INTER BELLA E SFORTUNATA, FIRMINO E SALAH REGALANO IL 2-0 AL LIVERPOOL

Nell'andata degli ottavi di Champions la squadra di Inzaghi domina per lunghi tratti, poi cade nell'ultimo quarto d'ora

MILANO - Un film già visto, proprio in Champions. Prima il Real Madrid, ora il Liverpool: l'Inter gioca, non concretizza, poi perde. Fa male, perché per lunghi tratti la squadra di Inzaghi ha esaltato. Un tutt'uno con il pubblico, un'unità di intenti spaventosa. Sono mancate un pizzico di precisione in zona gol e un po' di malizia. Inter davvero da applausi, ma sconfitta 2-0 a San Siro dai Reds, con gli unici due tiri nello specchio. I nerazzurri però non hanno mai impegnato Alisson. L'andata degli ottavi si chiude così con un K.O. che sarà difficile ribaltare ad Anfield, l'8 marzo.

Che rumore fa la Champions League? Di sicuro non solo quello della musichetta tanto famosa. Che torna sì a risuonare a San Siro dopo 10 anni per un ottavo di finale, ma viene presto coperta dalle voci ruggenti degli interisti. Pallone dopo pallone, contrasto dopo contrasto, apertura dopo apertura. Boati. Una carica positiva, un trascinare continuo. San Siro bollente, cancellate umidità e nebbia. 

Inzaghi ritrova Bastoni dopo la distorsione alla caviglia e lancia Vidal a centrocampo al posto dello squalificato Barella. Klopp ha tutti a disposizione ma sceglie il giovanissimo Elliott (19 anni da compiere) a centrocampo, con Mané e Salah a supporto di Jota. I ritmi, manco a dirlo, sono altissimi, ma l'Inter si trova a meraviglia a duellare a questa velocità. Il primo squllo è di Lautaro, con un destro largo, dopo le prime discese sfrenate di Salah, sempre raddoppiato dai difensori nerazzurri.

Mané è il più pericoloso dei Reds: di testa e in acrobazia si smarca con agilità sui calci piazzati. L'Inter però corre: Perisic va più forte di Arnold, lo lascia sul posto in due occasioni e attiva Calhanoglu, uno dei migliori. Il turco colpisce una clamorosa traversa di sinistro al 16', fotografia di una serata davvero sfortunata per l'Inter.

La forza dell'Inter è di resistere agli strappi dei Reds: Skriniar giganteggia, Bastoni e De Vrij spesso si immolano in chiusura. C'è da lavorare a fondo, dal centrocampo in giù, ma il Liverpool non tira mai in porta. Non lo fa nemmeno l'Inter, a onor del vero, nonostante una prova di squadra davvero entusiasmante. 

La pressione nerazzurra è addirittura incontenibile in avvio di ripresa. I primi venti minuti del secondo resteranno negli occhi dei tifosi interisti a lungo: Liverpool quasi alle corde. Solo imprecisioni, precipitosità e un pizzico di sfortuna impediscono all'Inter di trovare conclusioni pulite. Vidal e Lautaro non riescono a indirizzare verso Alisson palloni pericolosi. Il predominio del campo è netto, Dumfries gira di testa sul fondo. Quando il muro Reds sembra vacillare, ecco le zampate mortifere.

Klopp pesca dalla panchina a mani basse: se in Premier può effettuare solo 3 sostituzioni, il tecnico tedesco ne cambia 4 già entro il 60'. Proprio un nuovo entrato, Firmino, trova di testa su corner la deviazione vincente, con il pallone che si infila sul palo lungo senza che Handanovic riesca ad arrivarci. Un colpo così è duro da incassare e ricorda tanto la dinamica della partita con il Real Madrid, con l'Inter padrona e poi punita. Perisic ha la generosità di provare a cercare il pareggio ma all'83' Salah fa 2-0: sponda di testa di Van Dijk e sinistro in area dell'egiziano, deviato da Brozovic.

E' la pietra tombale sulla partita, un risultato che rispecchia pochissimo l'andamento della gara e che punisce in maniera troppo pesante un'Inter bella ma poco concreta. L'8 marzo ad Anfield la squadra di Inzaghi non avrà nulla da perdere nella ricerca dell'impresa per i quarti di finale.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij (13 Ranocchia 87'), 95 Bastoni (32 Dimarco 91'); 2 Dumfries (36 Darmian 87'), 22 Vidal (5 Gagliardini 87'), 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko, 10 Lautaro (7 Sanchez 70').
A  disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 33 D'Ambrosio, 38 Sangalli, 47 Carboni, 88 Caicedo. 
Allenatore: Simone Inzaghi.

LIVERPOOL (4-3-3): 1 Alisson; 66 Alexander-Arnold, 5 Konaté, 4 Van Dijk, 26 Robertson; 67 Elliott (8 Keita 60'), 3 Fabinho (14 Henderson 60'), 6 Thiago (7 Milner 86'); 11 Salah, 20 Jota (9 Firmino 46'), 10 Mané (23 Diaz 60').
A disposizione: 62 Kelleher, 12 Gomez, 15 Oxlade-Chamberlain, 18 Minamino, 21 Tsimikas, 27 Origi, 32 Matip.
Allenatore: Jürgen Klopp.

Marcatori: 75' Firmino (L), 83' Salah (L)
Recupero: 2' - 3'.

Arbitro: Marciniak (POL).
Assistenti: Sokolnicki, Listkiewicz (POL).
Quarto uomo: Raczkowski (POL).
VAR: Kwiatkowski (POL).
Assistente VAR: Frankowski (POL).


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