CLUJ - Uno sguardo a Cluj ed ecco che i monumenti si stagliano subito all'orizzonte, a partire dalla Cattedrale Ortodossa che, costruita durante gli anni 1920-1930, è uno dei principali edifici religiosi della città, per poi proseguire fino alla chiesa gotica di San Michele, davanti alla quale si erge la statua equestre del re d'Ungheria Matei Corvin.
Percorrendo la strada pedonale che unisce questi due monumenti principali, è con sorpresa che ci si ritrova davanti a una riproduzione in bronzo della lupa romana, offerta dal comune di Roma nel 1921 alla città di Cluj, orgogliosa di ricordare in questo modo le proprie origini.
Con altrettanta sorpresa, camminando per la città, si scopre che in moltissimi comprendono e parlano con facilità l'italiano, che tra le lingue straniere è qui quella più diffusa.
Ed è così che, girando il centro, si apprezza anche la commistione di tradizioni culturali e le bancarelle quasi fanno pensare che il tempo qui si sia fermato, annoiato dal galoppare della crescita metropolitana, in un risultato finale a dir poco contrastante ma ricco certo di vitalità. E che per un giorno si è a tratti anche macchiato di nerazzurro, grazie ai tifosi in giro alla scoperta della città.