SUPER CALHANOGLU NON BASTA: È PARI NEL DERBY

Gol del turco dal dischetto, poi autorete di De Vrij e rigore fallito da Lautaro: 1-1 tra Milan e Inter

MILANO - Rammarico o sospiro di sollievo? Rabbia o accettazione? Non possono che essere contrastanti le emozioni alla fine di questo derby, terminato in parità dopo una serie di colpi di scena, di colpi di fortuna e di maledizioni urlate ai quattro venti. Il gol di Calhanoglu, uomo designato ad essere il protagonista più atteso, dal dischetto. Poi l'autogol di De Vrij, sfortunato a rimettere in carreggiata il Milan. E ancora: il rigore fallito da Lautaro, le tante occasioni nerazzurre. E, infine, l'assedio rossonero, con il palo all'89' di Saelemaekers a far tremare i polsi ai nerazzurri dopo un match condotto per 80' quasi esclusivamente dai nerazzurri. Sono mancati il killer instinct e un po' di gambe, oltre ovviamente alla fortuna. Pari, 1-1 nel derby 175 in Serie A. E rossoneri ancora a più 7. Ma la strada è lunga e questa Inter ha dimostrato di saper essere ancora padrona.

Troppo. Troppa attesa, troppa tensione, troppi decibel. Contenere tutto il primo tempo di un derby mai così aspettato dai tifosi, tornati a San Siro dopo i tre confronti a porte chiuse della passata stagione, è impresa difficilissima. Perché più che calcio ci sono folate isteriche, più che tattica ci sono duelli, più che azioni ci sono strappi. Un derby con la tensione al massimo, con l'Inter a testa bassa subito alla caccia del premio grosso e il Milan ben messo, con Krunic in marcatura a uomo su Brozovic e Diaz a sprintare sulla fascia destra. Calhanoglu è l'uomo più atteso, l'ex che scombussola subito la difesa rossonera, conquistandosi un rigore dopo 8 minuti per fallo di Kessie: una pressione alta con riconquista della palla premiata col rigore, confermato dal VAR.

Ecco, il primo strappo sulla tela del derby: Calhanoglu che si presenta sotto alla curva dei suoi ex tifosi e, dal dischetto, glaciale, batte Tatarusanu. Il classico gol dell'ex, che scatena il tifo nerazzurro e trasforma San Siro in un'arena ancora più rovente, tra fischi, esultanze e fiammate. Il Milan si affida a Leao per sfruttare la sua vivacità e proprio dalla sinistra scova il modo per pareggiare: da una punizione dalla trequarti battuta da Tonali e bucata da Tomori, De Vrij colpisce di testa e batte in maniera davvero sfortunata Handanovic.

Un colpo che non piega l'Inter, subito abile a riprendere il pallino del gioco, nonostante la regia di Brozovic sia asfissiata dalla marcatura di Krunic. Al 25' una illuminante apertura di Lautaro spalanca il campo a Darmian, bravissimo a prendere il tempo a Ballo-Touré. Il terzino del Milan è costretto al fallo: rigore e ammonizione. Questa volta però dal dischetto va Lautaro, ipnotizzato da Tatarusanu, bravo a respingere tuffandosi sulla destra. 

Un autogol e un rigore sbagliato: eppure l'Inter è viva. I rossoneri sono sempre frizzanti, aggressivi ma in avanti sono aggrappati alle iniziative individuali di Leao. Nel finale di primo tempo, giusto per aggiungere puntate a un primo tempo thrilling, l'Inter sfiora nel giro di un minuto il raddoppio: Barella si vede murato sulla linea il suo destro da Touré, dopo una gran discesa di Bastoni. Poi Lautaro di destro sfiora il palo da ottima posizione.

Tutta l'adrenalina del primo tempo viene compensata da un intervallo invocato quasi per sfinimento dai tifosi, sulla corda a ogni sussulto. Il Milan della ripresa è se possibile ancora più rinunciatario di quello del primo tempo: la palla è lasciata completamente all'Inter, che imbastisce una mole di lavoro davvero encomiabile. Se Brozovic e Barella incidono meno sul match rispetto alle ultime uscite, l'Inter trova in Calhanoglu, Darmian e Bastoni, assieme a Perisic, le anime più calde. Lautaro e Calhanoglu fanno venire i brividi a Tatarusanu.

Inter generosissima e padrona, con il difetto di non trovare il colpo decisivo. Ci va vicino due volte Vidal, appena entrato: per due volte Kalulu gli dice no, opponendosi nell'area piccola. Il minuto è il 72' e di fatto l'Inter si spegne su questa bella occasione. Le energie vengono a mancare e nonostante il generoso apporto dei nuovi entrati è il Milan a prendere campo, in maniera quasi sorprendente.

Dall'80' in poi i nerazzurri sono quasi sulle gambe e le occasioni sono solo rossonere, con Rebic a sprintare a sinistra e Ibrahimovic che prova a entrare in partita sempre di più. Handanovic respinge in tuffo un bolide dello svedese su punizione. Si gioca nell'area nerazzurra, con Bennacer che spara alto da buona posizione. Non riesce a reagire l'Inter, rintanata a difesa della porta. Al minuto 89' Saelemaekers in campo aperto colpisce un clamoroso palo dalla distanza, Kessie poi sbaglia un comodo tap-in. Un brivido pazzesco, che accompagna i tre minuti finali, fino al pareggio che, nel derby, mancava dal 2018.

IL TABELLINO 

MILAN (4-2-3-1): 1 Tatarusanu; 2 Calabria, 24 Kjaer, 23 Tomori, 5 Ballo-Touré (20 Kalulu 46'); 8 Tonali (4 Bennacer 72'), 79 Kessie; 10 Diaz (56 Saelemaekers 59'), 33 Krunic (41 Bakayoko 84'), 17 Leao (12 Rebic 59'); 11 Ibrahimovic.
A disposizione: 83 Mirante, 9 Giroud, 14 Conti, 25 Florenzi, 27 Maldini, 46 Gabbia, 64 Pellegri.
Allenatore: Stefano Pioli.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni (32 Dimarco 84'); 36 Darmian (2 Dumfries 76'), 23 Barella (22 Vidal 68'), 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko (19 Correa 76'), 10 Lautaro (7 Sanchez 84').
A disposizione: 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 33 D'Ambrosio.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 11' Calhanoglu su rig. (I), 17' autogol De Vrij (I)
Ammoniti: Ballo-Touré (M)
Note: al 27' Tatarusano (M) para il rigore a Lautaro (I)
Recupero: 1' - 3'.

Arbitro: Doveri.
Assistenti: Passeri, Costanzo.
Quarto Uomo: Pezzuto.
VAR: Irrati.
Assistente VAR: Vivenzi.


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