MILANO - "Vacanza è una parola grossa", esordisce così, scherzando, Andrea Stramaccioni a Deejay Football Club, contattato da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa nel primo dei due giorni di 'vacanza' concessi alla squadra.
Aneddoti, ricordi, emozioni, prospettive: tanti i temi toccati nel corso della chiacchierata, in cui il tecnico nerazzurro rammenta anche i suoi trascorsi da calciatore: "Qualche calcio lo sapevo dare, poi non mi piace parlarne perché sono riservato. Però mi arrabbio quando mi paragonano a Sacchi, lui non sapeva proprio giocare... Timori per il futuro? No, timori no, anche se per noi è l'anno zero mentre altre squadre sono delineate, per noi l'obiettivo è tornare grandi". Ma Sneijder è un equivoco? "Lo può essere se non lo conosci; è un giocatore particolare, che non può fare certi ruoli ma che se metti in condizione di esprimersi può fare la differenza, altrimenti può andare in difficoltà. La sua posizione è dietro la punta, ma può anche giocare da interno di centrocampo".
Inevitabile, a una settimana di distanza, tornare sul derby: "In quella partita ne sono successe tante e viste le condizioni vincere un derby così per noi dell'Inter valeva triplo, perché arrivato in un momento importante della stagione, in una gara cruciale e anche perché la squadra mi ha dato quei segnali che il primo aprile non vedevo ancora. Il fallo su Handanovic? Il portiere non deve essere toccato quando esce, quindi qualsiasi giocatore ha sentito che l'arbitro ha fischiato poco dopo l'intervento sulla respinta di Samir. Parlare di gol annullato fa male, giusta o sbagliata che sia non si può dirlo. Poi Montolivo ha fatto un gran gol...". Ma qual è stata la chiave del successo nel derby? "Sono diverse; noi eravamo partiti meglio ma stavamo soffrendo successivamente. Nella ripresa speravo di mettere in difficoltà il Milan con Guarin ma poi la gara è cambiata e io non ho mai avuto la risposta". Sul futuro di Alvarez e Jonathan: "Non vanno via, sono nostri giocatori...".
Per Stramaccioni arriva poi una sorpresa, al telefono c'è Javier Zanetti, o meglio, Nicola Savino che lo imita: "Io in taxi allo stadio? No, io faccio sempre autostop... Sono sempre umile, basta che non mi tocchino i capelli". Savino imita poi anche lo stesso tecnico, da cui riceve quindi i complimenti: "Sei fantastico. Lui interista? L'ho imparato sul gol di Maicon nel derby...", scherza e poi dice: "Ho provato a camuffare Maicon per farlo giocare domenica, ma non ci sono riuscito". E infine, un'altra chicca di milanesità dopo il "Tutt a post": "Mi sun de Milan...", dice all'ex conduttore di Colorado che lo invita a imparare il milanese.