INTER 6 BELLISSIMA: BOLOGNA STRAPAZZATO A SAN SIRO

Segnano Lautaro, Skriniar, Barella, Vecino e due volte Dzeko: grande prova dei nerazzurri

MILANO - Che bella, questa Inter. Dinamica, vivace come i colori che animano la nuova terza maglia, spigliata, fresca. Feroce nella volontà di cancellare la sconfitta di mercoledì, brillante nel dominare un match senza storia e ricco di tante cose: gol bellissimi, assist, giocate. Abbracci, anche, sulle onde di un entusiasmo dilagante sugli spalti. 6-1 a un Bologna senza armi per impensierire i nerazzurri, tre gol nel primo tempo e tre nella ripresa. Lautaro, Skriniar, Barella, Vecino, due volte Dzeko. Non ci sono i nomi degli altri, sul tabellino, ma c'è  una menzione per tutti: Dumfries e Dimarco, arrembanti in fascia; Brozovic, dominatore; Bastoni, sempre propositivo anche in avanti. Bella Inter: quota 10 in campionato, con il miglior attacco, manco a dirlo.

La pioggia che lascia spazio al cielo azzurro e a un sole ancora caldo, i 35mila cuori nerazzurri che riempiono San Siro, una delusione - quella di Champions - già metabolizzata, digerita, trasformata in energia positiva. Che si irradia da subito, sul prato del Meazza, elettrica come i colori della nuova terza maglia, smagliante come la voglia di correre dei ragazzi di Inzaghi. Ci sono Dumfries, Vecino, Dimarco e Correa dal primo minuto e l'inizio dell'Inter tramortisce il Bologna di Mihajlovic, salutato come sempre con affetto dai tifosi nerazzurri. Il 4-2-3-1 dei rossoblù viene preso di mira dalle accelerazioni dell'Inter che trova in Dumfries la spina nel fianco della difesa ospite. Quando viene innescato l'olandese, alla sua prima da titolare, nascono parecchi problemi. E al 6' una sua discesa, propiziata da una bella palla di Vecino, propizia il gol del vantaggio: assist al bacio per Lautaro che irrompe scatenato in area e di sinistro manda in visibilio tutto lo stadio.

Brozovic onnipresente, tanta attenzione in tutti i fondamentali, una presenza sicura in campo. Eppure al 19' il Bologna va vicinissimo al pareggio. Lo fa in maniera estemporanea, con un'azione verticale tutta in ripartenza: Handanovic dice no a Soriano, poi Sansone spara alto. è un campanello d'allarme senza seguito. Correa si fa male, Dzeko prende il suo posto. Quando sembra complicarsi il primo tempo, l'Inter azzanna la preda. Nel giro di 4 minuti colpisce per due volte e va sul 3-0.

Prima è Skriniar, di testa, a depositare in rete un perfetto corner di Dimarco. Poi è Barella, ancora su iniziativa di Dumfries, a correggere in rete di destro da pochi passi dopo la respinta della difesa del Bologna. Annichilita, la squadra di Mihajlovic. I nerazzurri vanno a memoria, vanno in avanti, vanno sulle note dei cori di San Siro. Al 44' un fremito scuote lo stadio quando Dimarco prova la conclusione volante dal limite, con Skorupski a negare l'eurogol.

Una ripresa al risparmio o di gestione? Manco per sogno. In una sera di fine estate l'Inter decide di mettere insieme una serie di delizie per gli oltre 35mila tifosi sugli spalti del Meazza. Giocate di classe, strappi in velocità, applausi per le prime apparizioni stagionali di Ranocchia, Sanchez, Kolarov e Gagliardini. E altri tre, meravigliosi, gol. Non ha difese, il Bologna, che nei primi dieci minuti della ripresa si affaccia per un paio di volte dalle parti di Handanovic, prima con un tiro di Hickey e poi con un bel colpo di testa di Skov Olsen.

Lautaro, ispiratissimo, spacca letteralmente la traversa al 50' dopo l'ennesima scorribanda di Dumfries. Il segnale è chiaro: l'Inter non arretra di un centimetro, non gestisce, apre il gas e va, imprendibile in ogni proposta offensiva. Gli esterni di centrocampo forniscono palloni a ripetizione ed è Dimarco a propiziare il gol di Vecino, che deposita in rete su un pallone rasoterra arrivato dalla sinistra. Non c'è partita, e i nerazzurri battono sul ferro, si divertono, creano tanto gioco. Al 63' è geniale l'invenzione di Lautaro che con un velo magico spalanca la porta a Dzeko, bravissimo a battere di punta Skorupski. Il 5-0 non è definitivo perché 5 minuti più tardi è ancora il bosniaco a segnare di destro in area, su suggerimento di Sanchez.

Gli applausi e i cori accompagnano gli ultimi minuti del match nei quali il Bologna trova il gol della bandiera nel finale, con una bella incornata di Thaete sul secondo palo. Una rete che non sporca una partita praticamente perfetta da parte dei nerazzurri, bravi a dominare e divertire. E a ripartire con il piede giusto in questo periodo di partite ravvicinate.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij (13 Ranocchia 67'), 95 Bastoni (11 Kolarov 74'); 2 Dumfries,  8 Vecino, 77 Brozovic (5 Gagliardini 74'), 23 Barella, 32 Dimarco; 10 Lautaro (7 Sanchez 67'), 19 Correa (9 Dzeko 29').
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 14 Perisic, 20 Calhanoglu, 33 D'Ambrosio, 36 Darmian, 48 Satriano.
Allenatore: Simone Inzaghi. 

BOLOGNA (4-2-3-1): 28 Skorupski; 29 De Silvestri (6 Theate 74'), 17 Medel, 4 Bonifazi, 3 Hickey (35 Dijks 56'); 8 Dominguez (20 Van Hooijdonk 69'), 32 Svanberg (55 Vignato 56'); 11 Skov Olsen, 21 Soriano, 10 Sansone (99 Barrow 56'); 9 Arnautovic.
A disposizione: 22 Bardi, 2 Binks, 5 Soumaro, 7 Orsolini, 15 Mbaye, 19 Santander, 66 Amey.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.

Marcatori: 6' Lautaro (I), 30' Skriniar (I), 34' Barella (I), 54' Vecino (I), 63' Dzeko (I), 68' Dzeko (I), 86' Theate (B)
Ammoniti: De Silvestri (B), Hickey (B), Dijks (B)
Recupero: 1' - 1'.

Arbitro: Ayroldi.
Assistenti: Di Vuolo, Imperiale.
Quarto Uomo: Gariglio.
VAR: Guida.
Assistente VAR: Paterna.


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