MILANO - A margine dell'evento "Gentleman Christmas Gala" Ivan Ramiro Cordoba ha risposto alle domande dei giornalisti presenti all'Hotel Melià, prima di raggiungere il resto degli ospiti per godersi la splendida serata di beneficenza organizzata a favore della Fondazione Pupi.
Qui di seguito le sue dichiarazioni:
"Penso che quello italiano sia il campionato più difficile mondo. Le partite non sono mai scontate, questa è una squadra che sappiamo essere in crescita, si era cominciato a lavorare dal basso, quindi ci sta anche un momento così. E' ovvio che la mentalità sarà sempre quella di scendere in campo e cercare i tre punti. Chiaro che poi ci sono anche gli avversari: nelle ultime due partite chi è sceso in campo contro di noi l'ha fatto bene. Se ci giochiamo il terzo posto già contro Napoli e Milan? Mi sembra troppo presto per dirlo, ma sono comunque partite importanti da giocare, piene di stimoli che possono dare qualcosa di più per cercare di fare un risultato migliore. Conosciamo il valore del Napoli, però conteranno tante cose in queste partite. Consigli a Icardi? Quelli li accetta volentieri, è un ragazzo con cui si può sempre parlare, però tutti quelli che possiamo dargli restano tra di noi, è giusto parlargli di persona, ma lui nella sua testa sa meglio di tutti cosa gli convenga fare. Noi rispettiamo le sue scelte personali, ma professionalmente possiamo dargli tanti consigli. La società e il mister cercano di fare una sorta di scudo intorno alla squadra, si è fatto un buon lavoro finora, ovvio che la presenza del presidente Thohir sia importante per tutti, ma siamo anche molto concentrati su quello che dobbiamo fare in campo.
I gol presi sono una questione di lavoro, non di mentalità. Si cerca sempre di migliorare, ma ogni situazione è sempre diversa dalle altre, quindi questa squadra, essendo anche giovane e molto nuova, sta cercando di assimilare tutte le cose che il mister ha trasmesso in questi primi mesi. Ci sono tante cose da imparare, soprattutto per molti ragazzi che sono solo al secondo anno in Italia. Come ho detto prima, il calcio italiano è molto difficile, non si può imparare tutto dal giorno alla notte. Mercato? Il presidente e i direttori sportivi prenderanno le decisioni migliori per aiutare la squadra".
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