CAMBIASSO A MEDIASET: "QUESTA È REALTÀ DA INTER"

Intervista esclusiva al Cuchu in onda su Italia 2: "Scorso anno negativo, non volevamo ripeterlo"

APPIANO GENTILE - Di Juventus-Inter ne parla anche Esteban Cambiasso in un'intervista esclusiva realizzata da Marco Barzaghi e in onda su Italia2: "Sarà una gara importante, sicuramente diversa dalle altre. Quella attuale è un'Inter che sta percorrendo la realtà che è giusto che percorra. La Juventus è stata brava a mantenere questa imbattibilità, bisogna fare loro i complimenti. Effetto Stadium? Loro hanno lo stadio di proprietà, ma non credo che sia qualcosa di molto diverso da quello di una città dove gioca una sola squadra. Cambia quando in uno stadio giocano due squadre della stessa città, come accade da noi. Uno stimolo in più? E' una gara che sia noi che la Juventus sentiamo diversa".

"Per quel che riguarda noi, posso dire che ero fiducioso e speravo per l'Inter una realtà più simile a quella attuale. - continua il centrocampista argentino - Venivamo da un anno molto negativo e all'inizio di questa stagione ci siamo detti che non volevemo ripeterlo. La cosa importante è stato capire gli errori commessi e correggerci".

Se la parola scudetto si possa già pronunciare, è lo stesso Cambiasso a chiarirlo: "E' senz'altro troppo presto. Al di là di quello che accadrà sabato mancano ancora tantissime giornate e non credo che 90 minuti adesso possano essere determinanti nella lotta scudetto. Per noi quello che è importante è aver preso 5 punti dalla quarta in classifica".

Prove da leader non solo nelle ultime partite per il Cuchu, che però non ha nessun segreto se non quello di "allenarsi". "L'unico segreto è, che se la squadra fa bene, sono più portato anch'io a fare altrettanto. Il calcio è un gioco di squadra, non c'è nessun fenomeno. Se ho qualche sassolino da togliermi per chi diceva che eravamo finiti? No, nessuno, dico solo che le critiche che venivano fatte a me o a Zanetti, quando ci definivano intoccabili, erano del tutto infondate. Io sono qui da nove anni e non mi sembra di aver fatto male. Il segreto della nostra squadra è il mix di giovatori d'esperienza e giocatori giovani? Il segreto è avere giocatori bravi, allenatori bravi e dirigenti che lavorano bene. L'età conta poco. Stramaccioni? Non mi stupisce, lui è convinto delle sue ideee e io non credo ai discorsi nati attorno alla sua giovane età. Se uno è bravo, lo è indipendentemente dall'età. Io allenatore? Non so che sarà del mio futuro, adesso sono contento di quello che faccio"


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