PRATO - Al termine della conferenza stampa di presentazione della partnership instaurata da F.C. Internazionale con l'A.C. Prato 1908, il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.
Direttore, ci parla di questo accordo e perché il Prato?
"Abbiamo scelto Prato perché è in una logica di persone, di una famiglia importante che è tanti anni che lavora nel calcio in Lega Pro e l'ha sempre fatto bene, con dei buoni risultati oltre che in termini economici perché è una società sana, che ha dei valori, e che ha sempre lavorato bene con i giovani. C'è una cultura, c'è un'abitudine a lavorare con i ragazzi che arrivano anche da altre società, hanno un buonissimo settore giovanile, un allenatore che stimo e che stimiamo da tempo anche perché abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme per qualche anno all'Inter ed è anche uno di quelli che ha aiutato l'Inter a formare e lanciare nel calcio che conta ragazzi del calibro di Mario Balotelli, di Destro, di Santon, Biabiany, forse ne dimentico qualcuno, anche la presenza di Esposito ci ha spinto a venire su".
Ci può raccontare quanto possibile del suo viaggio, del suo blitz in Spagna, se ci sono degli sviluppi su Mario Suarez, su Guarin?
"Ho fatto un viaggio ma non per forza da legare a quel tipo di squadra e situazione, avevo la possibilità di incontrare delle persone l'ho fatto, non si poteva fare a Milano ed è stato fatto in qusta occasione, abbiamo preferito farlo là perché era più comodo così. Se è un'operazione difficile? Nel caso di Mario Suarez a me non risulta che sia in vendita, quindi parlare di calciatori che non sono messi sul mercato dalle rispettive società è come parlare di niente, è un giocatore sul quale ci poteva essere per logica del ruolo un interesse ma non è stato sostenuto da una fattibilità perché l'Atletico Madrid non l'ha mai messo sul mercato".
Song del Barcellona?
"Parlando di Song direi che non c'è nulla".
Sviluppi su Behrami?
"Mazzarri non ha fatto richieste, come tutti gli allenatori si sente con il proprio direttore sportivo, posso anche dire che questa settimana ci siamo visti, sono andato a trovarlo e siamo stati insieme, abbiamo parlato di squadra, del ritiro pre campionato, di alcune considerazioni che normalmente facciamo sempre per telefono. Questa settimana addirittura abbiamo approfittato per vederci, è un mercato difficile, lento, perché il Mondiale ha sicuramente rallentato un po' il tutto ma per tutte le squadre, non mi sembra di aver visto in questi giorni tante operazioni di mercato".
M'Vila continua ad essere un obiettivo?
"M'Vila è un'opportunità, ne stiamo parlando con il Rubin. Lui ha manifestato grande soddisfazione se ci fosse la possibilità di venire all'Inter ed è un ragazzo che ha mostrato grandissima voglia e determinazione, se ci saranno le condizioni anche economiche giuste con il club può essere un'opportunità".
A proposito dei Mondiali, sta guardando con interesse qualche giocatore, si era parlato di Xhaka, poi anche sulle cessioni, Guarin?
"I Mondiali li guardiamo perché sono una manifestazione importante, la maggior parte dei calciatori con tutta onestà si conoscono, sono stati seguiti da noi in tutti i campionati. C'è qualche sorpresa che magari può arrivare da qualche paese che per un discorso anche di logistica è anche più difficile andare a seguire qualche partita dal vivo, siamo curiosi, abbiamo i nostri osservatori che stanno lavorando, si sono divisi i compiti in un po' tutti i gironi, adesso magari tra qualche giorno cominceremo a tirar delle somme".
Sull'Italia e Balotelli si sente di dire qualcosa?
"E' una cosa su cui in tanti hanno già detto di tutto e di più, quindi preferisco astenermi. Ho una mia idea: io penso che nel calcio come nella vita quando si fa bene o si fa male i meriti o le colpe sono sempre da dividere fra tutti, a maggior ragione quando si parla di una squadra di calcio in cui ci sono tantissime componenti che interagiscono. In questo caso parlerei di calciatori, di staff, di Federazione, di tutti, nel bene e nel male. Quando è stato vinto un Mondiale è stato riconosciuto il merito a tutta una serie di componenti, ora quanto visto fa notare che le cose non sono andate al meglio ma non è certo colpa dei giocatori piuttosto che di altri".
Di Jovetic, può essere un sogno, una possibilità, una trattativa che si può aprire?
"Mi risulta che è un gicatore su cui non si possa aprire nulla. E' un giocatore che il Manchester City l'anno scorso ha comprato, per cui ha speso tanto e non ha intenzione di cedere".