APPIANO GENTILE - "Sarà una partita difficile, loro sono un'ottima squadra, come dice la posizione in classifica. Una prova importante, dobbiamo cercare di sostenerla al meglio come sempre proviamo a fare e alla fine tireremo le somme e vedremo se saremo stati bravi a ottenere un risultato positivo", Walter Mazzarri inizia così la conferenza stampa di presentazione di Inter-Napoli.
"Come mai non siamo ancora riusciti a vincere tre partite consecutive? Non sono mai così portato a guardare le statistiche, ciò che non è successo finora può succedere o no. Io guardo come si allenano i miei giocatori, come stanno, in che momento siamo dal punto di vista delle prestazioni, dobbiamo sempre correggere qualcosa. Per come sono fatto io difficilmente facciamo 90' nello stesso modo, e su questo bisogna migliorare. Anno particolare, bisogna stare ancora più attenti a queste evoluzioni. Quindi che siamo in grado di fare noi rispetto alle ultime due partite, in cui concediamo un quarto d'ora all'avversario senza un motivo preciso, non chiudiamo le partite quando c'è possibilità di farlo. E' avvenuto tante volte, ci lavoriamo e a volte facciamo meglio, ma poi ci ricadiamo".
Guarin all'andata fu uno dei migliori in campo, anche se il risultato non fu favorevole: "Il risultato è quello che condiziona tutti i giudizi. Le scelte le vedrete
domani, ho ancora un allenamento. Chi parte nella partita precedente negli
undici e fa bene si guadagna la riconferma, è lo spirito che ho cercato di
tramettere, l'ho portato avanti in modo abbastanza evidente. E' vero che guardo anche gli allenamenti e quelli che non sono partiti dall'inizio, ma gli altri hanno la priorità soprattutto quando la squadra vince. Al di sopra di ogni cosa c'è il risultato
della squadra.
Andreolli? Sta bene, si è sempre allenato bene, oggi ne verifico le condizioni.
Tre difensori sani sembra che ci siano.
Io mai esonerato? Non do mai niente per scontato (sorride, ndr). Non ho mai sbagliato una stagione? Questa domanda me la
faccia dopo la partita col Chievo.
Se darei la mano a De Laurentiis qualora dovessi incontrarlo? Io sono sempre concentrato, ma non ho problemi a salutare le persone con cui ho
lavorato. A Napoli sono stato quattro anni, ho prodotto per l'azienda, ho fatto tanto, sono stato bene e sono stato apprezzato. Quando uno lascia, poi, magari non viene capito, ma quattro anni stupendi vissuti
intensamente non si possono cancellare.
Se D'Ambrosio ha difficoltà ad assimilare i miei codici e le mi indicazioni? Non è questione di codici, ogni allenatore ha le sue idee di gioco, dagli esterni voglio determinate cose
che magari altri allenatori non chiedevano, magari i ragazzi che arrivano possono metterci un pochino di più a capire quello che voglio. A Parma ha comunque fatto una buona partita, è uscito sull'1-0 e stava facendo bene. Può migliorare in fase offensiva per come
voglio io, lui lo sa.
Jonathan? Ha sempre fatto bene, purtroppo era fuori per infortunio, oggi valuterò se sia in condizione di poter giocare, ha ancora un po' di paura per l'infortunio che ha avuto, ieri l'ho lasciato un po' a riposo e oggi valuterò se
sia il caso se giochi lui o D'Ambrosio.
Come si può colmare il gap con chi sta davanti? Come ho risposto prima, certe considerazioni sul futuro, su come colmare i gap,
su com'è stata quest'annata, per come la vedo io non vanno fatte a stagione in
corso. I dati sono quelli, non essere mai riusciti a battere le tre grandi fa parte
della logica, le squadre forti è difficile batterle in generale, speriamo di
farlo domani per la prima volta.
Cosa può dire questo finale di campionato all'Inter? Dirà quello che ho detto fino ad ora: raccolta dati, cercarchiamo di arrivare più in alto
possibile, di raccogliere punti al di là delle prestazioni: se si guarda tutto l'anno abbiamo fatto prestazioni molto migliori dei punti raccolti, sarà un altro salto di qualità che ci permetterà di programmare le prossime stagioni. Questo è un po' il senso di quest'anno. A
tutti piace vincere, arrivare più in alto possibile per i nostri tifosi, visto come è stato il campionato con
filotto di risultati positivi prima, poi inspiegabilmente al momento del salto di qualità abbiamo avuto prestazioni
strane come i pareggi, una sconfitta in casa. Voglio andar cauto su questo, domani ho un altro esame per fare un sacco di
considerazioni per poter programmare il futuro, per esempio come i giocatori si comportano
nelle partite di cartello.
Se mi han fatto piacere le dichiarazioni di Thohir? Mi fa più piacere quello che dice a quattrocchi, poi essendo lui il maggior esponente della Società parla anche con gli altri. Mi fa piacere ma nel modo giusto. Lo davo per scontato. A me
interessa quando ci guardiamo negli occhi dicendoci queste cose.
Togliere qualche giocatore al Napoli? No, al di là di chi farà giocare sono tutti bravi, hanno ampia possibilità di scelta:
molto bravi nelle ripartenze, hanno grande qualità, possibilità di fare gol e azioni
importanti, dovremo essere bravi a indirizzare la gara dalla nostra parte.
Se ho fatto più fatica al primo anno di Napoli o al primo di Inter? Situazioni diverse anche se molto simili, lì sono arrivato che la squadra era sestultima in classifica, qui l'ho rilevata dopo un anno particolare con un inizio con un cambio di società, tanti giocatori in scadenza.
Sicuramente sono state due annate stimolanti per me come allenatore, perchè nelle difficoltà si vede
se sei un allentare che può tenere insieme la barca anche in tempesta. Quella di
Napoli fu un'annata importante per me stesso e per la mia carriera.
Del mercato a oggi si chiacchiera e
basta, solo voci. Icardi sta crescendo e facendo bene, lui lo sa benissimo. Di mercato faccio parlare chi se ne occupa, le linee le detta la Società.
Quarto posto? Io penso di partita in partita. Già da domani cercheremo di tirare fuori il massimo dalla nostra squadra. Dobbiamo fare più punti possibili e alla fine
tireremo le somme. In questo momento non c'è un obiettivo preciso perché in questo campionato non
c'è mai stato secondo me.
Se vorrei ottenere all'Inter qualcosa in più di quanto
ottenuto a Napoli? Dovremmo e dovreste
essere più attenti al rapporto tra investimenti, risultati ottenuti, tetto ingaggi e altre cose: tutto sarà relativo anche a quello, il calcio è anche
quello. Se poi qualcuno sul campo lavora ancora meglio di altri, ben venga, ma non scordiamoci che in campo al di là di
motivazioni, tattica e bravura di un allenatore ci vanno i giocatori, il cui valore va capito e valutato
nel modo più esatto, non in maniera approssimativa come spesso si fa in questo mondo.
Se ho già
parlato coi dirigenti riguardo cosa è mancato all'Inter e su cosa bisogna intervenire?
Io relaziono ogni
volta che mi viene chiesto dal presidente, dal direttore generale e dal direttore sportivo, ci si può aggiornare anche tutte le settimane, dopo ogni partita, fa parte del lavoro che dobbiamo
fare. Ci sono ancora quattro partite importanti utili per raccogliere dati, ma resta tutto
tra di noi. Loro sanno che ho esperienza e idee abbastanza chiare. In quattro anni a
Napoli si è vista un'escalation in tante cose, risultati e prestazioni. So cosa
dire ai miei 'datori di lavoro' per programmare il futuro, tenendo presente le possibilità e le linee programmate dalla Società stessa.
Un commento sulle dichiarazioni dei giocatori sulla prestazione di Parma? Mi fa piacere che i
giocatori abbiano parlato in un certo modo, sono stato il primo dopo Parma a dire cosa non mi è piaciuto delle ultime due partite. Stanno seguendo la mentalità che sto cercando di trasmettere, di non accontentarsi mai anche quando si vince fuori casa. A Parma, a
parte noi che abbiamo vinto 2-0, il Napoli ci ha perso, la Juventus vinse in un modo un pochino strano, la Fiorentina
ha pareggiato. Andare a Parma e vincere non è semplice per nessuno, hanno messo in difficoltà quasi tutti, siamo state una di quelle che ha sofferto meglio e ottenuto un risultato più rotondo.
Quando un giocatore
viene espulso è perchè fa fallo: vuol dire che l'altra squadra l'ha messo in condizione di dover
difendere far fallo.
A Parma per 15'
dove abbiamo subito il rigore dove c'è stata l'unica occasione di Cassano poi, in linea di
massima abbiamo fatto più di loro, subito dopo il rigore abbiamo avuto 2-3 occasioni da gol
clamorose (vedi il palo di Cambiasso), non bisogna scordarsi che è stata comunque un'ottima partita, malgrado negli spogliatoi io abbia detto ai ragazzi che una partita così in 10 va chiusa.
Kovacic? L'ho visto molto
maturato come speravo, per quello l'ho messo in campo, bravo lui a essere utile per la
squadra. Non a caso insieme a lui la squadra ha raccolto punti, perché ha
fatto cose importanti e giocato per la squadra. Questo lo dico a lui, a Icardi,a tutti. Le partite europee di grande livello come quella del Bayern l'altro giorno, quando c'è bisogno gli
attaccanti vengono e danno una mano, Ribery e Robben l'altra sera erano davanti all'area per aiutare. Il calcio ormai è totale, tutti i giocatori devono essere funzionali alle due fasi, altrimenti perdi con chiunque.
Va capito e Mateo l'ha fatto.
Per la difesa ho provato due
atteggiamenti tattici intercambiabili in corsa: difesa a quattro con Cambiasso davanti che può fare
il metodista o rientrare in linea, domani vedremo come partiremo, magari potremo cambiare in corsa. Comunque lui è un giocatore talmente eclettico e intelligente che
può fare entrambi i ruoli.
La mia idea di calcio i miei
giocatori la conoscono bene. A Napoli ad esempio abbiamo fatto noi la partita, in dieci, poi abbiamo
perso per aver concesso tre ripartenze. A me interessa che i miei giocatori sappiano quello che fanno ogni volta che si va in campo e quello che vorrei. In Europa da questo punto
di vista si è visto di tutto. Chi vuol vincere, come fece l'Inter di Mourinho quando giocò con le
grandissime squadre, aveva attaccanti pronti a sacrificarsi e che se c'era bisogno andavano anche in contropiede a vincere le partite. Questo è il calcio, contano lo spirito di gruppo, l'unità d'intenti e l'organizzazione che ti portano ad avere risultati".
English version Versión Española 日本語版 Versi Bahasa Indonesia
LIVE! CONFERENZA MAZZARRI PRE INTER-NAPOLI 25/04/2014 H. 14:30 CEST