STRAMACCIONI: "PAZZINI, ERO PIÙ ARRABBIATO IO..."

"Il primo a essere dispiaciuto per non poterlo avere in campo ero io: con lui avrei voluto vincere"

APPIANO GENTILE - Non vuol sentire parlare di ultime spiagge. Ecco perchè da qui in poi Andrea Stramaccioni guarda solo in avanti e senza abbandonare la sua idea. "Quelle che abbiamo di fronte a noi - spiega nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" alla vigilia di Udinese-Inter - sono tre partite che decideranno il nostro futuro. Se mi chiedete se sono sicuto di incidere, vi dico che io ce la sto mettendo tutta e insieme ai ragazzi stiamo lavorando duramente per dare il meglio in questo finale. Allo stesso tempo, mi rendo anche conto che potremmo fare bene, ma non raggiungere comunque il terzo posto perchè noi stiamo inseguendo e chi ci sta davanti non frena. E' un campionato equilibratissimo, credo che tutte le squadre che sono in lotta per la Champions debbano guardare partita dopo partita. Ma io voglio crederci".

Trasmette convinzione l'allenatore dell'Inter, nelle parole, nello sguardo. E la sua è anche quella dei suoi giocatori. Uno su tutti, Giampaolo Pazzini. "L'allenatore di Pazzini sono io e il primo a essere dispiaciuto per non aver potuto farlo entrare in campo a Firenze ero io, ma vengo da due partite nelle quali ho dovuto fare quattro cambi per infortunio, due con il Siena, due contro la Fioreentina. Ero più arrabbiato io, perchè io con Giampaolo avrei voluto vincere la partita. Lui è un'arma in più per l'Inter, poi il fatto che io adesso faccia giocare Milito è una mia scelta e me ne prendo le responsabilità". Su Guarin: "'E' una delle possibile alternative, ma Guidolin è già parecchio, parecchio, parecchio più esperto di me e non mi sembra il caso di dargli altri vantaggi...".

C'è chi prova poi a coinvolgere Stramaccioni in un argomento che già inizia a popolare le pagine dei giornali e i dibattiti televisivi: che effetto farebbe all'allenatore dell'Inter vedere tre stelle sulle maglie della Juventus campione d'Italia 2011-2012? "Se le mette - replica - soprattutto in virtù di questo campionato, è perchè penso stia dimostrando il suo momento ottimo di forma e per ora il campo dice Juventus. Certo da qui alla fine può succedere ancora di tutto, questo riguarda noi e quindi riguarda tutti". Quando gli fanno notare quanto la domanda andasse oltre il puro significato linguistico, Stramaccioni sorride e guarda in alto: "Sono talmente tanto in buona fede che non ho colto la sfumatura, pensavo solo ai risultati sportivi...".

 


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