APPIANO GENTILE - Come ogni lunedì su Inter Channel, nuovo appuntamento con Memorabilia. La puntata in onda stasera è dedicata a un'icona della storia interista: Giacinto Facchetti.
A ripercorrere la sua gloriosa carriera, dentro e fuori dal campo, è il figlio Luca: "Non è facile essere paragonato a lui, ho avuto un percorso diverso perché quando ero giovane praticavo il calcio come divertimento. A papà interessava facessimo quello che volevamo nella nostra vita, con impegno e dedizione. Così lui è riuscito ad arrivare a certi livelli. Era maniacale in tutto quello che faceva, si allenava di continuo, senza lasciare nulla al caso. Il suo obiettivo era dare sempre il massimo e non abbattersi mai".
Rivedendo i filmati di Giacinto, si può ammirare un giocatore moderno, dal punto di vista tecnico e fisico: "Era un calciatore elegante, molto più alto rispetto ai giocatori della sua generazione. Sicuramente aveva la genetica dalla sua ma prendeva sempre gli allenamenti molto sul serio. Un suo consiglio? Mi ha trasmesso l'amore per quello che si fa nella vita, il rispetto delle regole e degli avversari in primis. Una volta si pensava di più a giocare a calcio rispetto ad oggi. Per me era semplicemente mio padre, anche se so bene cosa rappresentasse nel mondo del calcio e non solo".
L'Inter è stata una parte importantissima della vita di Giacinto: "Per lui era tutto, come una famiglia. Quando tornava a casa però staccava la spina e si dedicava a noi. Particolare fu il rapporto con Herrera, un rapporto d'amore reciproco. Grazie al 'Mago' mio padre trovò il suo ruolo in campo, un terzino capace anche di andare a segno in più occasioni".
Il ricordo di Giacinto è sempre presente nella vita di ogni interista, dai giocatori ai tifosi: "È una cosa molto bella, nonostante siano passati dieci anni dalla sua scomparsa, l'affetto delle persone ci permette di tenerlo ancora vicino a noi".
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