APPIANO GENTILE - A un Roma-Inter come partita della svolta Andrea Stramaccioni non ci crede, ma sa che "contro una squadra come quella che affronteremo domani se vuoi giocartela, e non sarai orientato solo a non prenderle, bisognerà disputare 90 minuti più recupero con grandissima attenzione. La Roma attacca coinvolgendo tutti i giocatori e, pur avendo noi grande rispetto nei loro confronti, andiamo all'Olimpico per giocarci la partita e dovremo quindi essere molto concentrati senza dimenticarci di avere di fronte una squadra che in casa propria ha segnato otto gol contro Milan e Fiorentina e ha recuperato tutti i giocatori del reparto offensivo. Non sarà una partita decisiva, sarà uno scontro diretto, ma siamo alla 2a giornata del girone di ritorno, quindi sarà una gara importante che noi non vogliamo sbagliare, ma ripeto non credo che il risultato di domani sarà decisivo per la classifica finale".
Ripensando alla partita di andata giocata al "Meazza" che costò una sconfitta per 3-1 all'Inter, Stramaccioni dice: "Fu una gara strana nella quale noi non siamo partiti bene e, proprio nel momento in cui sembrava l'Inter fosse vicina al vantaggio, la Roma con una verticalizzazione ha trovato il gol del 2-1 che ha segnato l'andamento della gara. Anche se sono passati solo pochi mesi, noi siamo cambiati tanto: loro hanno avuto modo di consolidare le idee di Zeman, ma anche noi siamo cambiati tanto nel modulo e negli interpreti".
"Difficile fare calcoli con la Roma", spiega l'allenatore nerazzurro a chi gli chiede se quella dell'Inter sarà inizialmente una partita di attesa. "Affronteremo una squadra che attacca sempre a testa bassa e che nei primi trenta minuti ha saputo mettere in difficoltà qualsiasi avversario abbia trovato di fronte. Noi adesso abbiamo trovato la nostra identità e il nostro modo di stare in campo, salvo magari il mio preferire un giocatore a un altro, andremo all'Olimpico per giocarci la nostra partita con la nostra identità", conclude Stramaccioni.
