APPIANO GENTILE - Otto gol realizzati dall'inizio della stagione. Mai in carriera Rodrigo Palacio era partito così bene come quest'anno. Di questo e di altro l'attaccante argentino parla ai microfoni di Massimiliano Nebuloni per Sky Sport 24: "E' vero, penso sia merito anche di tutta la squadra, dei miei compagni che mi danno la palla e anche del sistema di gioco del Mister, che sicuramente mi fa bene".
"Mazzarri mi dice sempre che devo dare profondità alla squadra, - continua- che sono l'unico attaccante però devo fare tanti movimenti così i compagni mi trovano bene vicino alla porta. Non è cambiato niente rispetto a prima, io gioco sempre nella stessa maniera".
Il gol più bello di questa stagione realizzato da El Trenza "è forse il primo contro il Genoa perchè era un uno contro uno con il portiere" mentre il migliore in assoluto con la maglia dell'Inter "è quello con il Bologna in Coppa Italia l'anno scorso".
L'assenza di Diego Milito pesa, lo sa bene anche Palacio: "Manca tanto non solo a me, ma all'Inter. Lui è il giocatore più importante, è un giocatore che fa la differenza e se ci fosse stato lui credo che avremmo avuto più punti adesso. Se mi sento un po' solo lì davanti? No, ci sono Guarin, Ricky che arrivano in porta e quindi ci arriviamo in tanti, mi trovo bene".
Sulla ripartenza di quest'anno dopo uno precedente non troppo semplice: "Abbiamo iniziato bene, nel ritiro a Pinzolo il Mister ha lavorato tanto e noi abbiamo fatto tutto quello che lui diceva per arrivare bene all'inizio degli impegni ufficiali e credo che stiamo facendo un bel campionato. Juventus, Napoli e Roma non perdono mai punti e non è facile starci dietro".
Troppe rimonte subite dall'Inter nelle ultime partite, anche di questo si parla con l'attaccante argentino: "Sono cose che dobbiamo migliorare, ne parlavamo oggi con il Mister e con tutta la squadra. Come ha detto Alvarez ci manca un po' di furbizia? A tutte le squadre manca un qualcosa. Questa è una squadra giovane, in crescita, ma dobbiamo continuare così perchè la strada intrapresa è quella giusta e stiamo facendo un grande campionato".
Capitolo Udinese, per l'Inter sarà come una finale? "Per noi si, dobbiamo andare a Udine a vincere, sappiamo che sarà una partita difficile, gli attaccanti sono molto forti e dobbiamo stare attenti per 90 minuti e tornare a Milano con i tre punti".
Se l'obiettivo Champions sia ancora credibile, lo spiega lo stesso Palacio: "Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, adesso dobbiamo pensare a fare bene a Udine e alla fine si vedrà. Ogni tanto Mazzarri si arrabbia con gli arbitri? Anche io mi arrabbio con gli arbitri (ndr, sorride), ma sono momenti difficili, uno o due secondi per decidere e fischiare. Sbagliano troppo spesso contro di noi? Non mi piace parlare di arbitri, noi dobbiamo lavorare per migliorare quello che facciamo".
Con Palacio si parla anche di chi lo abbia sorpreso maggiormente del campionato italiano ("Gervinho mi piace tanto, credo stia davvero facendo la differenza. Sinceramente non mi aspettavo una Roma così forte, non così") e dei concorrenti nella Nazionale argentina: "Se temo Tevez come avversario per l'Argentina? No, per la Nazionale no. Lui può andarci e anche io. Ma so che è un grande calciatore. Non è un diretto concorrente per la maglia per il Mondiale. Per un argentino un Mondiale in Brasile rappresenta un sogno, è bello giocarlo li. Può essere il Mondiale di Messi? Si, lui lo merita. A chi il Pallone d'Oro? Ancora Messi".
In chiusura, parole importanti per la sua Inter: "Alla scadenza del mio contratto manca ancora un anno e mezzo, sicuramente in questi giorni parleremo e vediamo se si potrà allungare un po'. Chiudere la carriera all'Inter? Si, mi piacerebbe, qui sto molto bene".