APPIANO GENTILE - Sono tanti i nomi che in questi giorni vengono accostati all'Inter in chiave mercato ed è così che Andrea Stramaccioni, alla vigilia della gara contro la Sampdoria, spiega: "L'Inter sta lavorando già da tempo sul mercato, alcuni obiettivi a gennaio li seguivamo per l'immediato ma molti difficilmente si sarebbero mossi quindi abbiamo lavorato in prospettiva. La Società sta facendo le sue scelte e io ove richiesto posso dare il mio contributo. Il mio pensiero principale sono però le 10 gare di campionato che ci attendono. E' in quest'ottica che l'unica cosa positiva che deriva dall'eliminazione in Europa League è potersi concentrare sul campionato".
A proposito della gara di Europa League, il tecnico sottolinea che "gli attaccanti giovedì hanno svolto un grande lavoro, come tutta a squadra. Antonio e Rodrigo hanno fatto il massimo. E ora c'è la Samp: non mi permetto di giudicare le emozioni di Antonio ma secondo me non può che essere una gara speciale per lui, ha scritto pagine importanti a Genova. In quella squadra è amato, non voglio certo parlare al posto suo ma sono convinto che sarà una gara speciale per lui".
Nella Samp gioca un ex nerazzurro, Andrea Poli, "un giocatore - racconta Stramaccioni in conferenza - che stimo, rientrava anche nei miei piani tecnici. Perché non è rimasto? Io posso solo dire che sono contento che stia facendo bene, ma esistono anche le trattative e non so come sia andata. Lui è rimasto alla Sampdoria".
Da un centrocampista a un altro, Fredy Guarin: Stramaccioni parla del suo ruolo, rispondendo a chi parla di una prestazione sottotono del colombiano contro il Tottenham. "Chiedere a Fredy un'interpretazione limitativa da mediano vuol dire ridurre la sua potenzialità. Lui funziona al massimo da interno come appoggio dell'attacco o da centrocampista offensivo: ha caratteristiche di forza e uno spiccato potenziale offensivo. Spesso contro il Tottenham nei suoi duelli era in inferiorità, ma perché eravamo in superiorità in altri punti del campo. La sua prestazione, in ogni caso, è stata lo stesso soddisfacente. Lui è il termometro del raccordo tra centrocampo e attacco. E' anche uno dei giocatori che ha giocato di più, non dimentichiamocelo".
Un commento, poi, viene chiesto al tecnico a proposito di Mateo Kovacic: "Ho grande fiducia in lui, l'ho fortemente voluto, le sue doti sono sotto gli occhi di tutti. Mateo però va gestito, ha 18 anni, aveva i crampi a un certo punto giovedì, aveva toccato 70-75 palloni sbagliandone solo 5-6, formidabile. E' un giocatore da gestire per il presente e una certezza per il futuro".
E a proposito di futuro, infine, i cronisti non possono esimersi dal chiedere di Mauro Icardi: "E' un centravanti moderno che abbina qualità fisiche atletiche a un grandissimo fiuto del gol, è raro in un giocatore così giovane. Come Eder, Sansone e Maxi Lopez, ha caratteristiche per mettere in difficoltà. E poi la Samp, soprattutto in casa, è molto temibile. Il suo futuro all'Inter? Non è utile per nessuno e neanche rispettoso parlare del futuro del ragazzo".