MILANO - 29 novembre 2003, l'Inter di Alberto Zaccheroni è attesa a Torino dalla Juventus di Marcello Lippi. È l'undicesima giornata del girone d'andata e il pronostico non sorride ai nerazzurri, chiamati a sfatare il tabù "Delle Alpi" con una formazione priva di diversi titolari.
'Zac', però, può contare su Julio Ricardo Cruz, vero e proprio amuleto anti-Juve: "Ricordo bene i giorni che hanno preceduto quella partita - racconta l'ex numero 9 nerazzurro nel rivivere le emozioni di quella sera -. Era una sfida molto sentita, perchè venivamo da una settimana non facile e l'Inter non vinceva a Torino da un po' di anni. Ogni tifoso che incontravo per strada mi chiedeva di tornare a casa con i tre punti. Nel prepartita avvertivamo la spinta del pubblico. Tutti cercavano di caricarci. Eravamo lì per fare la storia. E l'abbiamo fatta".
Pagine indelebili, su cui 'El Jardinero' ha messo la propria firma: "Abbiamo vinto 3-1 e io ho segnato una doppietta. È stato bellissimo per me, ma è stato importante soprattutto per i tifosi. Per loro la sfida contro la Juventus è sentitissima, è il derby del calcio italiano. È impossibile dimenticare la loro gioia dopo quella vittoria".
Impossibile, quando si parla di Juventus-Inter, dimenticare il nome di Julio Ricardo Cruz: "Mi fa piacere essere ricordato dopo così tanti anni. Ringrazierò sempre la vita perchè mi ha permesso di disputare con la maglia dell'Inter partite così importanti. Sono gare che ogni calciatore vorrebbe giocare, sfide che ti permettono di lasciare un segno indelebile". Il segno del 'Jardinero'.
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