DZEKO, VIDAL E DE VRIJ: L'INTER BATTE LO SHERIFF 3-1

Prima vittoria stagionale in Champions League, i nerazzurri dominano e salgono a quattro punti in classifica

MILANO - Le notti europee nascondono sempre insidie. Spesso le gerarchie si ribaltano, a volte nascono sorprese davvero inaspettate. Chiedere al Real Madrid, che aveva ospitato lo Sheriff al Bernabeu, perdendo. L'Inter aveva bisogno di punti, di vincere, di tornare a viaggiare a tutta velocità. Per il morale, per la classifica, per tutto. Anche per i tifosi, caldissimi a scaldare il primo freddo a San Siro. Sono tre i boati, le scosse che fanno ballare San Siro. Sono il gol meraviglioso di Dzeko, l'incursione di Vidal, la girata di de Vrij. 3-1 allo Sheriff, capace di sorprendere anche a Milano, trovando per qualche minuto il pareggio con una grande punizione di Thill. La bravura dell'Inter è stata quella di resettare subito la doccia fredda e di ributtarsi a testa bassa a caccia del nuovo vantaggio. La classifica del Gruppo D ora recita: Sheriff e Real 6, Inter 4.

Vincere, a ogni costo. Un'urgenza figlia della classifica e anche di una voglia, matta, di ritornare a marciare dopo lo stop di Roma contro la Lazio. Lo Sheriff, Cenerentola europea, non arriva a Milano in gita. Come, di fatto, aveva fatto vedere anche a Madrid. La squadra di Vernydub gioca un calcio tutto leggerezza, non avendo la pressione di dover raggiungere il risultato ad ogni costo. L'Inter di Inzaghi lo sa. Il 3-5-2 nerazzurro presenta Dimarco in difesa, Dumfries sulla fascia destra e Vidal mezzala sinistra. Una squadra compatta e, soprattutto, consapevole: non è una passeggiata e non c'è nemmeno da farsi prendere dall'ansia nella ricerca del gol.

Anche perché lo Sheriff sa il fatto suo. Il 4-2-3-1 si fortifica in fase difensiva ma sa anche distendersi in quello che è il pezzo forte di questa formazione: la ripartenza, che coinvolge sempre i quattro giocatori d'attacco più la freccia Cristiano, terzino sinistro dalla falcata impressionante e dal mancino caldo. Le prime folate sono dei moldavi, poi l'Inter cresce e si stabilisce nella metà campo ospite. Dumfries prova a galoppare più volte verso la porta, senza fortuna. Dzeko aumenta la sua presenza offensiva con buoni movimenti che confondono Arboleda e Dulanto.

Al 34' Celeadnic, già decisivo in uscita su Dumfries e Dzeko, devia in corner una grande punizione di Dimarco. Dal calcio d'angolo nasce il gol di Dzeko: spizzata di Vidal e magistrale girata al volo di sinistro del numero 9. Un gol atteso, agognato e bellissimo, che scatena l'entusiasmo di San Siro. Quasi una liberazione, perché fino a quel momento la grande mole di gioco nerazzurra aveva prodotto sì tanto (a fine primo tempo 14 tiri, come contro il Real) ma il tasso di pericolosità non era stato elevatissimo.

Non c'è da fidarsi dello Sheriff. Perché, come detto, le maglie gialle vanno a ondate. E c'è anche qualità nelle scorribande di Bruno e compagni. Al 52' è Thill ad aggiungere un'altro cimelio alla sua carriera. Il giocatore del Lussemburgo aveva firmato la vittoria al Bernabeu con un gol straordinario all'incrocio. Ora ai nipoti potrà raccontare anche di aver segnato su punizione a giro da trenta metri a San Siro. 1-1, il premio per una squadra che non conosce timori reverenziali.

L'Inter no ci può stare. Con il Real avanti a Kiev, i nerazzurri abbassano la testa e spingono a tutta alla ricerca del vantaggio. In un amen fioccano le occasioni: sinistro alto di Dumfries, palo di Perisic, gol di Vidal. Sia sul palo del croato che sul gol del cileno è sempre Dzeko a ispirare, con palloni di rara bellezza e intelligenza. Vidal al 58' fa esplodere San Siro segnando sull'uscita del portiere e rimette la partita in mano ai nerazzurri.

Non c'è da accontentarsi, l'Inter lo sa. E continua a essere tambureggiante, per mettere al sicuro il risultato. Il 3-1, la rete che spegne ogni velleità dello Sheriff, arriva al minuto 67'. Dal corner di Brozovic è bravissimo Dumfries a svettare per la sponda: è una rete tutta olandese, costruita da due compagni di squadra. è infatti de Vrij a girare in rete al volo, di destro, con un gesto da grande centravanti. 

La notte di San Siro diventa in discesa per i nerazzurri, una sorta di esercizio di concentrazione per arrivare al 90' senza correre rischi. Missione compiuta, con tre perle a scaldare ulteriormente i tifosi del Meazza: il sinistro fulminante di Lautaro sulla traversa, la staffilata di Sensi (tornato in campo dopo l'infortunio con la Samp) a sfiorare l'incrocio e la girata sempre del Toro deviata in corner. Applausi, per tutti. Ora testa alla Juve.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 32 Dimarco (95 Bastoni 54'); 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic (12 Sensi 85'), 22 Vidal (5 Gagliardini 75'), 14 Perisic (11 Kolarov 85'); 9 Dzeko (7 Sanchez 75'), 10 Lautaro.
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 19 Correa, 33 D'Ambrosio, 36 Darmian, 95 Bastoni.
Allenatore: Simone Inzaghi.

SHERIFF (4-2-3-1): 1 Celeadnic; 13 Costanza, 2 Arboleda, 55 Dulanto, 15 Cristiano; 21 Addo (20 Nikolov 75'), 31 Thill; 77 Bruno Souza, 22 Kolovos (98 Cojocaru 84'), 10 Castañeda (6 Radeljic 46'); 9 Traoré (19 Cojocari 90').
A disposizione: 33 Pascenco, 16 Julien, 18 Kyabou, 99 Yansane
Allenatore: Jurij Vernydub.

Marcatori: 34' Dzeko (I), 52' Thill (S), 58' Vidal (I), 67' de Vrij (I)
Ammoniti: Dimarco (I), Cojocaru (S)
Recupero: -, 3'.

Arbitro: Makkelie (NED).
Assistenti: Steegstra, de Vries (NED).
Quarto Uomo: Kooij (NED).
VAR: Kamphuis (NED)
Assistente VAR: van Boekel (NED).


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