APPIANO GENTILE - "Il punto fermo è l'idea di riportare l'Inter nelle posizioni che merita, nelle prime posizioni", è con questo pensiero che Andrea Stramaccioni guarda all'Inter, del presente e del futuro, e ne parla nel corso della conferenza stampa della vigilia della gara di Palermo.
"Questa è stata la prima stagione - prosegue - in cui si è voltato pagina, qualcosa è andata bene, qualcosa no, l'intelligenza di un allenatore e di un club è di farne tesoro. Per me è un grande orgoglio ma lo è anche per i nostri giocatori. Conta solo l'Inter", sottolinea il tecnico.
Stramaccioni ammette poi il rammarico-terzo posto, "per i punti lasciati per strada, perché nonostante le problematiche avremmo potuto avere qualche punto in più, tra punti persi e punti avuti siamo in credito... Ma ora pensiamo a far bene a Palermo. Comunque credo che il rammarico più grande sia non aver potuto avere a disposizione i giocatori più importanti, ma questo vale in qualsiasi club. Siamo stati costretti a cambiare tanto e a cambiare spesso, mentre la forza di un allenatore è nell'avere continuità con un sistema di gioco, con un'idea di gioco. Noi purtroppo abbiamo perso continuità. Ma nell'emergenza abbiamo trovato la forza e attributi importanti. L'Inter, checché se ne dica, ha posto basi importanti che vanno completate e perfezionate. Quando siamo stati al completo abbiamo messo in difficoltà chiunque. Il presidente Moratti ha detto che solo l'Inter sa battere il Bayern Monaco? Mi chiedete se l'Inter di inizio stagione avrebbe potuto competere con questo Bayern? In partita secca sicuro...!", sorride il tecnico.
Durante la conferenza stampa viene poi chiesto al tecnico un commento sulla Juventus, in odore di tricolore: "E' stata la più forte, la più continua. Sportivamente non possiamo che fare i complimenti alla Juve".
Tra gli argomenti toccati, tornando all'Inter, con il tecnico si parla della coppia d'attacco Rocchi-Alvarez: "Rocchi e Alvarez stanno dimostrando il loro valore. Tommaso continua a fare quello che ha sempre fatto, ovvero gol; Alvarez sta tirando fuori una personalità che non era ancor riuscito prima a far vedere in partita, sta facendo molto bene".
Inevitabile, quindi, un cenno al mercato: una domanda viene dedicata a Samir Handanovic. "Samir - risponde l'allenatore - è un portiere che abbiamo fortemente voluto. Credo che all'inizio il suo compito sia stato difficilissimo perché doveva raccogliere l'eredità di Julio Cesar ma si è fatto apprezzare come giocatore e anche come persona. Per me, Andrea Stramaccioni, è un giocatore cui non possiamo rinunciare, lo considero un punto fermo dell'Inter del futuro. In questo momento, essendo ancora il campionato in corso, vanno sui giornali i giocatori più forti e appetibili, o che hanno una valutazione più alta. Handanovic, Guarin, sono due che hanno mostrato valore, è normale che se ne parli ma trovo abbastanza remote le ipotesi che lascino l'Inter, noi i nostri giocatori ce li teniamo stretti".
Un commento, poi, viene chiesto al tecnico nerazzurro a proposito dell'eventualità di soci che investano nell'Inter: "Ho la fortuna di parlare di tutto con il presidente, anche di queste situazioni. In proposito è il caso di precisare che si tratta di investitori che si offrono all'Inter, investitori che ritengono un'entrata nel nostro club come un investimento, perché è una società stabile. Poi sarà il presidente a decidere che cosa è opportuno fare".
Infine, un riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Marko Livaja a proposito del trasferimento all'Atalanta: "Marko lo conosco bene, meglio di tutti, l'ho tirato su io, ha un carattere forte e particolare, va capito e trattato con affetto. Ha poco più di 20 anni, è normale che a questa età si possa dire qualche parola in più, lui è legato all'Inter, ai compagni qui, e sa la stima che ho io di lui, penso che la cosa sia reciproca".