BUCAREST - Atterrati a Bucarest ci accorgiamo subito che, nonostante il calendario dica che siamo in primavera, il freddo sarà pungente come in inverno durante i nostri giorni di permanenza qui. Comodi e ben sistemati sul furgone guidato dall'amico Valy, passiamo davanti all'imponente Palazzo del Parlamento, il secondo edificio più grande al mondo e, lasciata la città, imbocchiamo l'unica autostrada del Paese. Nel tragitto la continuità tra il grigio del cielo e il verde della pianura viene interrotta solo di tanto in tanto dai colori sgargianti delle piccole abitazioni ai lati della strada. Il viaggio verso Ramnicu Valcea, dove ci sono quasi 200 bambini e i loro dieci istruttori ad aspettarci, dura quasi tre ore.
Il paesaggio rurale e familiare, qualche carretto carico di fieno che sfreccia in entrambi i sensi di marcia e la presenza di cani e animali da cortile al ciglio della strada ci segnalano che ci siamo quasi, stiamo per arrivare nella casa famiglia che ospita i bimbi più piccoli e dove delle amorevoli cuoche ci hanno preparato la cena. Riscaldati da un'ottima ciorba (o zuppa), abbiamo il tempo per una riunione con lo staff locale, coordinato da Lidia Dobre, presidentessa della Fondazione nostra partner Inima Pentru Inima, e dal responsabile degli istruttori locali Dumitru Telespan. Confermiamo il fittissimo programma dei giorni successivi, fatto di aggiornamenti didattici, in aula e sul campo (tenuti dai tecnici Roberto Picardi e Paola Balconi), allenamenti con tutti i bambini, giochi e tantissime emozioni. Emozioni forti, come riabbracciare i piccoli in orfanotrofio, scherzare con loro e gli altri compagni incamminandosi verso il campo, cantare Tanti Auguri a Yossuf, un bimbo rom che vive con la mamma e i suoi cinque fratelli in una piccolissima casa, con scarse risorse ma piena di amore, e vederlo con gli occhi lucidi e il sorriso grande nel ricevere un gioco e una torta in regalo per il suo settimo compleanno.
Dopo tre giorni trascorsi nell'area di Ramnicu Valcea è tempo di spostarsi nel nucleo Inter Campus della vicina Slatina, dove il progetto è gestito insieme al partner Comunità Nuova e vede la collaborazione locale di Pirelli Tyres Romania. Le giornate di visita qui sono servite a supportare i partner nella valutazione di nuovi istruttori da includere nel progetto, oltre che al consueto monitoraggio e all'atteso incontro con i 100 bambini che quotidianamente partecipano all'attività. La neve, insolita e inaspettata per il periodo, ha reso le sessioni di allenamento ancora più speciali, ha fatto battere i denti, ma soprattutto ha fatto divertire i bambini...e non solo.
Visita il sito intercampus.inter.it