APPIANO GENTILE
- E' pronto a
ricominciare il campionato con la sua Inter, Andrea Stramaccioni che,
per la 2a giornata della serie A 2012-2013, la prima al "Meazza" si
aspetta, innanzitutto, di vedere i tantissimi tifosi che hanno
sostenuti i nerazzurri nelle partite di Europa League.
"L'avevo
già detto a caldo dopo il match contro il Vaslui: ci aveva dato una
forza in più vedere che l'atteggiamento dello stadio era di
comprensione in un momento di difficoltà della squadra. - spiega
l'allenatore durante la conferenza stampa alla vigilia del match con
la Roma - Ci ha dato forza, era come se il pubblico
recuperasse palla insieme a noi: ricordo due palloni riacciuffati da
Guarin, sembrava che quella palla l'avessero sradicata in 40 mila. Il
nostro pubblico ha bisogno di fatti e non di parole".
Quella di Stramaccioni, giocatore prima e allenatore poi, è una storia, una carriera che ha origine proprio a Roma e nella Roma, ma è lui stesso ad assicurare che "non c'è nessun sentimento di rivincita. Se io sono adesso sono all'Inter lo devo ai sei anni trascorsi con la Roma. Intendendo la Società e le persone che la compongono dovrò dire sempre e solo grazie e se sono diventato un professionista lo sono diventato sui campi di Trigoria. Sono stato triste quando sono andato via, ma credo sia normale, io sono un ragazzo semplice. Poi, si è aperta una fase della mia carriera dove le persone mi hanno accolto in modo meraviglioso e questa fase è quella attuale. Detto questo, noi siamo l'Inter e domani vogliamo vincere".
Quello in programma domani al "Meazza" sarà anche il primo confronto alla guida dell'Inter e da avversario con Francesco Totti: "Inutile negare che esistono delle sensazioni particolari, sicuramente per me non sarà una partita come le altre. E' normale, ma non devo pubblicizzare troppo certe cose. Chi mi conosce lo sa: per me certi legami personali sono importanti, ma ripeto domani conta Inter-Roma e noi ci dobbiamo fare trovare pronti".