INTER, PROVA DI FORZA: VITTORIA PER 3-1 A FIRENZE

I nerazzurri vanno in svantaggio, nella ripresa i tre gol di Darmian, Dzeko e Perisic

FIRENZE - Guarda che luna piena, sopra a Firenze. Splende nel cielo nero, sullo sfondo di uno stadio toccato da un vento costante, che segna la fine dell'estate. E poi c'è il calcio, strano, difficile da interpretare. C'è soprattutto una squadra che va in difficoltà per la prima volta in stagione, va sotto, rischia di affondare. E invece raccoglie tutte le energie possibile, le moltiplica. Le parate di Handanovic, le corse di Brozovic, le volate di Perisic, le invenzioni di Barella. L'Inter è sotto e torna su, alza la testa, fa la voce grossa. Darmian e Dzeko, poi Perisic nel finale. 3-1 a Firenze, vittoria numero 1.500 nella storia nerazzurra in Serie A. Una prova di forza.

Che Firenze, da sempre, fosse campo difficile, non era mistero. Che la squadra di Italiano, al 
di là della sconfitta alla prima giornata, avesse cambiato marcia, anche. Nessuno si aspettava una partita facile, ma l'atteggiamento arrembante della Fiorentina forse sorprende l'Inter. Pronti, via e subito apena, con Handanovic a iniziare la sua straordinaria partita con un salvataggio clamoroso su Gonzalez nell'area piccola.

L'Inter vacilla, e si affida al proprio portiere, strepitoso al 10' a volare sul sinistro in area di Vlahovic. Momenti di difficoltà che non si attenuano: Biraghi impegna ancora Samir, Duncan ci prova dalla distanza. La squadra di Italiano è feroce nel pressing, resta altissima con tanti uomini e soffoca il palleggio basso dell'Inter, che fatica nella costruzione. Il gol dei padroni di casa è nell'aria e si materializza puntuale al 23': fuga di Gonzalez sulla sinistra, palla al centro e gol di Sottil, castigatore dell'Inter anche nella passata stagione con la maglia del Cagliari.

Sotto di una rete l'Inter prova ad alzarsi, soprattutto sfruttando la fascia sinistra dove Perisic prova a spingere. Al 30' il primo squillo nerazzurro, con una punizione di Calhanoglu parata da Dragowski. Un piccolo segnale, reso più significativo dalla combinazione bellissima che costringe Nastasic all'autorete: Perisic, però, parte in fuorigioco e il primo tempo si chiude con il vantaggio dei padroni di casa.

La ripresa ha bisogno, per forza, di una inversione di tendenza per l'Inter. Eppure la Fiorentina inizia con lo stesso atteggiamento: aggressivo e propositivo. Inzaghi pensa ai cambi ma, come spesso succede, il calcio regala sorprese. Sanchez e Dumfries pronti per la sostituzione, con Darmian in predicato di uscire. E invece... Invece Darmian si trasforma nel classico uomo del destino, lì sulla destra: combinazione tutta di tocco dell'Inter, con Barella che libera l'esterno nerazzurro. Il diagonale rasoterra è imparabile, i nerazzurri trovano l'1-1 (con la conferma del VAR) e la partita cambia. 

Tempo 3 minuti e il risultato è ribaltato: corner di Calhanoglu e volo verticale di Dzeko, in mezzo a tante maglie. Colpo di testa perfetto del numero 9, Inter in vantaggio. La forza della squadra di Inzaghi di riprendere in mano la partita e di metterla sui binari nerazzurri stordisce la formazione di Italiano, più timida nella costruzione, di fatto più bassa e meno grintosa.

L'Inter invece acquisisce sicurezza, gioca anche sulla freschezza dei cambi e gestisce il match, e accelera nei momenti giusti. Barella sale di ritmo col passare del tempo: già esaltato dall'assist a Darmian serve a Lauataro un altro pallone d'oro, mancato dall'argentino. Ma è un'Inter che ha certezze, date per la maggior parte da un monumentale Brozovic. La Fiorentina poi si fa male da sola: al 78' Nico Gonzalez si prende due gialli consecutivi per proteste, lasciando in 10 i compagni.

I nerazzurri sentono l'odore del sangue e vanno a chiudere il match con Perisic: l'azione è da manuale, con Vecino che imbecca Gagliardini, palla nello spazio e poi servita al centro per il croato che deposita in rete, bissando il gol al Franchi della passata stagione. 3-1, che poteva essere anche più ampio a causa di un finale a senso unico.

L'Inter sale a quota 13 dopo 5 partite, centra la vittoria numero 1500 della propria storia in Serie A. Ma soprattutto dà un'ennesima prova di forza, un messaggio chiaro al campionato.

IL TABELLINO

FIORENTINA (4-3-3): 69 Dragowski; 24 Benassi (29 Odriozola 66'), 4 Milenkovic, 55 Nastasic, 3 Biraghi; 5 Bonaventura (91 Kokorin 84'), 32 Duncan (7 Callejon 84'),18 Torreira (34 Amrabat 66'); 33 Sottil (8 Saponara 74'), 9 Vlahovic, 22 Gonzaléz.
A disposizione: 1 Terracciano, 25 Rosati, 2 Martinez Quarta, 14 Maleh, 17 Terzic, 42 Bianco, 98 Igor. 
Allenatore: Vincenzo Italiano.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian (2 Dumfries 66'), 23 Barella (8 Vecino 70'), 77 Brozovic, 20 Calhanoglu (5 Gagliardini 84'), 14 Perisic; 9 Dzeko (7 Sanchez 70'), 10 Lautaro (32 Dimarco 84').
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 11 Kolarov, 13 Ranocchia, 33 D'Ambrosio, 38 Sangalli, 48 Satriano.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 23' Sottil (F), 52' Darmian (I), 55' Dzeko (I), 87' Perisic (I)
Ammoniti: Skriniar (I), Darmian (I), Calhanoglu (I)
Espulso: Nico Gonzalez (F) al 79' per doppia ammonizione 
Recupero: 1' - 

Arbitro: Fabbri.
Assistenti: Costanzo, Passeri.
Quarto Uomo: Zufferli.
VAR: Maresca.
Assistente VAR: Carbone.


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