MILANO - È una notte da dimenticare quella del derby numero 164. Nel dopo gara Mancini commenta così la sfida: "Sicuramente i risultati di questo periodo non sono positivi. Non abbiamo fatto delle buonissime gare ma questo è un momento così. Purtroppo abbiamo perso e faccio i complimenti al Milan anche se non penso che il risultato dovesse essere così rotondo per quello che si è visto. L'espulsione? Non ho detto niente di offensivo ma gli arbitri sono suscettibili".
"Gli episodi arbitrali? Abbiamo perso tre a zero e quindi è difficile commentare. In due o tre occasioni le cose sono andate malissimo al direttore di gara. C'era un fallo da ultimo uomo nella prima frazione (su Eder, ndr) e meritavamo già di essere undici contro dieci".
"Santon? Stava bene e gli altri avevano giocato in settimana". La delusione è palpabile: "Ci dispiace moltissimo per i tifosi. Sia per questo risultato che per quello di mercoledì ma dobbiamo lavorare per migliorare questa situazione. La difesa deve tornare ad essere forte e deve avere la copertura da parte del centrocampo e da parte di tutti. Dobbiamo avere giocate lineari e i centrocampisti devono fare i centrocampisti. Le punte, le punte. Io mi prendo la responsabilità per gli errori e cercherò di fare il meglio possibile perché i ragazzi tornino a giocare al meglio".
"Icardi fuori? Ho scelto Jovetic perché poteva non dare riferimenti e permettere a Eder di inserirsi. Tanti cambi di formazione? Quando abbiamo cambiato, lo abbiamo fatto tra 4-2-3-1 e 4-3-3. Cambiano i giocatori ma i moduli sono due. Finora avevamo fatto benissimo, siamo rimasti primi praticamente per un girone. Adesso è un momento delicato e non possiamo farci niente, solo essere dispiaciuti e rimboccarci le maniche. Ne usciremo tutti insieme. Sono sicuro che riusciremo a farlo, ne sono certo. Oggi non ho nulla da rimproverare ai ragazzi perché fino al 2-0 abbiamo fatto noi la partita, le colpe sono mie".
"Nei momenti di difficoltà è normale vengano a mancare le certezze, soprattutto nelle squadre giovani come la nostra. Da queste situazioni si esce soltanto tenendo la testa alta e dando il massimo. Dobbiamo sapere che abbiamo le qualità per farlo e per mantenere le certezze che avevamo guadagnato. I giocatori devono esserne consapevoli".
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