MAZZARRI "ABITUATO A PARLARE COL CAMPO, COI FATTI"

Alla vigilia di Inter-Genoa conferenza stampa al "Meazza": "Spero che ci sia consapevolezza che si parte da zero, la squadra si è ringiovanita, ci vuole tempo, ma penso che la gente sia cosciente di questo"

MILANO - Domani la prima di campionato, alla vigilia della quale Walter Mazzarri ha incontrato i giornalisti allo stadio "Meazza". Tanti i temi toccati, partendo da una consapevolezza quando gli viene chiesto se questa stagione veda una lepre correre davanti e gli altri a inseguire, come molti media stanno sottolineando in questi giorni: "Non è che a me interessi più di tanto quello che si dice, mi interessa quello che facciamo noi", sorride il tecnico nerazzurro, che poi parte in dribbling anche quando gli chiedono di Samuel Eto'o: "Di mercato non parlo...".

Ma c'è inquietudine nel tecnico, nella squadra, per le vicissitudini societarie Moratti-Thohir? "Nella testa di ogni ragazzo quando va a casa non so, per quello che mi dimostrano quando si allenano mi sembra che nessuno pensi a altro se non ad allenarsi bene, con una gran voglia di fare bene e di seguirmi. Chiaro che è poco che stiamo insieme e ogni volta facciamo qualche errore di troppo ma la volontà di fare bene c'è. A livello di individualità conoscevo i componenti della rosa, non ci sono state sorprese, le partite che contano da domani diranno il resto, il calcio d'agosto è servito solo a conoscersi meglio, ora credo di saperne molto di più, chiaro però che ancora tante conoscenze e valutazioni dovrò ancora farle, bisogna che ci prendiamo un po' di tempo. Icardi e Belfodil non ancora al top? Intanto ci sono i carichi di lavoro che valgono per tutti, in questo periodo siamo al 60-70% di forma di ognuno, ma questo vale per tutti, anche per Icardi e Belfo. In più loro due devono fare quel passo che è toccato per esempio anche a Insigne, che si è trovato nel giro di poco in una squadra con blasone, cambiano tante cose nel passare da una squadra di media a una di alta fascia".

A Mazzarri viene poi chiesto se si senta di fare un in bocca al lupo al Napoli: "A Napoli ho fatto 4 anni importanti, faccio volentieri in bocca al lupo a tutti, alle persone che mi sono state vicine, alla gente che mi ha dato forza, calore".

"Io da sempre sono abituato a parlare col campo, con i fatti - ha sottolineato poi il tecnico -; quando inizieranno le partite si vedrà. Poi vale per tutti, siccome è il mio 10' anno in A, all'inizio molti parlano, sbandierano, io sono abituato a fare i fatti, anche perché di solito succede diversamente da quello che si dice. Spero che ci sia consapevolezza che si parte da zero, la squadra si è ringiovanita, ci vuole tempo, ma penso che la gente sia cosciente di questo".


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