Vittoria a Bergamo per 4-1. Per la squadra di Mancini segnano Shaqiri su rigore. Poi, doppio Guarin. Chiude Palacio ancora su assist del colombiano
BERGAMO - Da Bergamo a Bergamo. Da Mancini a Mancini. Dall'Inter all'Inter. Già perché la vittoria dei nerazzurri è trasversale. Passa nel tempo e da aprile 2008, arriva ad oggi febbraio 2015. C'era mister Mancini nell'ultima vittoria dei nerazzurri allo stadio "Atleti Azzurri d'Italia". C'è Mancini, oggi. Passato e presente. Futuro che si concretizza con 3 punti d'oro con una prestazione da incorniciare.
Un giro d'orologio. Anzi, meno. Cinquanta secondi e l'Inter è già avanti. È Guarin che si trova in mezzo all'area su passaggio di Shaqiri. È Guarin che viene messo giù. Rigore. Dal dischetto va proprio Shaqiri che segna il suo primo gol in campionato (dopo quello in Coppa Italia contro la Sampdoria). È il gol più veloce dell'anno, fino a questo momento. È il lampo nerazzurro a Bergamo in una giornata piovosa e grigia. L'Atalanta reagisce furiosamente con un pressing alto, collezionando calci d'angolo. Al 18' i padroni di casa hanno un'occasionissima con Pinilla per il pareggio, dopo una bella discesa di Zappacosta. Il cileno da due passi, però, spara alto. Il pareggio arriva 10 minuti più tardi. Ancora Pinilla salta e fa la sponda per Maxi Moralez. Che è bravo a controllare di destro ed a calciare di sinistro. Il suo tiro tocca il palo e si insacca alle spalle di Handanovic.
È il momento più caldo della prima frazione e la partita si accenda anche dal punto di vista agonistico, diventando a tratti ruvida e spigolosa, con diversi scontri. Poi, di nuovo, ci pensa Guarin. Che decide di spezzare il campo in verticale con un'accelerazione fulminante. Il colombiano salta secco Carmona, si sposta la palla sul sinistro e fa partire una parabola dolcissima che muore in rete. È il secondo vantaggio per l'Inter. È il secondo gol consecutivo per Guarin. E un primo tempo che si chiude con i nerazzurri che gestiscono il pallone, come suggeriscono le statistiche (63% a 37% e quasi 8 passaggi su 10 completati).
L'Inter è autoritaria anche nel secondo tempo. Si vede subito. Sfrutta gli spazi, gestisce il pallone e sa approfittare dei momenti negativi dell'Atalanta. Come l'espulsione di Benalouane, ad esempio, arrivata per doppia ammonizione nel giro di pochi secondi (fallo su Palacio e proteste). I nerazzurri sono in crescendo. Con Brozovic, Medel e Guarin magnifici interpreti.
Il colombiano al 57' serve un gran pallone Palacio che solo davanti a Sportiello calcia alto. È un attimo e arriva il gol del 3-1. Ancora con Guarin. Che sfrutta il movimento del Trenza, prende la mira e fa partire un tiro dolcissimo a giro che supera Masiello e si insacca con il portiere avversario pietrificato.
Ora l'Inter è padrona dal campo. E Shaqiri cerca la doppietta con un sinistro telecomandato, senza successo. Chi invece gonfia la rete è Palacio al 72'. Guarin (ancora, ancora e ancora) gli cede un pallone calcolato con il goniometro e per l'argentino, agevolato anche da un rimpallo, è un attimo fare 4.
L'Atalanta si arrende e la partita arriva alla fine senza altri sussulti. Finisce 4-1 per l'Inter. Finisce con i tre punti per i nerazzurri. Proprio come nel 2008. Proprio con Mancini in panchina. Passato, presente e futuro. Tutto nerazzurro.