"QUANDO AFFRONTAVO L'INTER MI DICEVO, MAMMA MIA, QUANTO SONO FORTI..."

Kuzmanovic a Inter Channel "Ora è un sogno essere nerazzurro. Nel mio ruolo si deve avere carattere e decidere il gioco"

APPIANO GENTILE - Quando, indossando la maglia della Fiorentina, Zdravko Kuzmanovic giocava contro l'Inter, pensava: "Mamma mia, quanto sono forti (ndr, sorride). E subito dopo speravo di non prendere molti gol. Quando giocavo a Firenze non è stato mai facile giocare contro l'Inter, al massimo un pareggio. Ora sono arrivato in questa grande squadra e mi sembra un sogno". Durante la Prima Serata di Inter Channel, il centrocampista serbo ripercorre la sua carriera e si parla anche del suo ex allenatore, Cesare Prandelli, e di quando disse che non lo avrebbe mai venduto se non per esigenze di bilancio: "Mi trovavo molto bene anche con lui, giocava con un controcampo a tre. Lì sono cresciuto, ma poi abbiamo fatto delle scelte e anche da parte mia c'era la volontà di andare a fare esperienza nel campionato tedesco".

Ipotizzare un centrocampo nerazzurro a tre con Kuzmanovic-Kovacic-Guarin. Si fa anche questo, ma Kuz replica: "Questo non posso dirlo perchè qui tutti i giocatori sono importanti. Siamo in tanti e tutti abbiamo diverse qualità. L'importante è che chiunque dia il 100 per cento ogni volta che scende in campo. Meglio per un centrocampista agire giocare davanti a una difesa tre o a quattro? Cambia poco perchè chi gioca davanti alla difesa deve fare il gioco e questa è una caratteristica molto importante. Bisogna avere carattere, deve prendere la palla, decidere il gioco, è un ruolo importante".

All'Inter, Kuzmanovic ha trovato Dejan Stankovic e non solo: "Deki è stato il primo a prendermi per mano, ma anche Zanetti è stato importante. Per fortuna parlo un po' italiano e questo mi aiuta tanto. Questo è un bel gruppo. Non conoscevo Kovacic, Handanovic lo conoscevo per l'Udinese, Vid l'ho conosciuto qui. Siamo un piccolo gruppo, ma io sono davvero contento con tutti perchè non mi piace parlare di gruppi. Se aiutiamo Kovacic? Certamente, lo aiutiamo tutti, con la lingua e per tutto di quello di cui ha bisogno. Lui è bravo, forte, ma ha solo 18 anni e ha tutta la carriera davanti a sé. Deve restare tranquillo e pensare solo a giocare. Da fuori, lo spogliatoio viene visto diversamente? Sinceramente non leggo molto i giornali, posso solo dire che noi stiamo bene e non ci sono problemi".

Infine, elogiando Sinisa Mihajlovic per la sua capacità di battere i calci di punizione si conclude parlando della Coppa Italia: "E' una competizione importante perchè può portarci a conquistare un titolo e noi vogliamo vincere".



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