MILANO - All'uscita dallo stadio "Giuseppe Meazza", al termine della partita tra Inter e Roma, il presidente Massimo Moratti ha risposo alle domande dei giornalisti presenti.
Presidente che cosa ha detto a fine partita ai giocatori nello spogliatoio?
"Non ho fatto un discorso di complimenti a ogni giocatore. Mi è sembrato che abbiano fatto quello che potevano fare anche perchè stasera la situazione era sinceramente un po' ai limiti, perdere un giocatore importante un minuto prima della partita certamente non aiuta. Però hanno fatto un primo tempo molto bello, hanno giocato bene, i giocatori si sono espressi al meglio, anche coloro sui quali potevamo avere dei dubbi sul loro rendimento a Milano. Quindi bene. Poi era abbastanza ovvio pensare che se la Roma avesse fatto un gol sarebbe crollato tutto quel carattere che ti serve per pensare di poter portare a casa il risultato".
Deluso dalla contestazione da parte della Curva, che ha sostenuto la squadra ma è stata abbastanza chiara su certi personaggi?
"Che cosa vuoi dire della contestazione, ognuno può esprimersi. Tanto quanto Bonolis dice quello che dice o io dico quello che dico, anche la Curva può esprimersi. Che la realtà poi metta in condizione di fare cose diverse, si anche".
Ora ci sarà un momento di riflessione sul futuro?
"Al di là di quello perchè vivendo si pensa, c'è anche il fatto che ci sono 6 partite e speriamo di farle con i necessari giocatori per rispondere al dovere di entrare in campo, perchè da quello che vedo ogni volta ci troviamo a dover inseguire qualcosa proprio dal punto di vista quantitativo difficile".
Andrea Stramaccioni meritava la squadra al completo per dimostrare le qualità che io avevo visto in lui?
"Si, ma questo lo merita qualsiasi allenatore e anche il pubblico. Purtroppo invece 11 sono tanti. Poi che ci siano delle ragioni, bisogna guardare anche quali sono le nostre colpe di questi infortuni perchè altrimenti è tutto troppo facile, ma nello stesso tempo però ci sono 11 infortuni e 11 infortuni su giocatori abbastanza ritenuti insispensabili".