INTER-DNIPRO 2-1. CUORE E GRINTA

I nerazzurri trovano la terza vittoria nel girone e tre punti che qualificano l'Inter come prima del gruppo F ai sedicesimi di finale di Europa League

MILANO - Una formazione confermata per la maggior parte degli effettivi in campo con Handanovic tra i pali e linea difensiva da 'derby', Medel e Hernanes che tornano titolari a centrocampo e Osvaldo in attacco che sostituisce dal primo minuto Rodrigo Palacio. Questi gli undici scelti da Roberto Mancini nel giorno del suo cinquantesimo compleanno per chiudere la pratica qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

La partita fin dai primi minuti si dimostra di difficile matrice per l'Inter con i nerazzurri che soffrono le folate offensive di Rotan e Konoplyanka. Il primo pericolo si concretizza al minuto undici con Handanovic che disimpegna male, Luchkevych però non riesce ad approfittarsene. Quattro minuti più tardi l'azione si ripete con Rotan che raccoglie un pallone deviato dal portiere sloveno dopo un'azione insistita dalla squadra ucraina. Il tap in vale la rete dell'uno a zero che gela il sangue ai quasi trentamila presenti al "Meazza". Piove sulla squadra di Roberto Mancini che dopo essere passata in svantaggio fatica a riprendersi soprattutto nell'ordine in campo. Al ventisettesimo percussione di Cheberyachko, Guarin in opposizione, commette fallo e per il direttore di gara scozzese Madden è calcio di rigore.
Dal dischetto però Konoplyanka si fa ipnotizzare da Handanovic che para il sesto rigore consecutivo da portiere dell'Inter. Un piccolo record per portiere sloveno questa sera alla centesima presenza in nerazzurro.

Come spesso accade, quando gira il vento, da un ipotetico zero a due si passa al pareggio dell'Inter. Al ventisette infatti, tocca a Kuzmanovic con un bel rasoterra segnare la prima rete con la maglia nerazzurra risolvendo una mischia in area dove poteva anche essere fischiato un rigore su Guarin.
Al minuto 33' occasionissima per Nagatomo che chiude un triangolo in area calciando alto. Per il giapponese nello sviluppo dell'azione un problema alla spalla destra (lussazione ridotta nello spogliatoio, ndr) con conseguente sostituzione con Hugo Campagnaro. L'argentino, torna nel suo ruolo di esterno destro di difesa con il quale si era affacciato al calcio italiano. È l'ultima emozione del primo tempo.

La ripresa invece, comincia con un ulteriore colpo al cuore per i tifosi nerazzurri. Dopo 34 secondi Ranocchia interviene deciso su Kalinic. Per Madden il fallo è da cartellino giallo. Il capitano nerazzurro termina così anticipatamente la sua gara e l'Inter rimane in dieci. Sono questi i casi in cui il calcio mostra la sua dimensione più affascinante con il suo lato più logico che diventa imponderabile e l'Inter che al posto di crollare trova più geometria in campo.
Al minuto cinquanta Hernanes sfrutta al meglio una ripartenza rapida e pesca Osvaldo sul filo del fuorigioco, la punta italo argentina incrocia di destro di prima intenzione trovando l'angolo e il vantaggio per l'Inter. Un minuto dopo Handanovic trova la maniera per rendere ancora più indimenticabile la sua serata compiendo un miracolo dopo un errato disimpegno di Campagnaro. È ancora Inter poco dopo. Guarin sullo sviluppo di un calcio d'angolo stacca bene ma la palla sorvola di poco la traversa. Il Dnipro non ci sta e prova a stringere l'Inter alle corde. Tocca ancora ad Handanovic mostrare tutto il suo campionario di parate. Le ultimi due grandi occasioni per gli ucraini arrivano al minuto 80 e 89. Prima Rotan su punizione sfiora il pari calciando a qualche centimetro dall'incrocio, poi Seleznyov trova il goal su cross da tre quarti con un colpo di testa in area piccola ma la bandierina del guardalinee indica che è fuorigioco.

Non succede più nulla, la "garra" nerazzurra ha la meglio sulla voglia del Dnipro e l'Inter trova una vittoria che vuol dire qualificazione come prima del girone, ma soprattutto morale. L'Europa League si chiuderà a Baku ma a quel punto, per i nerazzurri, il pensiero sarà già al sorteggio per i sedicesimi.   

INTER-DNIPRO 2-1
Marcatori: 16' Rotan, 30' Kuzmanovic, 5' st Osvaldo

Inter: 1 Handanovic; 55 Nagatomo (35' 14 Campagnaro), 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus, 22 Dodò; 13 Guarin, 17 Kuzmanovic, 18 Medel, 88 Hernanes (16' st 20 Obi); 7 Osvaldo, 9 Icardi (10' st 6 Andreolli).
A disposizione: 30 Carrizo, 8 Palacio, 44 Krhin, 97 Bonazzoli.
Allenatore: Roberto Mancini

Dnipro: 71 Boyko; 44 Fedetskiy (25' st 99 Matheus), 23 Douglas, 3 Mazuch (37' st 11 Seleznyov), 2 Vlad; 4 Kravchenko (28' st 20 Bruno Gama), 14 Cheberyachko; 24 Luchkevych, 29 Rotan, 10 Konoplyanka; 9 Kalinic.
A disposizione: 16 Lastuvka, 12 Leo Matos, 28 Shakhov, 89 Politylo.
Allenatore: Myron Markevych

Arbitro: Bobby Madden (SCO)

Note. Ammoniti: 22' Ranocchia, 31' st Hernanes, 2' st Ranocchia, 21' st Guarin. Espulsi: 2' st Ranocchia. Tempi di recupero: 1'- 4'


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