MORATTI "CONTINUO A RIPETERVELO, AVANTI CON STRAMACCIONI"

"Tutte le domeniche me lo chiedete, tutte le domeniche rispondo di sì", sottolinea il presidente nerazzurro ai cronisti all'indomani di Inter-Parma

MILANO - All'indomani di Inter-Parma, Massimo Moratti ha rilasciato una breve intervista ai cronisti che lo attendevano davanti ai suoi uffici nel centro di Milano. Su inter.it la versione integrale delle dichiarazioni del presidente:


Presidente quella di ieri è l'Inter che vuol vedere da qui alla fine della stagione?
"Undici giocatori che devono esprimersi con saggezza come hanno fatto ieri, la cosa che hanno dimostrato di più è molta prudenza, saggezza, attenzione nell'equilibrare le forze. Questo è quello che possiamo fare in questo momento. I giudizi molto tranchant sull'Inter che sto leggendo in questo periodo credo si riferiscano però a una squadra che invece ha fuori dodici giocatori che potrebbero essere titolari e invece trovo molto bravi questi che stanno sopportando molto bene la situazione e portando a casa quello che riescono bene da un momento difficile".

A proposito di giudizi tranchant, molti ne hanno ricevuti anche Jonathan e Rocchi che hanno costruito il gol di ieri, è un po' un riscatto per le scelte di mercato tanto criticate?
"Rocchi era stato criticato senza averlo mai visto, quindi lo era stato per principio, e invece sta dimostrando di usare molto bene la sua esperienza e professionalità. Jonathan ha avuto certamente dei momenti non buoni, aveva fatto bene precedentemente quando l'abbiamo dato in prestito, adesso è tornato a fare molto bene".

Ieri l'abbiamo vista insolitamente solo in tribuna, una scelta, una forma di scaramanzia?
"Mi hanno abbandonato... (ride, ndr). No, mi sono trovato da solo per caso, ma in realtà erano vicini, figuriamoci se mi permetto di dire alle persone di star lontano, ma nemmeno per sogno. Mi son trovato da solo per caso ma erano lì".

E' un'immagine questa che ha commentato anche Ronaldo, in quel momento in diretta su Sky, e ha detto di aver ripensato molto a quel giorno in cui lei scelse Cuper al posto suo. Lei ha più ripensato a quel giorno?
"Devo dire che la storia qui viene rifatta a seconda di come uno desidera rifarla. No, Ronaldo aveva avuto un'offerta dal Real Madrid, voleva andare al Real Madrid. Qui aveva avuto tante di quelle disgrazie nell'ultimo anno che considerava potesse essere una scelta anche per cambiare aria, non è stata una scelta di Cuper su Ronaldo, era Ronaldo che voleva andare lì e mi sembrava anche che fosse giusto, perché poi non era più lo stesso Ronaldo che avevamo precedentemente e per lui era una nuova apertura. E lo sa perfettamente Ronaldo. Comunque è simpatico e lo ringrazio per quello che diceva ieri".

Per quanto concerne la contestazione della Curva, ieri sono stati contestati il progetto e Branca. Vuole rispondere qualcosa?
"Rispondo sempre uguale, se ci sono delle opinioni si rispettano. Molte volte non si conosce perfettamente la situazione, per forza, perché questa è più interna che esterna e quindi si danno dei giudizi sempre che sono molto netti. Sul discorso del progetto, molto sinceramente non è facile progettare avendo una matita invece che un computer, come capita a noi in questo momento, perché abbiamo dieci giocatori, però il progetto di per sé o quello che possa essere il pensare sull'anno prossimo lo stiamo facendo e lo stiamo facendo anche bene, credo. Per quanto riguarda Branca, è chiaro che bisogna sempre trovare un colpevole e in questo momento è lui".

Presidente, lei ha detto che in queste ultime partite l'unico obiettivo era fare bene, classifica e calendario alla mano c'è qualche altro obiettivo raggiungibile, magari il terzo posto?
"Ripeto, nelle condizioni in cui si trova adesso la cosa, far bene è una bella cosa, poi l'orgoglio dei giocatori o la loro professionalità ci possono portare anche a risultati migliori di quelli che si possono pensare"

Presidente, il progetto tanto criticato parte da Stramaccioni?

"Tutte le domeniche me lo chiedete, tutte le domeniche rispondo di sì".

Cosa cambia dalle conferme celebri di Alberto Zaccheroni e Roberto Mancini? Molti hanno fatto il paragone con Stramaccioni.
"Zaccheroni fu una storia tutta diversa e con Mancini pure. Perché Mancini fu lui a decidere a un certo punto di uscire e poi successe quello che successe. Man mano che andava avanti la cosa si dovette cercare un altro allenatore, che era Mourinho, anche se Mancini aveva fatto benissimo. Era lui che si era staccato, poi dopo ci ha ripensato ma ormai era tardi".

Quindi avanti con Stramaccioni?
"Si".


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