MILANO - Sabato sera, a San Siro, va in scena il Derby d'Italia tra Inter e Juventus, una sfida certamente diversa da tutte le altre e come sempre attesissima, che in questa occasione sarà resa ancora più speciale dalla premiazione, prima del calcio d'inizio della partita, di quattro leggende di Inter Forever: Mario Corso, Sandro Mazzola, Gianfranco Bedin e Aristide Guarneri, protagonisti della Grande Inter di Helenio Herrera. In vista del match, in esclusiva per inter.it, abbiamo fatto due chiacchiere proprio con Mario Corso, vero e proprio monumento della storia nerazzurra.
Inter-Juventus è una partita sempre particolare, caratterizzata da una rivalità storica: come sta vivendo questa vigilia?
Quella contro la Juventus è da sempre 'la partita' per antonomasia per noi interisti. Esiste una rivalità particolare tra queste due squadre, per certi versi ancora più profonda rispetto a quella coi cugini rossoneri del Milan. La sfida coi bianconeri è molto sentita dai tifosi, sarà molto importante fare bene.
Ha un ricordo particolare legato alle sfide tra Inter e Juventus?
Ho giocato tante volte contro i bianconeri ma la partita che ricordo con più piacere è sicuramente quella del 1963 (disputata proprio il 28 aprile, casualmente a 55 anni esatti dalla sfida in programma sabato, ndr): vincemmo 1 a 0 a Torino con un gol realizzato da Mazzola nel corso del primo tempo, su un mio assist. Fu un momento bellissimo, anche perché quella vittoria ci fece fare un passo decisivo verso la conquista della Scudetto, il primo della Grande Inter.
Torniamo al presente. Quali sono le sue sensazioni rispetto alla qualificazione dell'Inter alla prossima Champions League?
In questo momento stiamo giocando molto bene, sono convinto che anche contro la Juventus si possa fare risultato pieno. Rafinha è stato un inserimento molto importante per la squadra, spiace invece per l'assenza di Gagliardini che stava facendo bene ma chi lo sostituirà lo farà nel migliore dei modi. Sono ottimista per la qualificazione alla Champions, credo che l'esito finale di questa corsa a tre con Roma e Lazio dipenda soprattutto da noi.
Sabato sera, prima dell'inizio del match, sarà protagonista della premiazione da parte di Inter Forever: quali sono le sue sensazioni?
Sono davvero molto contento. Sarà una bella occasione per ritrovarsi con dei vecchi amici come Mazzola, Bedin e Guarneri, con i quali sono comunque sempre in contatto. San Siro per me è come casa: è sempre bello ed emozionante essere lì, su quel prato verde, con gli spalti gremiti.