INTER-SAMPDORIA 2-1: I NERAZZURRI CONQUISTANO I TRE PUNTI NEL RECUPERO DELLA 25^ GIORNATA

Nel recupero della 25esima di Serie A decisivi i gol di Lukaku e Lautaro

MILANO 115 giorni dopo. Il San Siro che aveva ospitato l'ultima partita dell'Inter, il 27 febbraio contro il Ludogorets, era già a porte chiuse. Ma quello che sarebbe successo da lì a qualche giorno proprio nessuno se lo sarebbe immaginato. Sono stati giorni di straordinaria emergenza, momenti che hanno cambiato tante cose. Immutata, la nostra voglia di Inter, la nostra passione per il calcio giocato. Abbiamo atteso questa partita, la ripartenza della Serie A, con attesa e trepidazione, forse anche un pizzico di diffidenza: il campionato d'estate, alle 21:45, senza spettatori. Ma i tifosi nerazzurri erano lì, al fianco dei giocatori: presenza virtuale, sugli schermi LED grazie al Social Wall, ma non solo. Un match particolare, nel quale il primo pensiero è andato a Mario Corso, leggenda nerazzurra mancata sabato. 90 minuti dolci e sofferti, vittoriosi. Perché l'Inter è ripartita con una vittoria, un 2-1 alla Sampdoria con le firme classiche, quelle di Lukaku e Lautaro. Un primo tempo ai limiti della perfezione, una ripresa più complicata: ma adesso le partite giocate sono 26, i punti 57, la vetta è lontana 6 punti. Siamo ripartiti. E la prossima tappa è dietro l'angolo: mercoledì, Inter-Sassuolo.

Pronti, via, gol di Eriksen: annullato per fuorigioco di Candreva, ma indicativo dell'inizio di gara dell'Inter. Il danese dominante, per visione, tempi e inserimento. Candreva come sempre ruggente in avvio, la Sampdoria timida e senza capacità di pressing, remissiva. Fraseggio di qualità, combinazioni di alto livello. Il gol, vero, arriva al 10': Lautaro in campo aperto ispirato da Skriniar, tacco per Lukaku, appoggio a Eriksen, tocco di ritorno di prima quasi elementare ma illuminante, sinistro letale del belga. L'esultanza di Lukaku è simbolica e significativa: in ginocchio, il pugno verso il cielo. Black Lives Matters si unisce alla filosofia del nostro club, quel BUU - Brothers Universally United che ci accompagna sempre. Un no alla discriminazione totale.

Dal vantaggio al raddoppio è un percorso fatto di buone trame, ispirate quasi sempre da Eriksen, fulcro del gioco, svelto di piede e di pensiero. Il gol di Lautaro, alla mezz'ora, è un altro piccolo capolavoro di squadra: la palla lavorata da Lukaku sulla destra, il filtrante per Candreva, la palla al centro per il destro comodo di Lautaro Martinez. Un gol bello con un'altra dedica speciale: quella per il papà, nel giorno della festa dei papà in Argentina. "Feliz dia, papà", un altro messaggio trasversale. 

Candreva e Lukaku si iscrivono al tabellino anche per le occasioni da gol sfiorate in un primo tempo in cui l'unico sussulto della Sampdoria arriva al 45' con Ramirez dopo un errore in disimpegno di Gagliardini: un sinistro alto che non spaventa Handanovic ma che di fatto dà il là alla ripresa della Sampdoria, che rientra dagli spogliatoi con piglio deciso. E infatti dopo pochi minuti riapre il match: calcio d'angolo, colpo di testa di Colley, traversa ad Handanovic battuto. Thorsby è il più lesto a mettere il piede sulla ribattuta, la spaccata disperata di Samir non è sufficiente ad evitare il gol. Il 2-1 incanala il match in un binario un po' sconnesso. Partita a singhiozzo, su ritmi più blandi e con minor piglio da parte dell'Inter. Le occasioni per i nerazzurri non arrivano, la Samp si trova a pochi minuti dal novantesimo con la possibilità di strappare un pareggio insperato. Nel finale Leris su punizione impegna Handanovic, ma il finale è gestito con grande maturità dalla squadra di Conte, anche grazie all'innesto dei giocatori a gara in corso.

Tre punti pesantissimi, una vittoria dalla quale ripartire per iniziare questa lunga volata finale. Mancano 12 partite, sarà un'estate bollente. 

IL TABELLINO
INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva (11 Moses 73'), 5 Gagliardini, 23 Barella, 15 Young (34 Biraghi 73'); 24 Eriksen (20 Borja Valero 78'); 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 83').
A disposizione: 46 Berni, 2 Godin, 13 Ranocchia, 18 Asamoah, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoumé, 33 D'Ambrosio.
Allenatore: Antonio Conte.

SAMPDORIA (3-5-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 34 Yoshida, 15 Colley;  18 Thorsby, 7 Linetty (4 Vieira 82'), 91 Bertolacci (16 Askildsen 82'), 14 Jankto (26 Leris 70'), 29 Murru; 11 Ramirez (12 De Paoli 70'); 17 La Gumina (9 Bonazzoli 76').
A disposizione: 30 Falcone, 3 Augello, 5 Chabot, 6 Ekdal, 21 Tonelli, 23 Gabbiadini, 33 Rocha.
Allenatore: Claudio Ranieri.

Arbitro: Mariani.
Assistenti: Mondin, Galetto.
Quarto Uomo: Piccinini.
VAR e Assistente VAR: Aureliano, Passeri.

Marcatori: 10' Lukaku (i), 32' Lautaro (I), 52' Thorsby (S)
Ammoniti: Bertolacci (S), Lautaro (I), Thorsby (S), Borja Valero (I), Gagliardini (I).
Recupero: -, 4'.


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