STRAMACCIONI: "ABBIAMO UN DNA E NON CI RINUNCIAMO"

"Non cambieremo quell'impronta che ci ha contraddistinto. Forlan, ora il campo non gli dà ragione"

APPIANO GENTILE - Modulo e scelte, Andrea Stramaccioni parla anche di questo nella conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Inter. Se dal "Franchi" al "Friuli", si tornerà dal 4-2-3-1 al 4-3-3, è lo stesso allenatore a spiegarlo: "In questo momento sicuramente non rinunciamo, e non rinuncio, a quello che ci ha contraddistinto in queste quattro partite e cioè a a un'impronta che ci ha caratterizzato in campo, qualche volta bene, qualche volta meno bene, questo lo sappiamo. L'Inter non rinuncerà a quest'impronta e quindi ad almeno due giocatori di qualità alle spalle di una punta. Non rinunceremo al nostro dna. Sneijder in dall'inizio? A Firenze è entrato e ha fatto bene, io i giocatori che vedo bene li voglio in campo ed è possibile che lui domani ci sia dal primo minuto".

A Udine non ci sarà Cristian Chivu, al suo posto spazio a Ranocchia: "Come ho già spiegato prima della gara contro la Fiorentina, credo che lui e Lucio abbiano una struttura simile. Se un allenatore ha la fortuna di assemblare una coppia centrale con caratteristiche complementari è l'ideale. Andrea può implementarsi perfettamente con Samuel o con Chivu e lo stesso vale per Lucio. Ciò non vuol dire che insieme non possano far bene, è solo una mia analisi, una sorta di perfezionismo, ma Andrea l'ho visto bene e sono sicuro che domani faranno bene".

Dalla difesa all'attacco, da Ranocchia a Forlan, non convocato per la trasferta di Udine. "Il suo è un momento che analizziamo con serenità, ora Diego non riesce a esprimere al meglio le sue qualità, che sono internazionali. In allenamento fa molto bene, ma in questo momento il campo non dà ragione nè a lui nè a me, che decidevo di schierarlo. Ma lui è un giocatore importante e sono certo che da qui alla fine darà il suo contributo. Se la decisione di non convocarlo è condivisa con lui? No, la risposta è no, non mi ha detto se è d'accordo o meno. La scelta è mia, non è un giocatore infortunato del quale stiamo gestendo il rientro, quindi è chiaro che la scelta sia solo mia".


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