APPIANO GENTILE - Parole di Diego Milito a due giorni dalla gara di Uefa Champions League contro l'Olympique Marsiglia, in programma martedì 13 marzo allo Stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano.
Inter.it vi propone la versione integrale di quanto dichiarato dall'attaccante argentino nell'intervista realizzata in esclusiva da Andrea Paventi per Sky Sport.
Milito: la nuova stagione dell'Inter è interamente ripartita da quel secondo tempo contro il Catania o è ancora troppo presto per fare queste valutazioni?
"Speriamo che quel secondo tempo rappresenti un punto di ripartenza, l'ho detto anche a fine gara. In quella partita abbiamo dimostrato coraggio e orgoglio, che ci hanno permesso di sentirci vivi. Perdevamo 2-0 dopo il primo tempo e abbiamo trovato il pareggio, la squadra ha dimostrato, come ho detto, un grande orgoglio. Poi è arrivata questa vittoria con il Chievo che ci dà più tranquillità e più sicurezza".
Effettivamente contro il Chievo si è vista un'Inter diversa: è veramente scattato qualcosa in un momento negativo?
"Sì, è un momento negativo e noi, come ho detto prima, ci teniamo tantissimo a cercare di ribaltare questa situazione. Abbiamo parlato tra di noi, cerchiamo di dare il massimo e, per fortuna, abbiamo fatto un'ottima gara a Verona e abbiamo vinto una partita difficile. Credo che questo sia importante per la sicurezza e la fiducia in futuro".
Si è parlato tanto di quel discorso di Julio Cesar tra il primo e il secondo tempo della gara contro il Catania: è stato qualcosa che vi ha sorpreso?
"No, non ci ha sorpreso. Può parlare Julio, può parlare un altro: siamo una squadra, un gruppo sempre unito. In quel momento è stato sincero, si sentiva di parlare e di dire qualcosa ai compagni. Noi l'abbiamo presa benissimo, in quel momento ci ha dato una grossa mano. Poi, per fortuna, abbiamo pareggiato. Siamo tranquilli e speriamo di ribaltare il risultato in questa gara contro il Marsiglia in modo da poter andare ai quarti di finale di Champions League".
Quel è stata, a suo parere, la cosa più importante che Julio Cesar ha detto in quel frangente?
"Lui è stato chiaro. Ci ha detto che dovevamo rientrare in campo e cercare di girare quel risultato perchè non potevamo permetterci quella sconfitta in casa, ci ha detto che dovevamo dare tutti di più dal primo all'ultimo. Poi siamo scesi in campo, siamo stati uniti sino alla fine, abbiamo avuto anche un po' di fortuna, e tirando fuori un po' di coraggio abbiamo pareggiato".
E' un caso che Militi sia stato un grande protagonista nel filotto di vittorie a cavallo della sosta natalizia e che stia tornando tale in questo momento nel quale l'Inter si sta riprendendo? C'è un po' una Milito-dipendenza?
"No, sinceramente non credo. Siamo un gruppo e quando abbiamo ottenuto le sette vittorie di fila le abbiamo ottenute insieme. Non credo che ci sia una Milito-dipendenza".
Milito è molto vicino a Esteban Cambiasso e Javier Zanetti: ci puoi dire quanto hanno sofferto in questa parte della stagione? Ha detto loro qualcosa di particolare?
"Non c'è bisogno di dirgli nulla, loro sono due giocatori di grande esperienza. Soffrono la situazione come la soffriamo tutti, anzi particolarmente loro. Forse hanno sofferto un po' di più nell'ultimo periodo, però sono giocatori con esperienza e carriera straordinarie che li aiutano a superare certi momenti. Ovviamente dispiace quando si parla di cose non vere, chi li conosce sa che ci mettono sempre la faccia, sono i primi a scendere in campo per l'allenamento e sono giocatori importanti per l'Inter che hanno dato tantissimo a questa società".
Ha notato che a Verona, quando ha segnato, l'assist è stato di Zanetti e il primo compagno arrivato a festeggiare è stato Cambiasso?
"Al di là di tutto, sono due miei amici. Ovviamente sono contenti se segno. Io ho cercato soprattutto Pupi perchè mi aveva servito un cross straordinario".
Che significato hanno avuto per voi le lacrime di Claudio Ranieri?
"Tanto. Sinceramente io ne sono venuto a conoscenza dopo perchè in campo non me ne sono accorto. Fa parte del momento: è uno sfogo di un uomo che cerca di girare la situazione, che tutti soffriamo, e di farlo insieme a noi. Mi sembra che possa essere normale, anche se sinceramente mi ha sorpreso un po'. Ma siamo tutti con lui, siamo tutti sulla stessa barca e cerchiamo di dare il massimo per cercare di uscire da questa situazione".
Anche i calciatori in questo periodo stavate sentendo il peso di questo momento?
"Quando non riesci a vincere è sempre difficile, arrivano la tensione e l'ansia di cercare la vittoria. Per fortuna è arrivata venerdì scorso e ci voleva tantissimo. Ci dà molta serenità e tanta fiducia per la gara contro il Marsiglia".
C'è stato un momento nel quale avete pensato che forse avevate bisogno di una scossa? O in questi momenti la scossa bisogna darsela da soli?
"No. L'unica maniera per dare la scossa è allenarsi bene tutti i giorni, migliorandosi sempre. Ce l'ha detto anche l'allenatore quando ne abbiamo parlato e qualche volta, diciamoci la verità, abbiamo anche avuto un po' di sfortuna. Così è stato, sapevamo che saremmo tornati a vincere: contro il Chievo è stato un'ottima vittoria e abbiamo anche giocato bene. Siamo contenti e speriamo di poter raggiungere ancora vittorie importanti".
Si può ancore parlare di obiettivo terzo posto in campionato?
"Sinceramente, in questo momento, dobbiamo ragionare gara dopo gara. Sappiamo che il terzo posto è lontano, anche se ci terremmo tantissimo e sarebbe importantissimo per noi. E' chiaro che sarebbe un obiettivo da raggiungere perchè è importante per l'Inter, ma come ho detto dobbiamo pensare a una partita dopo l'altra. Abbiamo una gara importantissima in Champions League contro il Marsiglia, speriamo di ribaltare il risultato per passare il turno. Poi cercheremo di vincere ogni domenica la nostra partita, in futuro vedremo dove si potrà arrivare".
C'è una sorta di patto nello spogliatoio per ottenere qualcosa di importante? Una cosa del tipo: tutti uniti per un obiettivo ancora più di prima...
"A dir la verità siamo sempre stati uniti. Non ci siamo mai disuniti, neppure nei momenti di difficoltà. Abbiamo sempre cercato di far gruppo più che mai. Questo è un grande gruppo e lo ha dimostrato tantissime volte, anche in questo momento. Non c'è nessun patto, cerchiamo sempre di dare il massimo: a volte poi si riesce e a volte no. Ma la squadra è sempre unita con l'allenatore e diamo sempre tutto per vincere le partrite".
Milito ha avuto un rapporto molto speciale anche con il presidente Massimo Moratti: come l'hai visto in questo periodo?
"Sicuramente un po' triste, come tutti noi, per questo momento. Lui è un grandissimo tifoso. Abbiamo fatto un discorso in generale e lui ci ha sempre dato la massima fiducia. Cerchiamo sempre di dare il massimo anche per lui, perchè lo merità. E' un grandissimo presidente e ci teniamo tanto a dargli altre soddisfazioni".
Vi rendete ancora conto che, vincendo contro l'Olympique Marsiglia, ci sarebbe ancora la possibilità di disputare una grande Champions League?
"Ne siamo convinti. Sicuramente la Champions League è un campionato diverso, passando questo turno saremmo tra le migliori otto d'Europa. La gara di martedì è importantissima, ci teniamo moltissimo a fare bene. E poi saremmo in gioco: siamo una squadra che ha dimostrato di poter arrivare lontano".
Se potesse dirlo adesso, perchè l'Inter batterà l'Olympique Marsiglia?
"Siamo convinti che possiamo ribaltare questo risultato. All'andata abbiamo disputato un'ottima gara e non meritavamo di perdere, siamo convinti che possiamo vincere con l'appoggio del nostro pubblico".