PINZOLO - www.inter.it vi propone la seconda parte delle dichiarazioni rilasciate dal presidnete Massimo Moratti ai giornlisti al termine dell'amichevole tra Rappresentativa del Trentino e Inter.
Sono stati fatti dei passi avanti con Piero Ausilio in Brasile per Lucas?
"Si, ma i passi avanti sono per vedere se c'è la possibilità, adesso bisogna concretizzare se si riesce a fare. Sono cose che devono avvenire mettendo insieme tutto, cioè vedendo anche quelle che sono le entrate'.
Possiamo però dire che Lucas è un giocatore che piace a Moratti?
"E' un giocatore che ha certamente delle grandi doti, ma in questo momento qui si può anche fare un po' di sacrificio e non prendere tutto quello che piace, però lo stiamo guardando con attenzione".
Giampaolo Pazzini si è messo un po' fuori gioco da solo. Al di là di quello sfogo, è qualcosa di recuperabile o no?
"Non lo so, Pazzini è stimabile perchè è un centravanti come si deve e quando entra in forma, segna in continuazione, questo lo sappiamo. Ha una carattere volitivo. Faccio, lo stesso discorso di prima, può capitare che tecnicamente ci siano delle necessità e questo metta in condizioni il giocatore di essere acquistato o venduto. Non c'è niente di drammatico, c'è umanamente il dispiacere".
Come si pone davanti a ciò che i tifosi hanno espresso sulla maglia da gioco rossa?
"Io la trovo molto bella".
Tra l'altro è stata una sua idea, vero?
"Sì, così almeno qualcuno si prende la responsabilità (ndr, sorride). E comunque me la prendo volentieri perchè la trovo molto belle e devo dire che non ci sono finalità di alcun tipo in termini di merchandising. Se poi dovesse avere successo, benissimo, mi farebbe piacere, ma la risposta la stanno dando i tifosi perchè è stata la maglia più venduta. Poi, per il resto, ognuno ha la sua opinione".
Tornando al mercato, è possibile che Wesley Sneidjer possa seguire la stessa strada di Eto'o?
"Queste cose non sai mai se chiamarle rischio o chiamarle....Può anche darsi che ci possa essere questo rischio. Sneijder, per conto mio, è un giocatore che considero abbastanza determinante per l'Inter. Al di là di quello che possa essere la giusta attenzione e la volontà da parte delle altre squadre".
Maicon resterà all'Inter?
"Ecco, adesso ci sono tutti...".
Perchè sono quelli forti.
"Se sono forti sono colori ai quali vogliamo più bene e siamo più legati'.
No, manca anche Dejan Stankovic...
"Sì, manca anche Stankovic. Parliamo di ognuno di questi giocatori con l'idea che comunque sappiamo che sono di altissimo livello. Poi, volete che vi faccia il discorso di prima? Bene, vi faccio il discorso di prima".
Moratti ha sempre lo stesso entusiasmo di qualche anno fa?
"Si, lo valutate voi, io adesso non riesco a farlo. Nasce molto dall'ambiente che trovo qui, cioè dall'allenatore senza dubbio, ma anche da questi ragazzi che abbiamo, dei quali è normale parlare perchè mi sembra che ognuno di loro abbia delle qualità, del talento e che possa essere interessante per il futuro di questa squadra".
Lei qualche anno fa disse ai tifosi "siamo fortissimi" durante un ritiro pre-campionato. Adesso che cosa si sente di dire?
"Non so se era un pre-campionato dopo il quale poi abbiamo vinto oppure no".
Era il primo anno con Josè Mourinho in panchina.
"Posso dire che trovo sia una squadra interessante e sorprendente e il fatto che ci siano tanti giovani certamente crea un attimo di rischio, ma credo che sia nello sport, nel calcio e nel piacere che ci sia nel rischio. Spero che questi ragazzi sappiano superare questo ostacolo dato dall'esperienza perchè mi sembra che siano bravi. Condivido l'opinione di chi dice quando i giocatori sono validi per l'allenatore si esprimeranno sempre e ancora meglio".
Che Inter sarà considerando l'allenatore che c'è?
"Vivace, una cosa interessante è la vivacità e nella vivacità c'è anche il buon senso di giocatori che hanno esperienza, che sapranno contenere gli altri".