INTER HALL OF FAME: GIUSEPPE MEAZZA

Dopo l'ingresso nel 2018 di Ronaldo, tocca ora al miglior marcatore della storia nerazzurra

MILANO - Giuseppe Meazza fa il suo ingresso nella Hall of Fame di FC Internazionale Milano. Dopo che nel 2018 le prime quattro leggende nerazzurre ad essere entrate nella prestigiosa Hall of Fame nerazzurra erano state Walter Zenga, Javier Zanetti, Lothar Matthäus e Ronaldo, ora Meazza fa il suo ingresso con Francesco Toldo, Giacinto Facchetti e Dejan Stankovic. Di seguito un ritratto di Giuseppe Meazza, scomparso nel 1979.

Quando lo videro nello spogliatoio, i suoi compagni di squadra rimasero sorpresi e un po' indispettiti: 'Ora facciamo giocare anche i Balilla?'. Era il 1927 e non avevano ancora capito ciò che Arpad Weisz aveva invece intuito: il diciassettenne che sarebbe sceso in campo quel pomeriggio sarebbe diventato uno dei più grandi giocatori della storia dell'Inter e del calcio italiano. A Milano, Porta Vittoria, lo chiamavano Peppin. Per tutti, Giuseppe Meazza. Il primo vero idolo calcistico, il mito che tutti volevano imitare. Perché in campo era imprendibile e imprevedibile, trascinante. Fuori, poi, icona di stile. Quando trascinò l'Italia alla vittoria contro l'Ungheria a Budapest nel '30, trovò 25mila persone impazzite di gioia ad aspettarlo alla stazione di Milano. Era venerato.

Aveva classe, scatto e fiuto del gol. 'Sono centravanti per vocazione, mezzala per necessità', diceva. I suoi tocchi erano morbidi e precisi e per questo poteva agire da regista offensivo, ma la sua natura lo portava a segnare, col destro o con il sinistro. Aveva invenzioni geniali. Di fatto brevettò il 'gol a invito': aspettava il portiere e lo trafiggeva al primo movimento, oppure lo dribblava. Innovatore, è il miglior marcatore della nostra storia: 284 gol con la maglia dell'Inter in 408 presenze. 14 stagioni nerazzurre con due Scudetti e una Coppa Italia oltre all'orgoglio sconfinato di essere stato il nostro capitano per nove anni. L'intitolazione dello stadio di San Siro è stato un passaggio naturale. Giuseppe Meazza viene spesso definito 'il più grande di tutti'. Lo è stato per noi nerazzurri ma anche per tutti i tifosi italiani ai quali ha regalato due Coppe del Mondo (1934 e 1938) sempre da protagonista.

'Io voglio essere come Meazza', dicevano i bambini, mentre Peppin dribblava tutti prima di gonfiare la rete e soprattutto i sogni dei tifosi dell'Inter. Che hanno l'onore, oggi come allora, di ammirare la stella infinitamente brillante di Giuseppe Meazza nel firmamento nerazzurro.  


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