SAMPDORIA-INTER 2-1

Dopo 8 vittorie consecutive si ferma al Ferraris la marcia dell'Inter

GENOVA - Mani furtive, mani galeotte, mani sfortunate. Strano, per il calcio, che siano proprio le mani a indirizzare una partita. Mani guantate, quelle di Audero, nello specifico. Ci sono proprio le impronte, infangate, su questi tre punti che l'Inter lascia sul terreno martoriato del Ferraris:  il portiere della Samp è il grande protagonista della vittoria blucerchiata per 2-1, un successo che interrompe la striscia di vittorie consecutive dell'Inter, che si ferma a 8. Una sconfitta che fa male nel risultato e per come è maturata, in un mix di episodi sfortunati: il rigore di Sanchez parato da Audero, il tocco di mano di Barella che ha consegnato il penalty del vantaggio, il raddoppio di Keita, sfiorato da Handanovic, la reazione nella ripresa frustrata dalle parate dell'estremo difensore di casa. Andiamo K.O. ma dobbiamo rialzarci subito, con la sfida con la Roma di domenica che bussa già alla porta.

Sono proprio i tocchi di mano a caratterizzare un primo tempo schizofrenico, illeggibile e pesantissimo per l'Inter. La squadra di Conte al Ferraris inizia col piglio giusto, aggressiva, quadrata, pericolosa. Le traiettorie di gioco si sviluppano lineari, nonostante un campo in non perfette condizioni. Al nono minuto la partita esplode: inizia a rimbalzare come una pallina in un flipper e regala una dopo l'altra occasioni, situazioni, colpi di scena. Sugli sviluppi di un corner Skriniar sfiora il gol in girata, ma Valeri, richiamato dal VAR, concede un rigore per un fallo di mano di Thorsby. Dal dischetto va Sanchez, Audero para, Young va sulla respinta e calcia di prima colpendo il palo

Sfuma così il possibile vantaggio e la pallina impazzita si sposta nella metà campo nerazzurra: traversa di Tonelli di testa, poi mano di Lautaro sanzionata con il rigore da Valeri, poi cancellato dal VAR e trasformato in punizione dal limite. Ma è ancora un tocco di mano, questa volta di Barella, a permettere alla Sampdoria di andare in vantaggio: il rigore, concesso dopo il check video, è netto e Candreva spiazza Handanovic per il classico gol dell'ex.

L'Inter lavora con costanza, trova meno spazi e, quasi all'improvviso, subisce il secondo gol: fuga di Damsgaard, palla al centro e anticipo secco di Keita, per il 2-0 e il secondo gol dell'ex nel match. Un doppio svantaggio pesante per la squadra di Conte, che chiude il primo tempo con 11 conclusioni e in generale con un tasso di pericolosità altissimo, innalzato dalla buona lena di Sanchez e dalla iperattività di Lautaro, difficilmente contenuto.

La ripresa è un conto alla rovescia verso l'inizio della attesa rimonta nerazzurra. Questa è l'attitudine con cui comincia l'Inter, questa è la prospettiva che accetta la Samp di Ranieri, rintanata e attenta, pronta a ferire solo in ripartenza. Ferocia bagnata da una pioggia pesante che rende sempre più al limite il terreno di gioco del Ferraris. Lautaro indiavolato non trova il bersaglio, come la Samp non trova il colpo del K.O. in contropiede con Thorsby.

Lo squillo di tromba arriva al 65': corner di Brozovic e stacco di testa di de Vrij, per il 2-1 che, di fatto, illude i nerazzurri. L'ennesimo capovolgimento di risultato, infatti, non si concretizza. I cambi di Conte iniettano nuove energie nel momento di massimo sforzo: Perisic, Lukaku, Eriksen e infine D'Ambrosio e Vidal provano a contribuire al massimo all'assalto finale. Sono i calci piazzati e i colpi di testa sugli sviluppi da corner a far registrare le occasioni migliori per l'Inter, ma la porta di Audero rimane blindata fino al 95' e oltre.

SAMPDORIA-INTER 2-1 | IL TABELLINO

SAMPDORIA (4-4-1-1): 1 Audero; 22 Yoshida, 21 Tonelli (24 Bereszynski 68'), 15 Colley, 3 Augello; 87 Candreva, 5 Silva, 18 Thorsby (16 Askildsen 75'), 38 Damsgaard; 14 Jankto (26 Leris 75'); 10 Keita (20 La Gumina 92').
A disposizione: 30 Ravaglia, 34 Letica, 35 Avogadri, 2 Rocha, 8 Verre, 11 Ramirez, 19 Regini, 27 Quagliarella.
Allenatore: Claudio Ranieri. 

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar (33 D'Ambrosio 81'), 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella (22 Vidal 81'), 77 Brozovic, 5 Gagliardini (9 Lukaku 63'), 15 Young (14 Perisic 46'); 10 Lautaro, 7 Sanchez (24 Eriksen 70').
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 36 Darmian.
Allenatore: Antonio Conte.

Marcatori: 23' Candreva (S) su rig., 38' Keita (S), 65' de Vrij (I)
Ammoniti: Lautaro (I), Barella (I), de Vrij (I), Thorsby (S), Keita (S), Askildsen (S), Hakimi (I)
Recupero: 3' - 5'.
Note: al 12' Audero (S) para rigore a Sanchez (I)

Arbitro: Valeri.
Assistenti: Passeri, Vivenzi.
Quarto Uomo: Massa.
VAR: Chiffi.
Assistente VAR: Paganessi.


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