INTER-CROTONE 6-2, IL 2021 INIZIA CON UNA LARGA VITTORIA

Ottavo successo consecutivo per i nerazzurri, tripletta di Lautaro

MILANO - Sei gol, sei botti per iniziare l'anno: Inter-Crotone 6-2. Esplosivo, l'inizio di 2021 per l'Inter. Altri 3 punti, l'ottava vittoria consecutiva in Serie A (non succedeva dal dicembre 2008), quota 36 in classifica e un successo convincente, nonostante un inizio inaspettatamente difficile, con il vantaggio del Crotone in avvio e con il 2-2 all'intervallo. Inter devastante, soprattutto nella ripresa, con Lautaro inarrestabile: tripletta, la prima in maglia nerazzurra, ma di fatto un poker (con Marrone costretto all'autorete proprio intervenendo sull'argentino). Ospiti schiantati nella difesa con un gioco arioso, diretto ed efficace, con la firma importante di Lukaku su molte azioni offensive (passaggi chiave, oltre al gol) e alla rifinitura ormai classica di Hakimi, al quinto gol in campionato. Note negative? Il problema alla coscia per Lukaku, uscito al 75' per una contrattura al quadricipite della coscia destra.

Come se non ci fosse stata sosta, come se il riposo e i giorni di stacco fossero stati cancellati dal fischio d'inizio del direttore di gara. Pronti, via, a tutta velocità. Inter affamata, a caccia dell'ottavo successo consecutivo in campionato. Crotone per nulla remissivo, anche se la squadra di Stroppa impiega 10 minuti per settarsi sulle frequenze nerazzurre di San Siro. L'avvio del match, infatti, sembra un monologo interista, con trame ben congeniate, con inserimenti e superiorità numeriche trovate con continuità. Un buon avvio, quello nerazzurro, ma che non vede il premio del gol.

Basta un lampo, del giocatore più veloce e imprevedibile, per accendere il Crotone. Junior Messias in pochi minuti mette in mostra tutte le sue doti con due discese travolgenti. La prima è fermata da una scivolata fondamentale di Bastoni, il secondo dalla chiusura di Handanovic. Nel mezzo, il vantaggio ospite: lo trova Zanellato, di testa, al suo primo gol in Serie A. A ispirarlo, sempre Messias, sugli sviluppi di un corner. Non si scompone però l'Inter, in svantaggio ma aggressiva: Lautaro è il più in palla, reattivo e imprendibile per Marrone. Che infatti non lo tiene al 20', quando Lukaku manda il Toro nell'uno contro uno, rifinito con il destro che stampa l'1-1.

L'Inter gioca, trova con insistenza Hakimi e Young nell'uno contro uno sulle fasce, cerca di mandare il Crotone in difficoltà. Sul recupero di palla di Vidal è ancora Lukaku ad innescare in verticale i compagni: Barella riceve, serve a centro Lautaro che deve solo spingere in porta. Il gol, però, in realtà è un'autorete di Marrone, nel tentativo di anticipare il Toro.

Vantaggio e partita sui giusti binari? In teoria. Ma il Crotone non è avversario morbido e al 36' trova il pareggio: segna Golemic, anch'egli al suo primo gol in A, dal dischetto. Un rigore che Aureliano concede dopo una on-field-review per un fallo di Vidal su Reca. Quando Lautaro ha sul destro - ancora su una verticalizzazione di Lukaku e dopo una fuga su Marrone - la palla del nuovo vantaggio, Cordaz si salva.

La ripresa ha un solo diktat per l'Inter: andare ad aggredire ancora con più veemenza il Crotone, metterlo all'angolo e cercare i primi tre punti dell'anno. Sensi per Vidal è la mossa di Conte che dà nuova linfa alla manovra nerazzurra. Che si sviluppa lineare e coinvolge tutti, come sempre. Lautaro è la scheggia incontrollabile, che prostra in continuazione la difesa del Crotone. Al 57' i centrali di Stroppa si schiacciano su Lukaku, momumentale nella capacità di lavorare per la squadra. Il tacco spalle alla porta del belga innesca Brozovic, il tocco per Lautaro arriva di prima, il sinistro vincente del Toro riporta l'Inter in vantaggio e di fatto dà la mazzata che il Crotone non riesce ad assorbire.

La piena nerazzurra procede infatti inesorabile: Lukaku fa il 4-2 superando Luperto nell'uno contro uno e di fatto chiudendo, al 64', il match. Compatta, feroce, anche bella e lineare nella manovra, l'Inter non lascia più spazio al Crotone, incapace di organizzare la benché minima reazione. Nonostante l'uscita di Lukaku, i nerazzurri non arrestano la foga offensiva, alimentata anche dai nuovi entrati, come Perisic e Darmian. Il croato impegna Cordaz, sulla sua respinta è ancora Lautaro e metterci lo zampino, questa volta di testa, per la prima tripletta nerazzurra e il 5-2.

La ciliegina sulla torta nerazzurra la mette Hakimi: discesa sulla sinistra di Darmian, palla al centro e sinistro chirurgico di prima del marocchino, al quinto centro in campionato. 

Sei gol, una prova convincente, l'ottava vittoria consecutiva, tanti spunti per cominciare al meglio il nuovo anno: il passo è quello con cui si è chiuso il 2020, ora non c'è tempo da perdere: mercoledì c'è un'altra battaglia. Appuntamento a Genova!

IL TABELLINO 

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni (11 Kolarov 81'); 2 Hakimi, 22 Vidal (12 Sensi 46'), 77 Brozovic, 23 Barella (5 Gagliardini 70'), 15 Young (36 Darmian 75'); 9 Lukaku (14 Perisic 75'), 10 Lautaro.
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 7 Sanchez, 13 Ranocchia, 24 Eriksen, 33 D'Ambrosio.
Allenatore: Antonio Conte.

CROTONE (3-5-2): 1 Cordaz; 5 Golemic (26 Djidji 85'), 34 Marrone, 13 Luperto (6 Magallan 70'); 32 Pereira, 17 Molina (77 Vulic 85'), 21 Zanellato, 95 Eduardo, 69 Reca; 30 Messias (20 Rojas 85'), 97 Riviere (25 Simi 62').
A disposizione: 16 Festa, 3 Cuomo, 11 Dragus, 14 Crociata, 28 Siligardi, 33 Rispoli, 44 Petriccione.
Allenatore: Giovanni Stroppa.

Marcatori: 12' Zanellato (C), 20' Lautaro (I). 31' autogol Marrone (C), 36' Golemic (C) su rigore, 57' Lautaro (I), 64' Lukaku (I), 79' Lautaro (I), 87' Hakimi (I)
Ammoniti: Reca (C), Golemic (C), Luperto (C)
Recupero: 1' - 0'.

Arbitro: Aureliano.
Assistenti: Cecconi, Zingarelli.
Quarto Uomo: Ayroldi.
VAR: Fabbri
Assistente VAR: Ranghetti.


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