MILANO - Non cercava miracoli, perché è un nerazzurro convinto che l'Inter non ne abbia bisogno e non è neanche argentino, ma di Pescara. Si chiama Graziano Del Rossi ed ha 29 anni il tifoso fotografato da Franco Origlia in piazza San Pietro nella Domenica delle Palme. Tratti in inganno dalla bandiera biancoceleste che gli sventolava a fianco, e dalla maglia di Zanetti che lui nell'immagine sta mostrando a Papa Francesco, abbiamo concluso che facesse parte di una comitiva argentina, ci ha messo sulla 'retta via' un collega di FCInter1908.it, Giovanni Montopoli.
Così lo abbiamo chiamato. Abbiamo scoperto un tifoso non banale, un ventinovenne alle prese con i problemi della sua generazione, come la ricerca di un lavoro, la conquista di un amore in terra francese, quindi difficile, ma assolutamente positivo.
"Domenica ho fatto una gita di un giorno, sono andato a Roma perché mi sono avvicinato alla fede da un anno, da quando Francesco è diventato Papa. Con lui ho scoperto il messaggio della fede, l'ho sentito vicino. E' qualcosa che ti aiuta a far chiarezza anche dentro di te. Sono partito da Pescara all'alba, alle 4.30 e tre ore dopo ero a Roma, così sono stato fra i primi a raggiungere le transenne, ero proprio vicino e la ragazza argentina con la bandiera che c'è con me nella foto è arrivata anche lei prestissimo. Le ho chiesto come si dice 'Forza San Lorenzo' e poi l'ho ripetuto al Papa, mi ha fatto un cenno d'intesa".
Ma la maglia di Zanetti cosa c'entra?
"Quella maglia per me, interista da sempre, è speciale. E' autografata, anzi adesso l'autografo è un po' sbiadito, perchè ci gioco anche! Per me Javier Zanetti è un simbolo, un uomo vero come ce ne sono pochi".
Fede cattolica e fede nerazzurra, può sembrare un accostamento improprio...
"No, sono entrambe un modo di essere. L'Inter è la passione assoluta, io c'ero, ero fra quelli rimasti fuori dallo stadio a Parma-Inter, ero alla Coppa del Mondo ad Abu Dhabi. Sono andato a baciare il presidente Massimo Moratti e anche Tronchetti Provera. Riportaci Mourinho, gli ho detto! A Madrid no, non c'ero, non sono riuscito a trovare il biglietto".
Positivo, anche sul suo futuro.
"Ho cominciato a lavorare giovane, mi spiace non aver fatto l'università, adesso vorrei dedicarmi al sociale, a Pescara ci sono tante cose da fare, vedo dei preti che lavorano tanto, anch'io voglio dare una mano".
Felice dell'inaspettata notorietà.
"Ieri proprio non me l'aspettavo, all'improvviso il mio cellulare inizia a suonare, sono tanti amici diversi che mi hanno visto su inter.it! Davvero, avevo il telefono che impazziva!".
In bocca al lupo per tutto, Graziano!