INTER-LAZIO 3-1, GOL DI LUKAKU E LAUTARO

Nerazzurri in vetta grazie alla doppietta del belga e alla rete dell'argentino

MILANO - Ci sono abbracci che ti danno energia, forza, che sono belli in maniera naturale perché ti permettono di dire all'altro: insieme. Guardatela bene, la foto qui sotto. è quella scattata dopo il gol di Lautaro, quello del 3-1, il gol che ha chiuso Inter-Lazio nel momento più delicato della partita. Ci sono tutti, perché in quell'abbraccio c'è tutta l'unità di intenti di questa squadra. Determinata, attenta, feroce, scientifica e geometrica, attenta a non caricarsi di ammonizioni nemmeno nei diffidati. Che Inter! Il 3-1 rifilato a San Siro alla Lazio ci porta in vetta alla classifica, a quota 50: sorpasso sul Milan alla vigilia del derby.

 

Lukaku ha dominato, trascinatore: doppietta e assist dopo una meravigliosa cavalcata. Lautaro ha messo la firma, Skriniar ha alzato il muro, Eriksen e Brozovic hanno dominato a centrocampo. E poi abbiamo saputo chiudere e soffrire il giusto: difensori attenti, Perisic in grado di spegnere Lazzari. E via, così: una grandissima prova di squadra, un 3-1 che come al solito non racconta fino in fondo la potenzialità delle azioni offensive nerazzurre. 

Non poteva essere altrimenti: una partita a tutta velocità. Aperta, bella, intensa, ricchissima. Due 3-5-2 a confronto, ricchezza sulle fasce, talento a centrocampo, potenza e fantasia in avanti. Partita da punti pesanti, confronto da non sbagliare. E allora, via, in picchiata, dal minuto uno. Un ritmo che a tratti pensi sia insostenibile e che in realtà regalerà un match godibilissimo, divertente, palpitante. Tutti focalizzati, tutti con la consapevolezza di dover dare tutto: nemmeno un centimetro di questa partita sarebbe stato, e infatti così è stato, regalato. Le accelerazioni spaccano la partita, le mezzali sia da una parte che dall'altra, si inseriscono nel gioco mettendo qualità e pericolosità. Eriksen è vivo e disegna traiettorie illuminanti e pericolose, Lukaku viene innescato con continuità, Lautaro è elettrico. 

La prima svolta del match arriva dopo il ventesimo: la combinazione Eriksen-Lukaku-Lautaro è geometrica e geniale, Hoedt stende il "Toro" lanciato a rete. Rigore, giallo e... la sentenza, quella di Lukaku. Penalty perfetto, come sempre: 10 su 10 in Serie A, tutti spiazzando il portiere. Un vantaggio che dà consistenza ancora maggiore al gioco dell'Inter, precisa nelle chiusure e con uno Skriniar sugli scudi, ultimo baluardo di una difesa attentissima. Handanovic (500 presenze in Serie A) spegne le velleità di un Immobile imbrigliato, Lautaro non trova il raddoppio ma mette in guardia la retroguardia biancoceleste: attenti, vietato abbassare la guardia. Il raddoppio arriva sul finale del primo tempo: è la voglia di Brozovic a farlo maturare, con una scivolata dal quale viene sputato un pallone per Lukaku, un rimpallo che si trasforma in un assist perfetto. Il belga non si fa pregare: destro fulminante, 2-0, 300esimo gol da professionista in carriera

 

Al riposo sul 2-0, l'Inter non cambia piano: palleggia il giusto, evita anche le ammonizioni dei diffidati Brozovic, Barella e Bastoni, tiene a distanza la Lazio. Le occasioni per chiudere il match iniziano a delinearsi: la Lazio si alza, tiene palla, ma concede il fianco. Campo aperto significa terreno fertile per Hakimi, murato da Parolo, e per Lukaku. Che inizia a la trasformazione in Hulk proprio quando la Lazio trova fortunosamente il 2-1: punizione di Milinkovic che batte su Escalante, Handanovic spiazzato

Ma non c'è il tempo per dire: match riaperto. Perché al 64' l'Inter mette in mostra tutta la sua fame, e Romelu Lukaku la incarna alla perfezione. Brozovic lo aziona, Romelu sembra Hulk ma anche Flash. Vola palla al piede partendo da prima di metà campo, supera in velocità Parolo, lo semina e poi, una volta entrato in area serve di destro Lautaro con un tocco da numero 10. E così, il nostro di 10, il Toro (nel giorno delle celebrazioni per il capodanno cinese, con l'inizio dell'anno del... toro), appoggia in porta: 3-1. Magnifico, come elettrizzante è l'abbraccio di squadra, la gioia del gruppo. Un gol bellissimo, di squadra, di forza, meritato.

 

Un gol che ammazza il morale biancoceleste, seppur non frustrando del tutto la voglia della squadra di Inzaghi di provarci, in ogni caso. Dall'altra parte, però, ci sono altre occasioni. Lukaku vicino alla tripletta, con Reina che si frappone. E poi tanto calcio, ancora, fino al 94'. Handanovic non deve intervenire con miracoli, i cambi di Inzaghi provano ad alzare la fisicità dell'attacco biancoceleste ma la retroguardia nerazzurra spegne qualsiasi fuoco. 

L'Inter vince, legittima il 3-1, esce dal campo con tre punti, il primo posto, la consapevolezza che il campionato è lungo, lunghissimo. Ma anche che questa squadra è capace di rialzarsi dalle delusioni, di imporre la sconfitta a chi arrivava da sei vittorie consecutive. Di dire che il gruppo è unito, forte. Forza Inter!

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi (33 D'Ambrosio 91'), 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (5 Gagliardini 72'), 14 Perisic (36 Darmian 91'); 9 Lukaku (99 Pinamonti 91'), 10 Lautaro (7 Sanchez 78').
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young.
Allenatore: Antonio Conte.

LAZIO (3-5-2): 25 Reina; 4 Patric, 33 Acerbi, 14 Hoedt (16 Parolo 46'); 29 Lazzari, 21 Milinkovic-Savic, 6 Leiva (18 Escalante 46'), 10 Luis Alberto (7 Pereira 78'), 77 Marusic; 11 Correa (20 Caicedo 70'), 17 Immobile (94 Muriqi 70'). 
A disposizione: 71 Alia, 19 Lulic, 26 Radu, 32 Cataldi, 37 Musacchio, 92 Akpa Akpro, 96 Fares.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 22' Lukaku (I) su rig., 45' Lukaku (I), 61' Escalante (L), 64' Lautaro (I)
Ammoniti: Hoedt (L), Lukaku (I), Hakimi (I)
Recupero: 3' - 3'.

Arbitro: Fabbri.
Assistenti: Alassio e Valeriani.
Quarto Uomo: Aureliano.
VAR: Irrati.
Assistente VAR: Ranghetti.


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