone e mantenendo sempre le distanze con intelligenza. Tre punti ottenuti con maturità, con un atteggiamento da grande squadra, con le firme di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku.

Dopo un primo quarto di gara equilibrato, è il 'Toro' a sbloccare il risultato con uno dei suoi gol: stacco poderoso in area (vincendo il duello aereo con Cerri, nonostante 20 centimetri di gap in altezza) e incornata vincente con la palla che bacia la faccia interna del palo e termina in fondo alla rete. Per il numero 10 argentino è il quarto gol di testa sui 7 segnati nella massima serie, il secondo sul campo del Cagliari, sua vittima preferita.

L'undici di Maran non ci sta e a inizio ripresa trova il pareggio con il primo tiro nello specchio: Joao Pedro imita Lautaro e di testa batte Handanovic su cross dalla destra di Nandez. L'Inter rischia di accusare il colpo ma non perde tempo e si ributta subito nella metà campo avversaria, chiudendo il Cagliari nella sua trequarti (nell'ultimo quarto di gara il possesso palla interista sale oltre il 72%). I ragazzi di Antonio Conte vogliono la vittoria, Sensi sale in cattedra e dopo aver fornito l'assist per l'1-0 prende per mano i suoi con altre giocate illuminanti: al 61' solo la traversa nega al folletto nerazzurro la gioia del gol su punizione, mentre dieci minuti più tardi è Pisacane a stenderlo in area dopo una splendida veronica su inserimento agevolato dal filtrante di Lukaku.

Proprio l'attaccante belga si presenta dal dischetto e senza paura spiazza Olsen dagli undici metri, prima di abbracciare uno ad uno i suoi compagni: il numero 9 nerazzurro é solo il quarto giocatore dal 1994/95 ad aver segnato nelle prime due gare di Serie A con l'Inter (come lui Jovetic, Pazzini e Roberto Carlos). Nei minuti finali cresce l'agonismo in campo e Conte decide che è arrivato il momento di far esordire Diego Godin: poco più di un quarto d'ora per lo "Sceriffo", sufficiente per apprezzarne eleganza, esperienza e garra.

L'Inter sfiora più volte il 3-1 (due volte con Politano, una con Lukaku) e al triplice fischio di Maresca può festeggiare la vittoria. "La strada è lunga ma queste sono partite che è importante vincere perché danno fiducia e morale - ha commentato il Mister a fine gara -. Ho trovato un gruppo di ragazzi che vogliono stupire e migliorare, attraverso il lavoro possono diventare giocatori importanti". Avanti così dunque, per arrivare preparati al tour de force che ci attende dopo la sosta: Udinese, esordio in Champions, #DerbyMilano e Lazio in quindici giorni. Due settimane da vivere con la stesse ferocia dei primi 180 minuti.

Forza ragazzi, FORZA INTER!


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