PIOLI: "PARTITA IMPORTANTISSIMA, I DETTAGLI FARANNO LA DIFFERENZA"

Il tecnico nerazzurro presenta la sfida contro la Roma: "Dobbiamo entrare in campo con la convinzione di ottenere i tre punti, vogliamo continuare a dare il massimo".

APPIANO GENTILE - Antivigilia di Inter-Roma al Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti, dove Stefano Pioli ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa prepartita: "Che sia una sfida importantissima è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo fatto il massimo per arrivare a questa gara con gli avversari non troppo lontani in classifica. Vogliamo insistere e provare a mettere sotto una squadra forte come la Roma".

"Un solo risultato a disposizione? Stiamo preparando la partita così come abbiamo fatto per le altre. Vogliamo mettere in campo il nostro massimo potenziale, sapendo che se giochiamo da squadra per 90 minuti, con attenzione, concentrazione e intensità, possiamo vincere. Si affrontano due squadre forti, che stanno bene. Abbiamo statistiche simili, quindi i valori in campo si assomigliano molto, al di là di quanto possa dire la classifica. Sappiamo quali sono i pericoli che possiamo correre, ma siamo preparati ad affrontare ogni situazione, con o senza palla. Vincerà la squadra che riuscirà a mascherare i propri punti deboli e a colpire gli avversari. Saranno i dettagli a fare la differenza e vogliamo incidere su quelli. Dobbiamo entrare in campo con la convinzione di ottenere i tre punti, vogliamo continuare a dare il massimo da qui alla fine". 

Qualche domanda anche sui singoli e sull'assetto tattico: "Quanto peserà l'assenza di Miranda? Non si può ignorare il valore di Joao, ma ho le alternative giuste per mettere a punto una fase difensiva efficace. Per entrambe le squadre comunque sarà dura impedire agli avversari di essere pericolosi, ma l'importante sarà adottare le contromisure giuste e crederci fino alla fine. Le condizioni di Brozovic? Marcelo si sta allenando con la squadra e sta facendo di tutto per essere a disposizione. Mancano ancora due giorni, vedremo... Inter più offensiva? Abbiamo adottato varie soluzioni in questi mesi, non è il numero di attaccanti a determinare la pericolosità di una squadra ma sono i tempi di gioco, i movimenti e la voglia di fare la partita". 

Cosa sarebbe successo se il tecnico emiliano si fosse seduto subito sulla panchina nerazzurra? Il mister non ci pensa e guarda a presente e futuro: "La cosa più importante è quello che stiamo facendo e che faremo, non guardo il passato. Ho cercato di dare un'identità alla squadra, lavorando sulla capacità di stare in campo e sull'atteggiamento mentale. Abbiamo già ottenuto buoni risultati e possiamo ancora migliorare. Alleno un gruppo responsabile che ha avuto sempre atteggiamenti impeccabili. Lavoriamo con grande stima e rispetto reciproci. Troppe pressioni? Sono qui da tre mesi e vorrei essere qui anche nei prossimi tre anni". 

In chiusura, sull'arrivo a Milano del Chairman di Suning, Jindong Zhang: "La sua presenza è sempre molto importante e stimolante. È una persona di grande carisma e quando parla a me e alla squadra ha sempre un impatto notevole. Abbiamo parlato di presente ma è normale iniziare a pensare anche al futuro".


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