UN RIGORE NEL FINALE NEGA LA VITTORIA ALL'INTER: 1-1 CON LA JUVENTUS

Nel primo tempo la rete di Dzeko, di Dybala al minuto 89 il pareggio bianconero dal dischetto

MILANO - L'amaro è nella coda. Un fischio a scoppio ritardato, dopo il check del VAR ed ecco che si materializza un pareggio che sembrava naturale fosse una vittoria. 1-1 a San Siro tra Inter e Juve. Al minuto 89', con l'Inter a protezione del vantaggio maturato nel primo tempo con il gol di Dzeko, ecco il rigore con cui i bianconeri acciuffano il pareggio. Un contatto Dumfries-Alex Sandro è l'episodio che consente alla squadra di Allegri di trovare il pari in un match che l'Inter ha controllato nel primo tempo. Nella ripresa non c'è stato un vero e proprio assalto ospite, solo sporadiche iniziative che non hanno impegnato più di tanto Handanovic. L'1-1 è risultato che lascia l'amaro in bocca per diversi motivi: la conduzione del match, i due punti che svaniscono, la grande voglia di regalare ai tifosi - meravigliosi - una grande gioia.

Un ruggito potentissimo. Vibrante, continuo. Quello che San Siro attendeva da tempo. Perché il ricordo della vittoria della passata stagione era vivido: la vittoria senza tifosi, il tocco che mancava a quel trionfo. La spinta giusta, la concentrazione altissima, i brividi immancabili per "C'è solo l'Inter". Che bella, la nostra casa, in partite così. Inter-Juve non da ultima chiamata ma da treno da prendere in corsa, per diversi motivi. 3-5-2 a confronto, con il ritorno di Calhanoglu per l'Inter. Allegri si mette a specchio: Kulusevski in appoggio a morata, ma in realtà lo svedese ha il compito tattico di marcare Brozovic. Il gioco delle coppie: Cuadrado-Perisic la sfida più rovente, con il croato reattivissimo e ispirato.

Il primo squillo è bianconero: girata di Morata al volo, respinta di Handanovic, poi lotta in area a difesa della porta. Non è una partita da occasioni a ripetizione, c'è tanta aggressività da entrambe le parti che a volte sporca le giocate. La Juve lascia all'Inter la costruzione del gioco e va poi a pressare con continuità nella trequarti. Al 17' l'esplosione di gioia di San Siro. Juve momentaneamente in 10 per l'infortunio a Bernardeschi: il cambio non arriva, i bianconeri giocano in inferiorità l'azione difensiva. Skriniar, in proiezione offensiva, propizia la conclusione da fuori di Calhanoglu. Un destro violentissimo che scuote il palo: sulla respinta Dzeko di destro deposita in rete

1-0, un delirio nerazzurro. L'attaccante bosniaco ritocca ancora una volta le statistiche di questo inizio di stagione: prima di Edin Dzeko, l'ultimo giocatore dell'Inter che aveva segnato almeno sette gol nelle prime nove gare del club in Serie A nella stagione d'esordio con l'Inter era stato Ronaldo nel 1997/98. La reazione della Juve, con Bentancur per Bernardeschi, non si fa attendere, anche se in tutto il primo tempo Handanovic non dovrà compiere altri interventi. Il destro di Cuadrado dalla distanza e una mischia nell'area nerazzurra sono le chance più importanti per i bianconeri. Dall'altro lato l'Inter non accelera ma in un paio di occasioni costruisce con pazienza e bravura chance importanti. La più limpida è un'imbucata di Calhanoglu che Dzeko non controlla.

La ripresa sembra scorrere lenta, a dispetto della tensione che cresce, minuto dopo minuto. La Juve deve stringere i tempi ma non va all'assalto, l'Inter lavora il pallone ma non trova geometrie utili a mettere in difficoltà i bianconeri. Il lavoro, a partire da quello delle punte, è più che altro quello di sporcare le partenze della Juve. Il lampo che vivacizza la ripresa è quello di Ivan Perisic, assolutamente tra i migliori in campo: la sua corsa sulla sinistra fende in due la difesa, rientra e calcia di destro, alto.

Allegri pesca dalla panchina, giocandosi le carte pesanti: entrano Chiesa e Dybala, anche se il modulo resta il 3-5-2. Inzaghi cerca energie fresche in Gagliardini, Sanchez e Dumfries. Dybala su punizione impegna Handanovic, poi è un lungo trascinarsi a ridosso del novantesimo, perché nemmeno i nuovi entrati bianconeri sembrano in grado di spaccare la difesa nerazzurra. L'episodio che consegna il pareggio al match arriva attorno al minuto 87, con un contatto al limite dell'area tra Dumfries e Alex Sandro. Lo stadio non si accorge di nulla, Mariani richiamato dal VAR assegna il rigore dopo il check video. Dybala spiazza Handanovic per l'1-1 finale.

Moneta amara che porta l'Inter a quota 18, a meno 7 da Napoli e Milan. Ora i nerazzurri torneranno in campo mercoledì in casa dell'Empoli.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella (8 Vecino 90'), 77 Brozovic, 20 Cahlanoglu (5 Gagliardini 61'), 14 Perisic (2 Dumfries 72'); 9 Dzeko, 10 Lautaro (7 Sanchez 72').

A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 32 Dimarco, 33 D'Ambrosio, 48 Satriano.
Allenatore: Simone Inzaghi

JUVENTUS (3-5-2):  1 Szczesny; 6 Danilo, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 11 Cuadrado (10 Dybala 65'), 20 Bernardeschi (30 Bentancur 18'), 27 Locatelli ( 21 Kaio Jorge 83'), 14 McKennie ( 5 Arthur 83'), 12 Alex Sandro; 44 Kulusevski (22 Chiesa 65'), 9 Morata.
A disposizione: 23 Pinsoglio, 36 Perin, 2 De Sciglio, 4 De Ligt, 8 Ramsey, 17 Pellegrini, 24 Rugani.
Allenatore: Massimiliano Allegri.

Marcatori: 17' Dzeko (I), 89' Dybala (J) su rig.
Ammoniti: Barella (I), Alex Sandro (J), Perisic (I), Chiellini (J)
Note: espulso Simone Inzaghi (I) per proteste
Recupero: 3' - 5'.

Arbitro: Mariani.
Assistenti: Meli, Peretti.
Quarto Uomo: Ayroldi.
VAR: Guida.
Assistente VAR: Passeri.


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