APPIANO GENTILE - Per la gara contro la Fiorentina, Andrea Stramaccioni potrà nuovamente contare su Wesley Sneijder. "Senza fare paragoni con chi mi ha preceduto - spiega l'allenatore in conferenza stampa -, per me non voglio dire lui, ma in generale un giocatore come lui, non è mai un problema, ma una tipologia di calciatore che nella nostra batteria offensiva ha delle caratteristiche uniche. Secondo me, il problema non è Sneijder, ma come sta Sneijder. Da un punto di vista tattico non è un problema, perchè per me è importante avere dei giocatori di qualità alle spalle della punta, il resto sarà valutato di volta in volta. Non è un problema tattico, potrebbe essere un problema capire come sta, quanti minuti ha nelle gambe. E' un valore aggiunto. Se è scattata la scintilla tra noi due? Chiedetelo a lui, quello che posso dirvi è che esteticamente non è il mio tipo... (ndr, sorride)".
Da Sneijder ai cosiddetti "senatori" e a che cosa possa dare in più averli in campo. "La risposta a questa domanda deve partire da un presupposto - replica l'allenatore nerazzurro -: a me è stato chiesto di vincere e io credo, voglio e proverò ad aiutare la squadra a cercare di arrivare in Champions League. Questo ora è il nostro obiettivo, non ci siamo mai nascosti. Da quando sono arrivato qui ho seguito la mia idea di gioco e la volontà di vedere con i miei occhi il valore di alcuni calciatori che fino a quel momento, non mi vergogno a dirlo, avevo visto da dietro la siepe o dalla tv. In questo momento cerco di mettere in campo sempre l'Inter migliore senza un occhio di riguardo alla carta d'identità, perchè questo mi è stato chiesto. E' chiaro che se un giocatore ha lo stesso rendimento e 10 anni di meno, l'allenatore può fare una sceltà lungimirante. Ma il nostro obiettivo è fare risultato: se io ritengo che possa riuscire a farlo schierando Zanetti, metto in campo Zanetti. Se penso che posso raggiungerlo con Obi, metto in campo Obi. Per il resto, discorsi di progetti non potete farli con me, mi auguro di poterli fare in futuro. Chi gioca, non va in campo perchè ha scritto la storia dell'Inter, ma oggi Cambiasso - ad esempio - va in campo perchè per me è il miglior interno sinistro a disposizione. Rispetto la storia di tutti, ma metto in campo coloro che credo possano far meglio. Qualcuno potrà pensare che sono arrivato io e metto in campo gli eroi del triplete, ma ripeto, io metto in campo i migliori non quelli che si chiamano in un modo o in un altro".