MILANO - Seconda parte della conferenza stampa tenuta da Walter Mazzarri allo stadio "Meazza":
"I fischi di Inter-Lazio? Ho capito la dinamica del momento, il pubblico non aveva capito bene la scelta tecnica di Zanetti: pensavano alla vecchia Inter che finiva e meritava un tributo, ma l'allenatore dell'Inter di oggi era concentrato a tornare in Europa. Col senno di poi penso sia stato apprezzato il modo in cui ho gestito l'addio dal campo di un campione come Zanetti. E' stato fatto nel migliore die modi, la scelta finale è stata la migliore. E' entrato nel momento giusto, ha contribuito a portare a casa un risultato semi acquisito. L'Inter ha vinto una partita importante, Javier ha continuato a salutare tutti dopo i 90', magari non ce l'avrebbe fatta a farli tutti e 90' a un certo ritmo. Il giocatore sapeva tutto e ha concordato con men tutto. Il risultato ha dato ragione e la gente ha apprezzato.
Ogni anno ho sempre cercato di apprendere qualcosa, di migliorare, figuriamoci se non l'ho fatto quest'anno. C'è stata una situazione da affrontare che nelle situazioni normali di una squadra non si verifica, ovvero la variabile di un cambio di proprietà, che ho affrontato e mi ha dato soddisfazione l'essermi trovato in una situazione così. Ora posso dire che sono stato messo un po' alla prova, mi sono stancato più degli altri anni, ma la grande soddisfazione è aver portato la barca in porto e aver gestito tutte le situazioni. La Società me l'ha riconosciuto.
Ogni anno ha la sua storia, le squadre rivelazione ci sono sempre, come l'Udinese dell'anno scorso, si parla di club con meno pressione, qua c'è da tener conto del nostro blasone. Alla fine conta l'obiettivo, sarà stato più o meno lo stesso l'anno scorso, ma conta che l'Inter sia tornata al 5° posto, contano obiettivo e risultato. L'Inter è in un momento particolare di ristrutturazione, ci sono momenti nel calcio in cui la matematica non può essere paragonata a certi parametri.
Per quanto riguarda il cammino in Europa League, parlando col presidente prima faremo il mercato e vedremo che rosa avremo a disposizione, ma in linea di massima a Napoli abbiamo fatto determinate scelte puntando a non perdere punti in campionato e a passare almeno il primo turno. Siamo arrivati secondi, col girone d'Europa League superato, un'esperienza utile a tutti, riscontrata quest'anno in giocatori come Insigne.
Per pensare di vincere su tutti i fronti bisogna fare investimenti e avere organici di un certo tipo.
Thohir mi parla sempre di moduli, è un appassionato. Ci sono state partite in cui si è entusiasmato, quando facciamo partite non belle lo dice, rientra nella logica, lo faccio anch'io, è normale.
Querst'anno abbiamo iniziato a pensare di essere aggressivi e di stare nelle metà campo degli altri, abbiamo giocato anche molto bene, come un po' meno in altre partite. Siamo stati molto altalenanti, su quello bisogna lavorarci, cercheremo di farne tesoro, di modo che ciò non avvenga nel prossimo anno.
Vedo molte cose positive fatte durante quest'anno. Abbiamo una buona base su cui costruire il prossimo anno.
Io e il mio collaboratore Pondrelli a livello atletico ci siamo sempre contraddistinti perchè le nostre squadre hanno sempre avuto pochi cali durante l'anno. Il E' stato più che altro nella gestione delle partite, nell'acquisire la mentalità che permette di partire in un certo modo. La squadra era al mio primo anno di gestione, c'erano tante cose da valutare e gestire durante l'anno, tutto questo ha fatto sì che il rendimento non sia stato costante e massimale. Se un giocatore è a 100 io voglio portarlo a 110, ma è difficile tenerlo su quel livello per 38 partite. A volte ci si riesce, ma serve che tutto concorra, così per tutta la squadra. I motivi possono essere tanti, credo di saperli, ma rientra nel segreto professionale.
Cosa serve alla prossima Inter? Lo vedrete dal primo giorno di ritiro, ci saranno dei riconfermati, la prima settimana lavorerò sulla difesa a 4, mi interessano certe logiche di equilibrio e di gioco di squadra, vorrei giocare a 4 più un metodista, un ruolo più importante che potrebbe servirmi ugualmente se facessimo il 3-5-2. E' il ruolo più importante da individuare, anche per la difesa a 4. Per farvi un'idea irraggiungibile è Luiz Gustavo, se ce l'hai può farti anche la difesa 4 nel modo migliore, come il De Rossi di quest'anno: guadagni uomo a centrocampo, hai più pressing offensivo. Un conto è l'idea dell'allenatore, un conto è quello che si può fare. In base ai nuovi giocatori sceglierò il modulo a loro più congeniale.
Voglio che questi moduli che mi vengono in mente la mia squadra li riconosca subito, così che si possa cambiare a partita in corso, sapendo cosa voglio, i movimenti e le linee di gioco.
Il presidente ha detto che bisogna crescere per la Champions, un anno che è stato il primo dell'era del nuovo presidente parte, un anno di transizione. Le linee di programmazione le detta la Società. Se mi chiedete, io cercherò di tirare la macchina oltre le aspettative, facendo meglio nell'ambiente che conosco, dove ho lavorato un anno. Ci devono essere oggettive basi di partenza, non bisogna mai porsi un limite, ma cercare sempre di superarlo.
Valutazioni ne abbiamo fatte, avremo due competizioni e si pensa in modo diverso. Farò molto turnover per l'Europa League: se reputerò tutti alla pari, cercheremo sempre di avere in testa un 11 base dopo il mercato. Dipende anche da come andrà quello. Titolare è una parola che voglio usare il meno possibile, dovranno esserlo tutti e giocarsi il posto ogni volta l'anno prossimo, visto che avremo due competizioni.
Dato che quest'anno per vari motivi, tra cui gruppo nuovo che non conosceva i miei sistemi, non ho potuto fare quello che feci a Napoli, con possibilità di lavorare in un certo modo. Voglio mettere quell'altro sistema di gioco alla squadra, se verrà recepito bene non scarterò l'idea di poterlo fare a partita in corso: se mando in campo una squadra devo essere convinto che i miei giocatori sappiano cosa devono fare. Ciò che non ho potuto fare quest'anno cercherò di farlo l'anno prossimo in questo senso.
Se avremmo potuto fare qualcosa di più in coppa Italia? Le scelte in quel momento andavano fatte così, malgrado il rischio del risultato, a Udine era l'ultimo test per capire cosa volessimo fare in quel mercato, sono scelte fatte insieme ai direttori. Era davvero raccolta dati, devi far parlare il campo per decidere riguardo un giocatore. Non mandi un giocatore via così, per simpatia o antipatia, in quel momento andavano fatte delle scelte, poi il risultato sportivo è andato male in quel caso, ma è stato un anno così.
Lui Gustavo? Volevo farvi capire che tipo di giocatore sia, malgrado sia inarrivabile. Obi MIkel è un altro giocatore di un certo lievllo, ma non parlo di mercato, è giusto che lo faccia Ausilio.
Come si fa a sostituire Milito? Icardi infortunato tanto tempo è uno dei miei rammarichi. Diego è stato il grande equivoco dell'anno, ho rincorso tutto l'anno il miglior Milito, mi piaceva da sempre, anche quando non ero all'Inter. Lo avessi avuto a disposizione sempre, probabilmente sarebbe fatto di più. Icardi ha fatto tanto bene, ha alternato, ha iniziato bene poi ha avuto un momento di flessione, poi di nuovo bene: ci siamo creati già una buona base di partenza per il prossimo anno con un giocatore giovane con prospettive che ci fa ben sperare.
Quanto incide l'allenatore? Guardate la classifica dell'anno passato: dalla nona in poi, a parte la Juve, le uniche squadre che hanno migliorato la classifica sono l'Inter e la Roma. Poi guardiamo il mercato fatto dalle altre squadre e quello fatto da noi. Intanto siamo in Europa e non c'eravamo più, questo è già un dato. Quest'anno è stato positivo, poteva essere molto diverso, questa è la verità.
Quando si rilevano situazioni di un certo tipo, bisogna fare di necessità virtù, cercherò di fare sempre il meglio, quello che una Società vuole fare è un conto, quello che si può fare è un altro. Ottimizzerò tutto in base a quello che troverò. Non posso entrare ora nel particolare, è giusto considerare la variabile del mercato attuale.
I giovani li stiamo valutando, perché facendo l'Europa League bisogna capire quali siano quelli che conviene far stare qui il prossimo anno, anche per questioni di regole di tesseramento. In questi giorni stiamo facendo valutazioni per chi dovrà venire in ritiro con noi".
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CONFERENZA STAMPA WALTER MAZZARRI 21/05/2014 12:30 CEST