MILANO - Subito dopo aver varcato il cancello della splendida villa cinquecentesca che ospita la serata dedicata agli sponsor nerazzurri, Esteban Cambiasso ha risposto alle domande dei giornalisti presenti all'ingresso.
Ecco le due parole:
La domanda d'esordio riguarda il momento che sta attraversando la squadra: "Non ci hanno allontanati tanto, anche perché pure gli altri non hanno fatto benissimo. Ora dobbiamo ripartire, perché i pareggi contano quasi niente. Ora vogliamo correggere quello che non é andato bene ultimamente, nella scorsa giornata potevamo recuperare punti e non ci siamo riusciti. Adesso affrontiamo il Napoli, un'ottima squadra, ma non so dire se sia meglio o peggio affrontare una grande squadra in questo momento. Certe ragionamenti in realtà è meglio farli dopo le partite, prima di giocare ipotizzi mille cose.
Anche a Cambiasso viene chiesto un parere sulle parole di Massimo Moratti circa il possibile calo di concentrazione eventualmente dovuto al cambio di proprietà: "Non mi sembra giusto da parte nostra pensare e giudicare le sue frasi. Il Presidente lo ha fatto perché vuole bene all'Inter, se mai ci fosse stato bisogno di dimostrarlo... . Intanto iniziamo a togliere responsabilità a lui, non sarebbe giusto nei suoi confronti fare altrimenti".
"Qualche problema comune alla base degli ultimi pareggi? Non credo, il mister analizza le partite singolarmente, ma anche se avessimo vinto le avrebbe analizzate comunque una alla volta. Anche col Parma ci sono state delle cose positive, come ad esempio i gol segnati. Ci sono cose da migliorare, è normale, dobbiamo metterci lì e applicarci".
"Non credo che il fatto che il Napoli giochi domani una partita decisiva possa rappresentare un vantaggio per noi. Ho vinto un Triplete poco tempo fa, non riesco a pensare di poter essere avvantaggiati o meno per il fatto di giocare in settimana, altrimenti non avrei potuto resistere dieci anni all'Inter", conclude Cambiasso.